Molto preoccupato per le voci circolate a proposito della legge definita anti – pentiti, il Presidente Giorgio Napolitano ha appreso con soddisfazione da Alfano che il governo non ha nulla a che farci. Il Presidente lo sapeva già, ma desiderava che il ministro della Giustizia lo confermasse personalmente. L’ incontro di ieri tra il Presidente della Repubblica e il Guardasigilli non è stato, quindi, una formale ritualità, ma l’ occasione per Giorgio Napolitano di chiarire alcune perplessità a proposito del disegno di legge sul legittimo impedimento. Un incontro definito da Angelino Alfano chiara e leale collaborazione.
Senato
La legge sul Legittimo Impedimento non cambia
Resterà una prerogativa del presidente del Consiglio, il quale se ne può avvalere come imputato e non come parte offesa, avrà diritto a un rinvio delle udienze giustificato da tutte le prerogative di un capo del governo (comprese le potestà di responsabile nazionale della Protezione civile o Autorità nazionale di sicurezza), ma non per più di 18 mesi. L’ opposizione, però, non concorda, perché, a sua avviso, il provvedimento è “incostituzionale e vìola il principio di eguaglianza dei cittadini dinanzi alla legge”. Non sarà esteso ai sottosegretari o ai coindagati.
Scontro tra l’ Associazione Nazionale Magistrati e il ministro della Giustizia, Angelino Alfano
Causa delle disfida il disegno di legge sul processo breve approvato dal Senato. Giuseppe Cascini, segretario del sindacato delle toghe, ha commentato il provvedimento passato all’ esame della Camera: “È la resa dello Stato di fronte alla criminalità”. Un giudizio che ha provocato la reazione di Alfano: “Sono plateali mistificazioni. Una cosa è che talune affermazioni giungano dall’ opposizione, ben altra cosa è che a pronunciarle siano i rappresentanti della magistratura”.
Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi, di comune accordo, archiviano il processo breve
E intanto la legge sul processo breve passerà alla Commissione giustizia della Camera, dove, si dice, subirà delle modifiche, forse senza la norma ad personam, e tornerà in Senato. In sintesi, non se ne farà più nulla. Ovvero la legge già timbrata da un ramo del Parlamento potrebbe venir fuori se Berlusconi dovesse ritrovarsi completamente indifeso, davanti ai giudici milanesi, contro le condanne incombenti. Si dubita tuttavia che Silvio Berlusconi ricorrerebbe a questa escamotage, poiché si renderebbe conto dello sconvolgimento enorme per l’ intero sistema della giustizia. L’ intesa tra Berlusconi e Fini punta sul legittimo impedimento.
Giustizia. È polemica
Mentre al Senato si procede alle votazioni sul disegno di legge che istituisce il processo breve, il Consiglio superiore della magistratura insiste sulle frasi pronunciate da Berlusconi, il quale ha paragonato l’ aggressione di alcuni giudici nei suoi confronti a quella fisica subita un mese fa in piazza Duomo. La prima commissione del Csm ha aperto un fascicolo per accuse rivolte in precedenza da Berlusconi ai magistrati. Il coordinatore Pdl Sandro Bondi definisce l’ intervento del Csm “una vera e propria aberrazione della concezione del diritto e della democrazia e rappresenta una grave intimidazione”.
Riforma Giustizia. Il Pdl accelera: già al Senato il processo breve
Oggi arriva in aula il processo breve. Silvio Berlusconi riunisce a Palazzo Grazioli i vertici del Pdl e tutti i “tecnici” del settore. Priorità: il legittimo impedimento e il ddl sul processo breve com alcuni cambiamenti: la norma sul processo breve potrà essere applicata ai processi in corso, ma solo se riguardano reati indultati o indultabili con pene inferiori nel massimo a 10 anni; se non sono decorsi più di due anni dall’ esercizio dell’ azione penale da parte del Pm (due anni e tre mesi in caso di nuove contestazioni). Cambia anche il tetto fissato per la durata massima del giudizio.
Dopo l’ invito di Napolitano alla concordia, reazioni e opinioni diverse
Paolo Bonaiuti è convinto che ci sia “in tutti l’ idea che la molla dell’ odio debba finire e cedere il posto al dialogo e a un abbassamento dei toni. Il premier sarebbe già al lavoro, determinato e molto positivo”. E in quanto alle riforme, il portavoce di Silvio Berlusconi e il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri aprono alla bozza Violante. “Si può ripartire da lì, riprendendo i fili di un lavoro già avviato al Senato e rivedendo alcuni capitoli come quello dei poteri del premier”.
Bonn. Durante il congresso del Ppe ancora scontro tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini
Il presidente del Consiglio, dal congresso del Ppe a Bonn, afferma che la sovranità in Italia è passata dal Parlamento al partito dei giudici, ma “stiamo lavorando per cambiare la situazione anche attraverso la riforma della Costituzione”. E sulla Consulta esprime un giudizio severo: “La Corte si è trasformata da organo di garanzia in organo politico e abroga le leggi fatte dal Parlamento”.
Dal Sen. Fluttero, Segretario Commissione Ambiente Senato
Bene Prestigiacomo su ecomafia
L’ accordo siglato dal ministro Prestigiacomo e dal procuratore generale della Direzione Nazionale Antimafia rappresenta un’ importante tappa nell’ azione di contrasto alle ecomafie. Da tempo e sempre di più, infatti, le organizzazioni criminali vedono nell’ ambiente e nella gestione dei rifiuti una vera e propria fonte di business su cui puntare l’ attenzione. Quello di oggi è quindi un segnale forte da parte del Governo di attenzione e di incisività di azione nel contrasto di un mercato criminoso che rischia di danneggiare irreparabilmente l’ ambiente e la salute dei cittadini.
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Il disegno di legge sul burqa
Bene la proposta del Pdl di Suad Sbai
Il disegno di legge sul burqa presentato dalla Lega Nord non differisce di molto dal testo, che condivido appieno, a firma della collega del PDL Suad Sbai e già incardinata dalla Commissione Affari Costituzionali dalla Camera. Integrazione dovrebbe innanzitutto significare rispetto delle stesse regole. Quindi, così come un italiano, secondo la legge del 1975, non può camminare per strada o in luoghi pubblici con il viso coperto una donna islamica dovrebbe essere riconoscibile almeno nei luoghi pubblici. Prima delle motivazioni religiose, dovrebbero valere la tutela dell’ ordine pubblico e il dovere di ciascun individuo di assumersi le proprie responsabilità attraverso una facile identificazione. per questo motivo mi auguro che la Camera prima e il Senato successivamente approvino il testo a firma PDL.
Ok del Senato allo scudo fiscale allargato. Incerto Napolitano: “Valuterò il testo”
Il Senato ha dato il via, con 140 voti favorevoli, 21 contrari, un astenuto, al decreto legge correttivo della Legge anticrisi, che prevede anche la modifica e l’ estensione della terza versione dello scudo fiscale con la protezione di una serie di reati tributari e delle violazioni contabili, tra cui il falso in bilancio.
Lo scudo fiscale varrà dal 15 settembre al 15 dicembre 2009, quindi quattro mesi in meno rispetto alla scadenza del 15 aprile 2010 precedentemente prevista. Al voto non ha partecipato il Pd che ha duramente criticato l’ estensione dello scudo fiscale – ter a una serie di reati. Il provvedimento passa ora all’ esame della Camera che dovrà convertirlo entro il 3 ottobre pena la decadenza delle misure.
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: Nessun commento. Quando mi sarà trasmesso il testo da promulgare, approvato dal Parlamento, valuterò le eventuali novità