Alitalia: al via il confronto con i sindacati

Inizia oggi il difficile confronto con i sindacati su piano Fenice per il salvataggio di Alitalia. All’orizzonte ci sono 5-7mila esuberi da gestire e scelte industriali che, come ha sottolineato l’ad di Intesa SanPaolo, Corrado Passera, andranno condivise per permettere all’operazione di andare in porto. Nella sede del Ministero del Lavoro, le organizzazioni dei lavoratori ascolteranno innanzitutto una relazione del neo commissario Augusto Fantozzi, che ha già definito le priorità da affrontare per arrivare alla nascita della nuova Alitalia. Da una parte, lavorerà con la cordata guidata da Colaninno per la cessione degli asset che saranno oggetto di offerta. Dall’altra, inizierà il lungo percorso che lo vedrà alla guida di una bad company in cui resteranno, oltre al personale giudicato in eccesso, i debiti e tutti i contenziosi con fornitori e creditori.

Reazioni dall’opposizione sul piano di salvataggio di Alitalia

 Sul piano di rinascita descritto da Berlusconi per Alitalia, che pervede circa cinquemila esuberi, l’acquisizione di novanta nuovi aerei ed il ripristino delle più importanti rotte internazionali, è intervenuto Michele Meta, capogruppo del PD della commissione Trasporti della Camera: “Berlusconi paventa scenari disastrosi”. E aggiunge: “”Il governo, in piena linea con i contenuti della manovra finanziaria, deprime e danneggia il sistema paese e propone anacronistiche ricette. Dopo il criminoso atto che ha fatto saltare l’accordo con i francesi, la soluzione che si prospetta oggi per Alitalia non solo è confusa ma è soprattutto dannosa: una compagnia di scala nazionale è la risposta domestica ad un problema strategico internazionale; gli oltre 5.000 esuberi sono un atto criminoso, che poteva essere evitato, e la strategica messa in campo non ha futuro e le conseguenze disastrose si riverseranno immancabilmente su tutto il settore del trasporto aereo italiano e, in particolare su Roma”.

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