Bando “Premio Innovazione amica dell’ ambiente per il Sud”. Legambiente e Confindustria insieme per lo sviluppo sostenibile: un patto che premia le migliori realtà delle regioni meridionali

 Ecoedilizia, tecnologie verdi, turismo: la sfida della Green Economy parte dal Mezzogiorno

Innovare e fare impresa in modo responsabile e sostenibile; percepire l’ ambiente non come un limite ma come un valore e un’ opportunità di sviluppo sano ed equilibrato, nella prospettiva di un futuro migliore per il Sud d’ Italia. Con il Premio Innovazione amica dell’ ambiente, Legambiente e Comitato Mezzogiorno di Confindustria intendono raccogliere e mettere in rete le esperienze più significative in tal senso, per poi promuovere e valorizzare gli esempi migliori, le esperienze più avanzate e innovative che possono caratterizzare positivamente il mondo del lavoro nelle regioni del Sud Italia.

Il bando dell’ iniziativa che riguarda Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia è stato presentato a Bari dalla Vicepresidente di Confindustria con delega al Mezzogiorno Cristiana Coppola, dal Vicepresidente nazionale di Legambiente Sebastiano Venneri, da Nicola De Bartolomeo, Presidente di Confindustria Puglia e Francesco Tarantini, Presidente Legambiente Puglia in una conferenza stampa alla quale hanno preso parte anche Onofrio Introna, Assessore all’ Ambiente della Regione Puglia e Antonello Antonicelli, Dirigente del Settore Ambiente della Regione Puglia.

“La Green economy – ha dichiarato Sebastiano Venneri – è il punto d’ incontro ideale per due realtà apparentemente lontane come Legambiente e Confindustria che invece, unite in una nuova alleanza, assumono l’ impegno di promuovere e valorizzare tutte le imprese del settore privato e pubblico impegnate nella diffusione di una cultura dell’ innovazione. Con il Premio Innovazione vogliamo scoprire e dare voce alle tante eccellenze del Mezzogiorno che possono, scommettendo su Ambiente e Innovazione, presentare un settore trainante per il resto del Paese”.

Sos: un appello al Sindaco Nuzzo di Castel Volturno

 Castel Volturno, 23 / 06 / 09

Egr. Sindaco di Castel Volturno,
Sono una cittadina di Pinetamare ed un’ ex operatrice turistica del territorio. Dico ex perché di attrattive turistiche nel territorio non ce ne sono più. Ho sempre creduto e combattuto contro chi giudicava amaramente questo immenso litorale quale luogo di criminalità, sporcizia, menefreghismo ed ignoranza totale.

Pur essendo pienamente consapevole delle precarie e depresse condizioni socio – economiche e culturali del nostro comune, ho sempre lottato affinché questa ormai denominata Terra dei Fuochi possa finalmente risorgere grazie all’ ottimizzazione delle proprie ( se pur poche e limitate) risorse del nostro Paese.

Come Lei ben sa, il TURISMO rappresenta una delle risorse economiche più importanti della Campania ed il Litorale Domitio possiede a mio avviso potenzialità turistiche enormi se non fosse per l’ assenteismo ed il menefreghismo totale delle istituzioni locali nonché l’ ignoranza socio – culturale del bacino di utenza territoriale.

L’ acqua? È totalmente inquinata: qui a Castel Volturno c’ è perfino il divieto di balneazione. L’ Acqua è nera e maleodorante.
Le Spiagge? Inquinate e sporche.
Il Litorale? Completamente invaso da spazzatura, materassi, mobili vecchi, sedie, scalda bagni e schifezze varie oltre che da un inesistente pulizia quotidiana.
La raccolta differenziata? La faccio solo io e devo fare i chilometri per trovare i bidoni giusti e, quando li trovo, sono pieni di altri sacchetti ovviamente non differenziati.
La Domitiana? Piena di prostitute e uomini di colore che spacciano droga.
Investimenti imprenditoriali sul territorio? Neanche a parlarne: grazie all’ incapacità (e non ho paura a dirlo) dei proprietari, il Grand Hotel Pinetamare, l’ unico albergo centrale e vicino al litorale, ha mandato in fumo oltre un milione di euro di programmazione turistica Incoming Italy con mercati esteri, togliendo la possibilità di una riqualificazione turistica della zona, togliendo il posto di lavoro a circa 30 famiglie e frenando ulteriormente l’ economia locale.

Un’estate da dimenticare per il turismo. Fipe: Intervenga la politica

“Non c’è bisogno di aspettare i dati di agosto per confermare che quest’anno il turismo ha registrato un calo di presenze che sfiorerà il 5%, con una perdita di fatturato attorno ai tre miliardi di euro”. E’ il commento di Edi Sommariva, direttore generale della Fipe, sull’andamento lento delle vacanze degli italiani. “Dai nostri primi riscontri a consuntivo – continua Sommariva – emerge chiaramente che le nostre previsioni erano più che corrette.

D’altra parte il nostro Osservatorio è formato non sulle valutazioni soggettive dei consumatori, ma sui riscontri rilevati dalle imprese in grado di intercettare la domanda turistica a tutto tondo, dal turista ‘alternativo’ ospite di amici e parenti, al turista d’albergo. La percezione degli esercenti sull’afflusso di clientela quasi mai si rivela inesatta”.

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