Il dato definitivo dell’Istat, conferma che l’inflazione a novembre è scesa dal 3,5% al 2,7%. I prezzi al consumo sono diminuiti dello 0,4% rispetto a ottobre. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo, ha registrato una variazione di -0,5% a livello congiunturale e di +2,7% in termini tendenziali. Il rallentamento dell’inflazione di novembre, riflette in primo luogo il brusco ridimensionamento della dinamica tendenziale dei prezzi dei beni (dal +3,6% al +2,6%) e, in particolare, di quelli energetici. Un rallentamento del tasso tendenziale si registra anche per i prezzi dei prodotti alimentari, nonostante gli aumenti registrati sul piano congiunturale. Il tasso di inflazione “acquisito” per il 2008 è pari al 3,4%. A novembre gli aumenti congiunturali più significativi si sono avuti nei capitoli comunicazioni (+0,3%), mobili, articoli e servizi per la casa e servizi sanitari e spese per la salute (+0,2% per entrambi); una variazione nulla si è registrata invece nel capitolo ricreazioni, spettacoli e cultura, mentre in calo sono stati i capitoli trasporti (-2,3%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili e servizi ricettivi e di ristorazione (-0,4% per entrambi).
variazione tendenziale
Istat: A settembre lieve crescita per le vendite al dettaglio
Le vendite del commercio al dettaglio a settembre hanno registrato un aumento dello 0,3% rispetto ad agosto. L’Istat ha infatti corretto il dato diffuso venerdì mattina, secondo cui la crescita mensile era stata nulla. “A settembre – si legge nella nota – l’indice destagionalizzato del valore del totale delle vendite al dettaglio, pari a 109,0, ha registrato una variazione positiva dello 0,3% rispetto al precedente mese di agosto”. In particolare, l’Istituto ha spiegato che “a seguito di una verifica, è emerso un disallineamento della procedura che ha generato alcuni errori nei dati destagionalizzati relativi a settembre”. Il valore delle vendite di prodotti alimentari, il cui indice destagionalizzato è risultato pari a 118,5, è aumentato in termini congiunturali dello 0,2% e quello delle vendite di prodotti non alimentari, il cui indice destagionalizzato è risultato pari a 102,8, dello 0,3%.
Confermato invece il dato annuo che indica un aumento dello 0,5%. La variazione tendenziale deriva da un aumento dell’1,4% delle vendite di prodotti alimentari e da una diminuzione dello 0,1% delle vendite di non alimentari. Nel confronto tendenziale sui primi nove mesi del 2007 il valore del totale delle vendite ha registrato un variazione tendenziale negativa dello 0,2%. Le vendite di prodotti alimentari sono cresciute dell’1,2% e quelle di prodotti non alimentari sono diminuite dell’1,1%.
Inflazione “confermata” al 3,8 per cento
Il dato definitivo dell’Istat, ha confermato che a settembre l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività comprensivo dei tabacchi ha registrato una variazione negativa dello 0,3% rispetto al mese di agosto 2008 e una variazione del +3,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, comprensivo dei tabacchi, segna una variazione di meno 0,3% rispetto ad agosto e una variazione di + 3,7% rispetto a settembre 2007; le corrispondenti variazioni registrate dall’indice calcolato al netto dei tabacchi sono state, rispettivamente, -0,2% e +3,7%. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA), registra a settembre una variazione di +0,5% mensile e una variazione di +3,9% su base annua.
Vendite al dettaglio: a maggio +0,2 per cento
Secondo l’Istat, le vendite al dettaglio a maggio sono aumentate dello 0,5% rispetto a maggio 2007 con un aumento del 2,2% degli alimentari e una flessione dello 0,7% dei non alimentari. Su base mensile le vendite sono aumentate dello 0,2%. A maggio, l’inflazione era stata del +3,6%, mentre per alimentari e bevande analcoliche si era attestata al +5,8%. La variazione tendenziale positiva dello 0,5% a maggio è il risultato dell’aumento del 2,6% delle vendite nella grande distribuzione e dalla flessione dello 0,9% nelle imprese operanti su piccole superfici. L’andamento delle vendite è risultato più favorevole nella grande distribuzione sia per i prodotti alimentari, che per quelli non alimentari (rispettivamente +3% e +1,2%, rispetto al -0,4% e -1% registrati nelle imprese operanti su piccole superfici).
Inflazione: l’Istat conferma la stima, mai così critica dal 1996
A giugno l’inflazione è salita al 3,8% dal 3,6% di maggio, portandosi così ai massimi dal luglio 1996. Lo ha comunicato l’Istat, confermando la stima provvisoria e aggiungendo che su base mensile i prezzi sono aumentati dello 0,4%. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo ha registrato una variazione del +0,5% rispetto a maggio e del +4% su giugno 2007, la variazione tendenziale più alta dal gennaio 2001. L’inflazione di fondo, cioè escludendo i beni volatili, si porta al 2,7% (dal 2,6% di maggio), mentre il tasso di inflazione acquisito per il 2008, ovvero quello che si registrerebbe se l’indice dei prezzi al consumo rimanesse allo stesso livello misurato a giugno nella restante parte dell’anno, è al 3,2%.