Ogm. Ue autorizza coltivazione patata Bayer. Legambiente: “Follia autorizzare alimenti resistenti agli antibiotici”

Ogm. Ue autorizza coltivazione patata Bayer- Legambiente: “Follia autorizzare alimenti resistenti agli antibiotici. Così si condanna l’ agricoltura Made in Italy e si mette a rischio la salute dei cittadini. L’ Efsa è inutile come al solito, ma cosa aspetta Zaia a emanare il decreto contro l’ imposizione delle colture Biotech? L’ Efsa come al solito non si smentisce e ancora una volta, in nome della sicurezza alimentare autorizza un alimento chiaramente pericoloso, contestato dalle autorità sanitarie internazionali e proibito dalla direttiva Ue 2001 / 18, relativa al rilascio deliberato di Ogm nell’ ambiente, perché contenente un gene resistente agli antibiotici e quindi pericoloso per la salute umana.

Appello di Legambiente e MDC: a rischio la sicurezza alimentare

 “Le aflatossine, presenti nella frutta secca, sono assolutamente note per le loro proprietà genotossiche e cancerogene, per questo è necessario mantenere il più possibile bassa la soglia consentita in questi alimenti”. Questo l’ appello che Legambiente e del Movimento Difesa del Cittadino rivolgono al Parlamento Europeo circa la proposta avanzata dalla Commissione Europea sull’ innalzamento dei limiti consentiti di aflatossine nella frutta secca. La UE, infatti, richiede il raddoppio della soglia consentita di tossine nella frutta secca.

Luca Zaia. Punizioni esemplari per chi specula sulla salute dei cittadini

 Chi specula sulla salute dei cittadini va punito in modo esemplare. I risultati di questo sequestro confermano che dobbiamo tenere ancora alta la guardia, continuando a lavorare per tutelare il diritto alla salute dei cittadini – consumatori e il lavoro delle imprese oneste, che sono la maggioranza. Garantire la tracciabilità del pesce dal momento della cattura al consumo finale è stato ed è, sin dal giorno del mio insediamento un punto qualificante e prioritario dell’ azione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. La stagione della tolleranza zero continua.

Evento. Legambiente e La Nuova Ecologia hanno assegnato il premio nazionale “Ambientalista dell’ anno 2009”

 Il riconoscimento va a Emanuela Evangelista, biologa e giornalista romana impegnata da anni nella tutela della foresta amazzonica. A lei il premio per l’ impegno ultradecennale a favore della ricerca scientifica e della conservazione del territorio forestale del Brasile

Emanuela Evangelista è la vincitrice del Premio Nazionale Ambientalista dell’ Anno 2009, il concorso nazionale giunto alla terza edizione che assegna un riconoscimento a persone che con il loro lavoro svolgono un ruolo privilegiato nella difesa del territorio. Con ben 1.974 voti, Emanuela Evangelista è arrivata in cima alla classifica dei dieci candidati segnalati da una giuria di esperti formata da Tessa Gelisio giornalista tv, Filippo Solibello conduttore di Caterpillar, Giuseppe Onufrio di Greenpeace, Toni Mira, Vittorio Cogliati Dezza, Alberto Fiorillo e Marco Fratoddi.

Politiche agricole. Italia – Usa: eccellente lo stato dei rapporti i due Paesi

 L’ incontro con l’ Ambasciatore statunitense David Hoadley Thorne è stato proficuo. Infatti si è dimostrato molto sensibile ai problemi dell’ agricoltura e vicino alle nostre posizioni soprattutto in tema di tipicità e biologico. Un incontro, svoltosi in un clima cordiale e collaborativo, durante il quale si è discusso delle relazioni tra Stati Uniti e Italia.

La nostra è una collaborazione proficua e costruttiva che conferma l’ eccellente stato delle relazioni fra i nostri due Paesi. Abbiamo parlato dei molti temi che ci stanno a cuore, dalle esportazioni dei vini all’ agricoltura di qualità, fino alla mia recente visita ufficiale negli USA.

Mdc (Movimento Difesa del Cittadino) e Legambiente presentano “Italia a Tavola 2009” VI° Rapporto sulla sicurezza alimentare

 L’ indagine più completa su tutta la filiera alimentare: tutti i numeri e i casi delle operazioni dei Carabinieri per la Tutela della Salute, Ispettorato per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari, Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, Corpo Forestale e Guardia Costiera. E da quest’ anno il rapporto si arricchisce del contributo dell’Agenzia delle Dogane e dei Carabinieri per le politiche agricole.

Tonnellate di insaccati invase da parassiti, formaggio avariato riciclato e spacciato per buono, prodotti ittici congelati scaduti o in cattivo stato di conservazione. Queste e altre le frodi che nel 2008 hanno portato a un boom di sequestri: aumentano del 142% i chilogrammi di prodotto sequestrati dai Nas e del 642% il valore dell’ attività di controllo dell’ ICQ.

Tempi duri per i criminali dell’ agroalimentare oggetto di un vero e proprio un boom di sequestri nel 2008 ad opera delle Forze dell’ ordine. Le cifre sono da capogiro: oltre 34 milioni di chilogrammi di prodotti sequestrati dai Carabinieri per la Tutela della Salute (Nas) per un valore di circa 160 milioni di euro. Notevole l’ incremento dei chilogrammi sequestrati e del loro valore rispetto al 2007: rispettivamente il 142% e il 32%. Maggiori le cifre dei risultati delle ispezioni svolte dall’ Ispettorato per il controllo della qualità dei prodotti (ICQ): 181 milioni di euro di cui 172 milioni solo nel settore vitivinicolo.

“Osservando questi risultati – ha commentato Antonio Longo, presidente del Movimento Difesa del Cittadino – sembra che il buon cibo italiano non trovi pace in tema di sicurezza alimentare. La salute dei consumatori è sempre di più compromessa da sofisticazioni e contraffazioni. Il gran numero dei sequestri testimonia però l’impegno delle Forze dell’ Ordine a difendere i cittadini grazie ad operazioni sempre più mirate e anche all’aiuto delle nuove tecnologie”.

Intensa infatti l’ attività di controllo: oltre 28mila ispezioni da parte dei Nas, 37mila da parte dell’ ICQ ben 157mila nel settore ittico a cura delle Capitanerie di Porto. Sono stati, invece, circa 53mila gli interventi dell’ Agenzia delle Dogane. Non manca poi l’attività del Corpo Forestale (766 operazioni) e dei Carabinieri per le Politiche Agricole (969).

G8: Da Cison a L’ Aquila abbiamo segnato la strada etica per vincere la fame

 A L’ Aquila il messaggio che è passato, e che ha fatto sì che tutti i partecipanti al G8 si trovassero d’ accordo sulle questioni di fondo, firmando sette documenti conclusivi, è che per risolvere i grandi nodi della politica e dell’ economia internazionale non basta avanzare soluzioni tecniche, ma bisogna trovare principi condivisi che guidino il nostro agire, quella bussola ideale e di valori che già Benedetto XVI ha indicato nell’ ultima enciclica.

Ne è esempio evidente la Dichiarazione congiunta sulla Sicurezza alimentare firmata da 40 delegazioni, che incardina molte delle linee guida già presenti nel documento conclusivo del vertice agricolo di Cison di Valmarino.

Già nel documento di Cison avevamo ribadito che per combattere fame e povertà non è più sufficiente erogare aiuti a pioggia, rimanendo confinati a una inefficace logica assistenzialista. Occorre rimettere al centro l’ agricoltura, aumentando la produzione agricola e migliorando la qualità delle produzioni.

Solo così si dà a tutti, in particolare ai Paesi in via di sviluppo, la possibilità di avere accesso ad alimenti salubri e nutrienti. Questo concetto viene ripreso nella dichiarazione dell’ Aquila, che eroga come pure la necessità di potenziare lo sviluppo rurale attraverso un maggiore sostegno alla ricerca, all’ innovazione, all’ istruzione e alla creazione di infrastrutture nelle aree rurali.

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