Estero. Terrorismo in Spagna, un’ autobomba contro la caserma

 Poco prima dell’ alba, un’ autobomba è esplosa davanti al dormitorio di una caserma della Guardia Civil a Burgos, nel nord, ferendo in modo lieve 55 tra agenti e loro familiari. Parte della facciata posteriore della caserma è stata sventrata. L’ Eta torna a colpire in Spagna.

In ospedale sono stati medicati una cinquantina feriti, ma la maggior parte di loro ha riportato solo tagli ed escoriazioni dopo che le finestre degli edifici circostanti sono andate in frantumi. Tra i feriti ci sono 22 donne e cinque bambini tra le oltre 120 persone che risiedevano nel dormitorio della caserma.

I separatisti baschi non hanno preannunciato l’ esplosione con una telefonata, come al solito, ma gli inquirenti hanno pochi dubbi sulla matrice dell’ attentato. L’ autobomba, imbottita con più di 200 chili di esplosivo (secondo alcune fonti 500), ha lasciato un cratere di sette metri di diametro sulla strada. Danneggiati anche un edificio e una casa adiacenti.

“Un grande attentato fallito che puntava a causare morti”, ha commentato il ministro dell’ Interno spagnolo, Alfredo Perez Rubalcaba, “lì dormivano donne e bambini e questo dimostra come fosse un attacco canagliesco”. Solo un miracolo ha infatti impedito una strage.

Estero. Il quotidiano britannico The Guardian prevede un vertice senza l’ Italia

 L’ Italia fuori dal G8, dentro la Spagna. Ipotizzava ieri il quotidiano britannico The Guardian. In un articolo intitolato “All’ interno del G8 crescono le voci di un’ espulsione dell’ Italia, perché i piani del summit sono caduti nel caos, e viene sostituita dalla Spagna che ha un più alto reddito pro capite” riportando anche alcune affermazioni di alti funzionari occidentali, secondo i quali “il G8 è un club, con la sua quota partecipativa da pagare. L’ Italia non lo sta facendo”.

Secondo la fonte citata “gli italiani – nell’ organizzazione del summit – sono stati terribili. Non ci sono né metodi né programmi”. Il giornale scrive che, negli ultimi giorni, in assenza di iniziative concrete in agenda, gli Usa hanno preso il controllo della situazione, organizzando una teleconferenza tra gli sherpa, in un ultimo disperato tentativo di inserire degli obiettivi nel summit.

Un analista della New York University, Richard Gowan, citato dal giornale, critica duramente la presidenza di Silvio Berlusconi: “Gli italiani non hanno idee e hanno deciso che la cosa migliore è propagandare un’ agenda molto sintetica per nascondere il fatto che non hanno realmente un’ agenda”.

Nelle ultime settimane che hanno preceduto il vertice, l’ assenza di qualsiasi sostanziale iniziativa nell’ agenda ha indotto gli Stati uniti a prendere il controllo della situazione. È stata Washington – scrive il Guardian – ad organizzare gli sherpa calls, gli incontri fra esperti, un tentativo estremo di dare qualche finalità al G8.

Bossi e Maroni: Lavoriamo per garantire sicurezza e legalità

 “Non accettiamo lezioni dagli spagnoli, che sono stati i primi a sparare sui clandestni. Noi li abbiamo qui e dobbiamo trovare il modo di mandarli via”. Umberto Bossi è stato molto chiaro risondendo alle domande dei giornalisti a margine delle celebrazioni per il 156° anniversario della Polizia di Stato a Varese al quale ha partecipato insieme al collega ministro Roberto Maroni, che ha gettato acqua sul fuoco delle polemiche con il governo Zapatero, sostenendo che dopo che il numero uno della Moncloa ha smentito le accuse di xenofobia nei confronti di palazzo chigi lanciate dalla vicepremier Vega “l’incidente è chiuso”. Sempre sul tema immigrazione e sicurezza e sui recenti episodi di intolleranza a Napoli verso i campi rom, Bossi è tornato a spiegarli come il campanello d’allarme sull’inefficenza dello Stato

Caldera: Zapatero e gli spagnoli appogiano Veltroni

“Qualche settimana fa – ha esordito Caldera- l’Italia guardava con speranza alle elezioni spagnole. Oggi è la Spagna che guarda con speranza all’Italia e al Partito Democratico”.

Jesus Caldera ha portato a Walter Veltroni l’appoggio del primo ministro iberico Josè Luis Rodriguez Zapatero: “Porto tutto il sostegno, con il nostro cuore e le nostre possibilità, al Partito Democratico. Così mi ha chiesto Zapataro e così faccio”.

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