Riforme. Pierluigi Bersani apre al dialogo con Berlusconi: “Ma no tsunami di leggi ad personam”

 Dopo la pausa natalizia il segretario del Pd precisa: “Noi siamo pronti da domattina a discutere di riforme. Non importa se ci sono le elezioni regionali in primavera, siamo pronti a una discussione anche in presenza della campagna elettorale, ma ad una condizione: se la destra turba queste condizioni invadendo il Parlamento con uno tsunami di provvedimenti che mettono al riparo il premier dai suoi problemi, la destra si assume una responsabilità. Berlusconi deve dimostrare se mette davanti se stesso o i problemi del Paese”.

Silvio Berlusconi: “2010 anno delle riforme”

 Berlusconi è ottimista. Nel corso del tradizionale collegamento telefonico con la “Comunita Incontro” di Don Pierino Gelmini, il presidente del Consiglio annuncia i suoi propositi per l’ anno nuovo alle porte. “Il 2010, assicura, sarà l’ anno della ripresa economica, ma anche delle tanto attese riforme, istituzionali”.

Pierluigi Bersani non crede al voto anticipato

 Il segretario Pd non crede all’ ipotesi di uno strappo di Berlusconi per andare alle urne perchè l’ azzardo sarebbe troppo alto. “Ma come farebbe il premier – dice il leader Pd – a giustificare una cosa del genere? Come farebbe a dire “ci sono state le elezioni un anno e mezzo fa, abbiamo cento voti di maggioranza in Parlamento, ma andiamo a votare lo stesso? Sarebbe difficile da spiegare alla gente e noi d’ altronde ce la giocheremmo proprio in questo modo. C’ è la crisi economica e sociale, un paese che ha bisogno di misure per fronteggiarla e si va a votare per problemi interni alla maggioranza?”.

Silvio Berlusconi: “La crisi è una dura realtà, ma il peggio è passato”

 Il presidente del Consiglio Berlusconi torna a mostrare ottimismo sulla crisi economica. Intervenendo a “L’ Aquila day”, il workshop organizzato dal ministro dell’ Economia, il premier spiega che “è come quando uno va a fare la spesa, si mette le mani in tasca e non trova neanche un euro. Una situazione che, da imprenditore, io non ho mai conosciuto” ha detto il premier, osservando che si tratta di “una dura realtà ma speriamo in un futuro migliore, perché la situazione non sta peggiorando ma migliora”.

“Quello che doveva accadere è accaduto – ha proseguito il premier – le banche che dovevano fallire non hanno fallito e chi doveva togliersi dal mercato si è tolto. Oggi chi faceva della speculazione la principale attività di mercato è sparito”. Per questo motivo Berlusconi invita ad avere fiducia e a non cambiare le proprie abitudini: “Tutte le organizzazioni internazionali un giorno sì e l’altro pure fanno previsioni negative e tutto questo non fa che aumentare la paura”. Per il premier, invece, bisogna insistere sul messaggio di speranza perché – ripete – il peggio è alle spalle.

L’ opposizione non tollera questo ottimismo. “È insopportabile questo modo di fronteggiare la crisi” ha commentato il segretario del Pd, Dario Franceschini. “Di fronte a milioni di famiglie e imprese che chiedono misure urgenti, il presidente del Consiglio continua con questo atteggiamento che tende a minimizzare e negare il problema – ha aggiunto Franceschini – È inaccettabile continuare a negare la crisi e a girare la testa dall’ altra parte: è uno schiaffo in faccia agli italiani”.

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