Feltri attacca il direttore di Avvenire: “Basta falsi moralisti contro il premier, Boffo è stato condannato per molestie”

 Il Giornale apre a tutta pagina con la denuncia di un “incidente sessuale” che sarebbe occorso al direttore di Avvenire Dino Boffo il quale – scrive Vittorio Feltri nell’ editoriale – “intimidiva la moglie dell’ uomo con il quale aveva una relazione”. Un “killeraggio allo stato puro”, ha reagito il direttore dell’ Avvenire (che con Famiglia Cristiana ha martellato in questi giorni sulle vicende osé che hanno coinvolto il premier) al quale il direttore del giornale ha ribattuto che si tratta di un “documento pubblico”.

Il caso ha messo in fibrillazione il mondo politico e reso rovente la linea Vaticano – Governo proprio alla vigilia del gran giorno, quello della Perdonanza celestiniana all’ Aquila dove tutto era pronto per l’ evento e per la cena che avrebbe visto allo stesso tavolo il premier Silvio Berlusconi e il segretario di Stato vaticano card. Tarcisio Bertone.

Un incontro molto atteso che gli osservatori politici avevano interpretato come una nuova riconciliazione dopo lo strappo della Lega con la chiesa sull’ immigrazione, e dopo le tante critiche rivolte al governo dai giornali vicini al Vaticano. Ma le agenzie hanno battuto una notizia che il mondo politico ha subito collegato alla bomba Boffo.

La Santa Sede non si allinea alle critiche contro Berlusconi

 Sul pubblico di Vespa, Berlusconi ha fatto colpo. Sostengono i suoi sondaggi (Euromedia Research) che 70 spettatori su 100 hanno gradito lo show contro Veronica, ammaliate in particolare le signore sopra una certa età. L’ Ipr, altro istituto, registra una fiducia nel premier stabile ai soliti livelli stratosferici (66 per cento, 75 secondo Euromedia). Se nelle prossime ore non matura qualche nuova sorpresa, il Cavaliere può pensare di averla scapolata.

Difatti già comincia a scherzarci su, con battute sulla Finlandia e sulle finlandesi: le ama molto, precisa ammiccante, purché abbiano più di 18 anni. Porta con sé le tre candidate donna a una cena di imprenditori, onde dimostrare che non sono veline. È sicuro di avere reagito alle accuse della moglie con una certa classe. E visto che l’ autodifesa pare funzioni in patria, si confessa pure con l’ emittente France 2. Però la notizia più gradita non gli giunge d’ Oltralpe, bensì da Oltretevere.

Tramite i soliti canali riservati che fanno perno su Letta, Gentiluomo del Papa, la Curia vaticana manda al capo del governo messaggi rassicuranti. Bertone, cardinale e segretario di Stato, si limita a suggerire prudenza, come peraltro già aveva fatto l’ «Avvenire» (organo della Cei), meglio sospendere i ping pong polemici con la signora Lario che generano imbarazzo.

Viceversa, sul secondo divorzio del premier la Santa Sede non ha nulla da ridire. Anzi. Dal punto di vista religioso, la lite coniugale sana una condizione di peccato grave, quasi di scandalo (per il diritto canonico Berlusconi è ancora sposato con Carla Dall’ Oglio). Insomma: il paradosso è che, rompendo l’ unione con Veronica da cui ha avuto tre figli, il premier verrà riammesso ai sacramenti, come da tempo anelava.

Carlo d’ Inghilterra. “Le previsioni degli scienziati sono sempre più allarmanti: è nostra responsabilità invertire subito la tendenza in atto”

 Ho visitato l’ Italia diverse volte negli anni passati ed ho un caro ricordo sia dei luoghi che ho visto sia delle persone che ho incontrato. Ricordo bene la mia ultima visita ufficiale qui cinque anni fa, durante la quale ho partecipato ad una serie di eventi per promuovere il movimento “Slow Food” che ha fatto molto per sostenere le risorse locali e la produzione di prodotti alimentari sostenibili.

Senza alcun dubbio in questi giorni, prima in Italia e durante il mio incontro con il Papa al Vaticano ed in seguito in Germania riprenderò il tema della sostenibilità ambientale, sottolineando la problematica del cambiamento climatico ed il bisogno da parte di tutti di raggiungere una maggiore sostenibilità a livello globale se vogliamo proteggere il nostro pianeta per le generazioni future.

Basta riflettere sull’ aumento della regolarità di alluvioni a Venezia o di cambiamenti nei tempi dello scioglimento delle nevi in montagna (che provocano il rilascio di flussi d’ acqua) per vedere gli effetti dei cambiamenti climatici. E la situazione non farà altro che peggiorare se non si agisce subito.

Credo fermamente che la risposta che diamo alla sfida che ci troviamo ad affrontare definirà la nostra era. Nello stesso modo in cui il Rinascimento ha definito per molti di noi in Europa un risveglio dell’ identità culturale ed intellettuale alla fine del periodo medievale, le nostre azioni di oggi potrebbero essere ricordate come il rinascimento del nostro modo di vivere, come l’ inizio di una nuova epoca con una gestione efficiente dei nostri Paesi. Se ciò suona come un’ ambizione troppo grande, dobbiamo riflettere brevemente sulla scienza dei cambiamenti climatici per iniziare a vedere quello che succederà se non agiamo subito.

In molti tra coloro che sostengono che questa scienza è sbagliata dovrebbero approfondire la loro conoscenza: basta infatti visitare la sede dell’ Istituto Statistico Britannico sull’ Antartico a Cambridge e chiedere di poter vedere i campioni di ghiaccio estratti da 3 chilometri di profondità che raccolgono il livello di presenza di diossido di carbonio degli ultimi mille anni circa, per vedere con i propri occhi. Il grafico oscilla in modo regolare e stabile tra periodo glaciale ed interglaciale fino alla metà del XVIII secolo, proprio quando iniziò la rivoluzione industriale, ed inizia poi ad accelerare in misura di parti di CO2 per milione fino alla nostra era che è il punto in cui il grafico indica la gravità della situazione.

L’ Osservatore Romano: no ai test prenatali

 Stop vaticano alla fabbrica dei figli perfetti. I test prenatali, consigliati ormai a livello di massa alle donne in gravidanza, rischiano di aprire la strada alla selezione dei feti, perciò L’ Osservatore Romano condanna l’ aborto di bambini affetti soprattutto da sindrome di Down. “Nessuno pensa di negare il diritto a conoscere, ma perché far diventare automatico “accertare” la normalità come condizione per “accettare” il figlio?”, si chiede il giornale del Papa. “Semplicemente – avverte ancora – si vorrebbe che non diventasse automatico accertare la normalità come preambolo all’ accettare il figlio, mentre è proprio questo il rischio che si corre”. Un monito che riguarda soprattutto i Paesi occidentali e, in particolare, l’ Italia che si è guadagnata il primato della natalità più tardiva, con una media di quasi cinque bambini ogni cento, partoriti da donne sempre più avanti negli anni.

Voglia di ricucitura tra istituzioni e gerarchie vaticane

 C’ è una gran voglia di ricucire, fra i vertici dello Stato. Il tentativo di ridimensionare le tensioni istituzionali sul caso di Eluana Englaro ieri è diventato esplicito: fra Giorgio Napolitano e Silvio Berlusconi; e fra il Quirinale e la Santa Sede. È emersa una volontà comune di diplomatizzare lo strappo consumatosi con la morte della donna in coma da diciassette anni. Il primo segnale è arrivato martedì, nel colloquio al Quirinale fra il presidente della Repubblica ed il premier, accompagnato dal sottosegretario a palazzo Chigi, Gianni Letta. La nomina di Paolo Grossi come giudice costituzionale ha rappresentato un primo gesto di concordia ritrovata. Ma non solo con Berlusconi. La scelta di Grossi, stimato anche in Vaticano, viene letta come un indizio di tregua: sebbene preparata da tempo. E ieri è arrivato il secondo passo, in una cornice che favoriva e quasi obbligava alla concordia: la cerimonia per l’ 80˚ dei Patti lateranensi. Poteva rivelarsi un’ occasione di imbarazzo; invece, è servita a ridurre le distanze e limitare i malintesi.

Sì al decreto antistupro. Napolitano pronto a firmare

 Venerdì il decreto antistupro sarà pronto. Veltroni: “Ma né demagogia né ronde”. Comunque sono quasi terminate le consultazioni che sempre precedono una nuova legge. E così il ministro Roberto Maroni è salito al Quirinale per illustrare al Presidente della Repubblica lo spirito delle nuove norme, uscendo dal colloquio con un sostanziale via libera. Da Palazzo Chigi sono partite telefonate tranquillizzanti verso il Vaticano. Pertanto gli accusati di stupro non potranno beneficiare della libertà condizionale, ma avranno bisogno di un avvocato a spese dello Stato per le vittime di violenza sessuale, arriveranno nuovi presidi di polizia con relativi stanziamenti, saranno anticipate le norme contenute nel ddl antimolestie che la Camera ha già approvato. Fin qui è scontata una larga convergenza tra maggioranza e opposizione.

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