Bruxelles. L’ Ue rivede a rialzo le stime dell’ Italia. Ma il debito pubblico frena

 La ripresa arriverà in Italia nel 2010, ma sarà graduale e “frenata” dalla crescita del debito pubblico. Secondo le previsioni d’ autunno il prodotto interno lordo calerà del 4,7% quest’ anno e salirà dello 0,7% il prossimo anno, in linea con la media europea, per arrivare a +1,4% nel 2011, contro un +1,5% dell’ Eurozona e un +1,6% dell’ Unione europea.

La Bce è pronta a tagliare i tassi

 La Bce è disponibile a tagliare i tassi di interesse. Il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, è stato chiaro e, parlando a Madrid, ha detto che c’è la “possibilità” di una riduzione del costo del denaro in occasione della riunione del consiglio direttivo del prossimo 6 novembre. Sulla stessa linea la Federal Reserve e la Banca d’Inghilterra che si apprestano a varare nuovi interventi per aiutare economia e mercati di fronte all’imminente recessione, anche se appare poco probabile una nuova azione coordinata come accaduto lo scorso 8 ottobre. Si fa comunque più serrato il coordinamento fra i capi di governo europei: il premier britannico Gordon Brown incontrerà oggi il presidente francese, Nicolas Sarkozy, per discutere della crisi finanziaria internazionale, mentre giovedì vedrà la cancelliera tedesca Angela Merkel.

Draghi: L’inflazione minaccia i consumi

 “L’aumento dei prezzi erode il potere d’acquisto, abbassa il valore reale della ricchezza finanziaria, contribuisce al rallentamento dei consumi e della crescita”. Lo ha detto il Governatore di Bankitalia, Mario Draghi, intervenendo all’assemblea dell’Abi aggiungendo che se l’accelerazione dei prezzi continuerà anche nei prossimi mesi sarà possibile una riduzione dei consumi in Italia “di circa 2 punti entro il prossimo anno”.

Secondo Draghi, l’accelerazione dei prezzi “osservata dall’estate del 2007 ha portato fino ad oggi ad una minore crescita del reddito disponibile di oltre un punto percentuale, che sale a tre se si tiene anche conto delle perdite di valore reale della ricchezza finanziaria”.

preload imagepreload image