Alitalia, Cai va avanti. E piloti e hostess chiamano a raccolta la base

Dopo la convulsa giornata di venerdì, con la Cai che prima ha ritirato e poi ha firmato la proposta d’acquisto per Alitalia, la palla passa adesso al fronte sindacale. Che si mostra spaccato tra autonomi e confederali, con questi ultimi che hanno firmato l’intesa con la Cai appoggiandosi al cosiddetto «Lodo Letta», vale a dire la premessa all’accordo secondo la quale l’interpretazione autentica del contratto per i lavoratori della nuova Alitalia è demandata al sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Gli autonomi, che costituiscono la maggioranza di assistenti di volo e piloti, sono invece ritornati sull’Aventino adducendo la causa a presunte violazioni fatte dalla Cai agli accordi di settembre che avevano sbloccato in un primo tempo la trattativa.

OFFERTA – Prosegue parallelamente la corsa contro il tempo di Fantozzi, che avrebbe avviato un primo esame dell’offerta che entrerà nel vivo lunedì con il confronto tra il prezzo avanzato da Cai (nessuna cifra ufficiale, ma secondo le indiscrezioni vicina a 400 milioni) e la valutazione degli advisor Alitalia. Poi partirà la trattativa, per permettere a Fantozzi di fare il massimo di cassa. Solo dopo la formalizzazione dell’eventuale vendita a Cai, il Commissario si occuperà della cessione degli asset non richiesti dalla ordata di Colaninno. Gli uffici dell’Antitrust comunitario avrebbero però chiesto chiarimenti circa il prezzo dell’operazione. Resta da capire se e quanta distanza vi sia tra l’offerta finanziaria di Cai e la valutazione fatta dagli advisor del Commissario e del governo (Rothschild e Banca Leonardo) che, secondo indiscrezioni, sarebbe tra i 900 e 1.100 milioni. Una forbice così ampia potrebbe allungare i tempi della trattativa con il commissario.

Alitalia, Cai ci ripensa: presentata l’offerta vincolante

 Cai ha presentato l’offerta vincolante al commissario di Alitalia, Augusto Fantozzi, per l’acquisizione di beni e asset di Alitalia. Lo ha deciso il consiglio di amministrazione della Società, riunitosi sotto la presidenza di Roberto Colaninno, che ha preso atto del lavoro sin qui svolto. Lavoro, si legge in una nota della società, che ha consentito di «raccogliere intorno alla nuova società oltre venti gruppi imprenditoriali, disposti ad investire oltre 1 miliardo di euro per ristrutturare e rilanciare il comparto aereo del Paese intorno ad Alitalia e Airone; definire i contenuti di un piano industriale ambizioso ma realistico, che consentisse alla nuova compagnia di ritornare a crescere, posizionandosi come uno dei più importante vettori dell’area europea; definire i termini di un importante partnership con uno dei tre principali operatori mondiali del settore, con la possibilità anche di un ingresso di tale partner nell’azionariato della nuova Compagnia; determinare positive conseguenze sul piano occupazionale, che avrebbero permesso di assumere nella nuova società oltre 12.500 dipendenti, prevedendo inoltre procedure di mobilità e ammortizzatori sociali per gli altri dipendenti attuali di Alitalia e AirOne».

Alitalia, Cai rompe: Così non si va avanti

 “A queste condizioni non si può andare avanti, per noi non c’è più trattativa….”. Arriva nella notte la rottura della trattativa sui contratti di Alitalia. Rocco Sabelli lascia il tavolo di confronto con i sindacati, una mossa che ha sorpreso le nove sigle sindacali che rappresentano i lavoratori ma che forse era nell’aria, fin dal primo pomeriggio, quando era iniziata la lunga trattativa sui contratti. Che già nei giorni scorsi era stata preceduta da polemiche, distinguo sindacali, incontri. L’amministratore delegato di Compagnia aerea italiana ha chiuso il confronto in modo secco, la colpa i “continui atteggiamenti dilatori e alle indisponibilità’ a firmare”.

Alitalia: Nasce Cai Spa, venerdì l’offerta condizionata

 Via libera dell’assemblea di Compagnia aerea italiana alla creazione della società per azioni, all’aumento di capitale per 1,1 miliardi rivolto agli attuali soci e in parte ai nuovi e alla nomina del Cda a 15, che farà la proposta per acquisire la parte ‘buona’ di Alitalia. Ma solo qualora tutti gli accordi sindacali fossero stati raggiunti. L’offerta rimarrà comunque sospesa fino all’ottenimento dei provvedimenti della Commissione Europea che attestino l’assenza di aiuti di Stato a vantaggio di Cai e delle decisioni dell’Autorità garante per la concorrenza e il mercato, e cioè nella seconda metà di novembre. Mese in cui dovrebbe essere scelto il partner straniero.

Veltroni (Pd): Su Alitalia e dialogo, da Berlusconi solo bugie

“Sulla volontà di dialogo con l’opposizione per fare le riforme, così come sulla vicenda Alitalia c’è una costante nel comportamento di Silvio Berlusconi: dire quasi sempre bugie”. Lo ha sostenuto il segretario del Pd, Walter Veltroni, chiudendo il seminario del gruppo al Senato tenutosi a Frascati. “Tutti i comportamenti del governo – ha affermato Veltroni – sono andati quasi sempre in direzione opposta rispetto alle dichiarazioni sulla volontà di dialogo e di confronto annunciata da Berlusconi”. Paradossali le ricostruzioni fatte dal premier sullo sviluppo della vicenda di Alitalia: “Il presidente del Consiglio racconta bugie su Alitalia. Il Paese deve sapere che la maggior parte delle cose che dice Berlusconi sono balle”.

Alitalia: l’Anpav firma l’accordo, piloti vicini alla firma

Rush finale nella trattativa per il salvataggio di Alitalia. Gli assistenti di volo dell’Anpav hanno firmato l’accordo, ha fatto passi avanti la trattativa a oltranza dei piloti, tanto che Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Anpav sono giunti a Palazzo Chigi, riconvocati alle 19,30 dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta. La convocazione delle sigle confederali e dell’Anpav presuppone un nuovo confronto alla luce della possibilità che Anpac e Up firmino l’accordo con Cai. Un risultato che comporterebbe delle novità per la categoria che dovrebbero quindi essere ratificate anche dai sindacati che già hanno apposto la firma sull’accordo. Invece le rappresentanze degli assistenti di volo Avia e Sdl torneranno a trattare lunedì. «Auspico che subentri la ragionevolezza», ha detto il premier Silvio Berlusconi.

Veltroni a Porta a Porta: Su Alitalia abbiamo fatto l’interesse del Paese

 Con l’orgoglio di chi si sente di aver operato nel giusto e per l’interesse del paese, Walter Veltroni ha partecipato alla trasmissione Porta a porta condotta da Bruno Vespa. La svolta per l’Alitalia, il berlusconismo, le difficoltà nazionali ed internazionali sono stati i principali argomenti al centro del dibattito televisivo.

Alitalia. “Io ho fatto il leader dell’opposizione come si fa in un paese anglosassone: ho cercato
di dare una mano alla conclusione positiva della vicenda, tenendo relazioni con Colaninno e i sindacati e informando Gianni Letta, che si è sempre speso perché ha il mio stesso tipo di cultura istituzionale”. Questo è il commento di Walter Veltroni alla domanda di Bruno Vespa su quale sia stato il suo contributo nella svolta che ha portato ad una soluzione positiva la vicenda Alitalia.

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