L’ 1 dicembre è entrato in vigore il Trattato di Lisbona sul funzionamento dell’ Unione europea. L’ Italia (impegnata in un gossip da bordello che sconforta) non se n’ è quasi accorta. Eppure, è un Trattato che – ratificato a cuor leggero dal nostro Parlamento, senza alcun coinvolgimento dei cittadini, né diretto né indiretto – condizionerà fortemente il nostro futuro, la nostra autonomia, i nostri comportamenti. Il suo testo – stampato dalla Gazzetta ufficiale dell’ Unione europea – pesa Kg 1,980, è un groviglio pressoché inestricabile di norme, che ancor più ci consegna ai burocrati di Bruxelles. Oggi, del resto, l’ 80 per cento delle norme pubblicate sulla nostra Gazzetta è già di origine europea: col Trattato, diventeranno il 90 per cento.
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Economia. Giulio Tremonti conferma: “Fisco, riforma condivisa”
Giulio Tremonti, durante la registrazione della puntata di “Porta a porta”, ha confermato il calo delle entrate tributarie, che nei primi 11 mesi dell’ anno sono diminuite del 3,9% rispetto allo stesso periodo del 2008, ma sono in media migliori di quelli degli altri Paesi. In particolare Tremonti ha confermato che l’ Irap è una tassa che ha peggiorato il sistema fiscale italiano. Il ministro sottolinea che il governo, nonostante la crisi, non ha aumentato le tasse ai cittadini, anche se durante la crisi è aumentata la tensione.
Il Presidente del Consiglio riparte dalla riforma del Fisco. “Ma – dice – è presto per abbassare le tasse”
Silvio Berlusconi torna a Roma e riparte dal Fisco, ma spiega che quest’ anno sarà difficile abbassare le tasse. Anche Gianfranco Fini chiede un intervento “più incisivo” sui redditi bassi, e il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, si dice pronto ad aprire il confronto. Pier Ferdinando Casini pensa alle famiglie: “Prima di fare la riforma fiscale bisogna dare loro ossigeno approvando una legge sul quoziente fiscale”.
Adusbef e Federconsumatori, le associazioni dei consumatori, informano: aumenti a raffica. Nel 2010 una stangata da 596 euro
Rincari, balzelli e nuove spese faranno del 2010 un anno nero. Secondo le stime delle due associazioni dei consumatori da gennaio 2010 peseranno sulle spalle degli italiani rincari complessivi per circa 596 euro. La novella arriva dalle associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori, che attribuiscono questa vera e propria stangata alla Finanziaria, la quale prevede misure che costeranno alle famiglie 120 euro in più all’ anno. Oltre agli aumenti di gas, carburanti, mutui e biglietti ferroviari.
Adusbef e Federconsumatori parlano di ministangata governativa: “Non è vero – dicono – che la Finanziaria appena approvata non abbia aumentato le tasse, come hanno affermato il ministro Tremonti e il presidente del Consiglio Berlusconi, perchè ci sono circa 120 euro di nuovi balzelli che graveranno sulle spalle di ogni famiglia.
Luca Cordero di Montezemolo: “No a riforme per piacere a qualcuno”
Montezemolo, presidente di Fiat e Ferrari, afferma con chiarezza: “La riforma della giustizia è necessaria, ma non per far piacere a qualcuno. È bene intervenire sul funzionamento della giustizia, sulla sua efficienza e sui tempi dei processi, ma attenzione al rispetto delle istituzioni perchè in caso contrario vuol dire tagliare il ramo sul quale siamo seduti. Il rispetto per le istituzioni è fondamentale”.
Assolutamente contrario alle elezioni anticipate. “Questo governo, dice, ha preso un impegno con i cittadini in campagna elettorale su tutte le riforme importanti da fare e auspico che vengano fatte in fretta a maggior ragione vista la situazione che abbiamo. Dopo di che, come tutti i Paesi democratici del mondo, anche questo governo sarà sottoposto al giudizio dei cittadini”.
I burocrati di Bruxelles comanderanno ancora di più
Con l’ approvazione del Trattato di Lisbona, i burocrati di Bruxelles (quelli che, qualche tempo fa, hanno persino cercato di imporci che le banche possano finanziare l’ acquisto della casa solo fino ad un massimo del 40 per cento del valore dell’ immobile) conteranno ancora di più. L’ Italia è travolta (e distratta) da un gossip da bordello, e pochi italiani lo sanno (anche perché noi – nel luglio dell’anno scorso – non siamo neanche stati chiamati a votare, ha fatto tutto il Parlamento). Ma è così, inesorabilmente.
La storia ci insegna che ogni burocrazia è vieppiù presa da delirii di onnipotenza, e che produce norme a raffica per giustificare se stessa e i propri costi. Così è regolarmente capitato anche in Europa, con ridicole direttive che pretendono di regolare la nostra vita in ogni minuto particolare.
La storia ci insegna, anche, che ogni burocrazia tende a produrre regole sempre più complicate per giustificare la propria funzione interpretatrice e, anche, di semplice conoscenza delle stesse norme. Il Trattato di Lisbona – che non si sottrae alla regola, ovviamente – si compone di 463 articoli, redatti con il metodo dei rinvii o delle modifiche a testi non riportati: è semplicemente illeggibile.
Convegno dei giovani industriali. Appello al governo: tagliare subito la spesa improduttiva
Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, è convinta che sia possibile tagliare l’ Irap alle imprese e ridurre le tasse a lavoratori dipendenti e pensionati senza “scassare” i conti pubblici. E dal meeting degli under 40 ha lanciato la proposta di un avviso comune per tagliare la spesa pubblica improduttiva.
16 mesi di Governo e al Mipaaf vince la trasparenza
Sono molto soddisfatto che il Ministero che guido risulti essere il più trasparente. Avevo promesso che la mia azione politica sarebbe stata improntata al rinnovamento, ad avvicinare i cittadini al
L’ Aquila. Il sindaco Massimo Cialente contro il governo: “Non possiamo restituire le tasse”
“Se devo essere lasciato in queste condizioni, dismetterò la fascia tricolore di sindaco e la restituirò al capo dello Stato, Giorgio Napolitano”. Il primo cittadino de L’ Aquila, Massimo Cialente,
Fini: Rinnovo veloce dei contratti e meno tasse sulle buste paga
Tempestività nei rinnovi dei contratti di lavoro, nuova contrattazione di secondo livello e riduzione del carico fiscale sulle buste paga “cosa non semplice, ma doverosa”, aiutare le imprese che non