Odio, quasi, fra di loro. Non antagonismo o competizione. Saranno stufi di recitare la commedia della dialettica interna e delle posizioni differenti che sono il sale della democrazia. Nel Pd si contestano reciprocamente. E se prima si sfidavano lontano dai riflettori, ora esplodono a mezzo stampa e telecamera, con notevole disinvoltura.
Dario Franceschini, il vice di Veltroni, su Canale 5 dice a Bersani che “se si candidava tra due mesi era meglio”. E ancora, Franceschini informa che l’ altro papabile competitor di Walter, Renato Soru, “è talmente radicato nel rapporto con la sua terra che vincerà le elezioni e farà il presidente della Regione”. Sulla Stampa, invece, viene reso pubblico l’ennesimo scontro Bindi – Rutelli. I due non si sopportano e non perdono occasione per ricordarselo. Oggi è il turno della vicepresidente della Camera, che accusa Rutelli di avere usato anche lui il dramma di Eluana.
rutelli
Rutelli incassa la sconfitta ringraziando comunque i suoi elettori
“Le elezioni sono state vinte da Alemanno, cui ho telefonato e al quale ho rivolto i miei auguri sinceri nell’interesse della citta’”. E’ l’annuncio ufficiale che Francesco Rutelli non avrebbe
Rutelli (Pd): Contro questa destra risollevare l’orgoglio di Roma
Spero che la campagna elettorale che sta per chiudersi svegli i romani e faccia capire loro che bisogna guardare al futuro e che non si può ritornare al passato”. Lo
Berlusconi: Rutelli è un voltagabbana di cui non fidarsi
“Francesco Rutelli è un voltagabbana di cui proprio non riesco a fidarmi, perche’ non riesco a individuarne l’identita’: perche’ cambia tutte le volte a seconda degli interlocutori. E questo per me e’ un vizio abbastanza importante”.
Lo ha affermato Silvio Berlusconi a Nuova Spazio Radio, parlando del candidato sindaco del Pd a Roma Francesco Rutelli e ricordando il suo passato . “Non lo capisco. Lui era amico di Craxi, era un mangiapreti uno che non era cattolico e non andava in chiesa. Ora, invece, va in chiesa anche due volte alla domenica, per farsi vedere. Ma c’e’ una sua frase che mi fa velo. Non riesco a togliermi dalla mente quando, dopo essere stato amico di Craxi ed essersi anche rivolto a lui per chiedere dei favori, sostenne: ’vorrei vedere Craxi in galera che consuma il rancio’. Ecco questa e’ una frase che non si dovrebbe dire neanche per il proprio peggior nemico”.
Veltroni scrive ai cittadini della capitale in vista del ballottaggio
Il segretario del Partito Democratico, Walter Veltroni, in vista del ballottaggio del 27 e 28 aprile per l’elezione del sindaco di Roma, ha inviato ai cittadini romani una lettera in cui si invitano i romani a votare per Francesco Rutelli al Comune e per Nicola Zingaretti alla Provincia.
Riportiamo il tetso della lettera:
“Sono Walter Veltroni, voglio rivolgermi a lei con poche parole e con sincerità, come ho sempre fatto in questi sette anni, da Sindaco di Roma.
Al ballottaggio di domenica 27 e lunedì 28 aprile lei, insieme a tutti i romani, avrà la possibilità di decidere chi sarà il prossimo Sindaco di questa nostra meravigliosa città. Io le chiedo di non rinunciare a questa possibilità, di andare a votare e di scegliere Francesco Rutelli.
In questi due giorni si eleggerà anche il Presidente della Provincia. E per questa istituzione le chiedo di scegliere Nicola Zingaretti. Un giovane competente e appassionato, che può dare una grande dignità alla Provincia di Roma e può contribuire in modo determinante a creare un rapporto sereno ed equilibrato tra la capitale ed i comuni che la circondano.
Rutelli: Abbiamo 84 mila voti di vantaggio; è più dell’Olimpico
“Abbiamo avuto pochi istanti fa i risultati definitivi, che dicono 761.125 mila voti, il 45,77%, per Rutelli, 677.350 mila voti, il 40,74% per Alemanno: vuol dire 84 mila voti di vantaggio”, una cifra pari “a una città italiana”, e “più dei posti dello Stadio Olimpico”. Francesco Rutelli ha tenuto questa mattina una conferenza stampa presso il Comitato di via Pacinotti 63 per fare il punto della situazione al termine dello scrutinio e in vista della battaglia per la conquista del Campidoglio al ballottaggio che si svolgerà tra meno di due settimane con il candidato del Pdl. Rutelli ha ringraziato gli elettori che lo hanno votato, esprimendo “grande fiducia nella forza di cui disponiamo, senza sottovalutazione” e aggiungendo che “noi adesso ci andiamo a prendere il voto di tutti i romani, di tutti i cittadini di centrosinistra o che hanno disperso il voto”.
In 150 righe, il programma di governo per Roma presentato da Rutelli
Roma è profondamente cambiata dalla metà degli anni ’90. La città accusata di essere inefficiente e “ladrona” è cresciuta per ricchezza prodotta, nuovi posti di lavoro, servizi, infrastrutture, cultura, turismo. Non è più una città in crisi, ripiegata su se stessa. Oggi ha nuove sfide da affrontare. E nuovi problemi da risolvere. Noi ci candidiamo a guidare, con Francesco Rutelli Sindaco, la Capitale d’Italia. Intendiamo proseguire e sviluppare il cammino positivo di questi anni del centrosinistra con Walter Veltroni. E affrontare e risolvere a viso aperto problemi e difficoltà. Abbiamo un’idea di Roma, un’idea del futuro di questa nostra metropoli. La vogliamo moderna, innovativa. La vogliamo umana, rispettosa delle attese e delle preoccupazioni di tutte le sue cittadine e i suoi cittadini. La vogliamo orgogliosa, creatrice di opportunità, di coesione, di fiducia. Condurremo una nuova stagione di cambiamento, con lealtà e spirito di squadra. Ricercheremo una larga partecipazione, il coinvolgimento della società civile e delle realtà associative perché possano essere informati e partecipi dei processi decisionali.
Per il Campidoglio, Veltroni “lancia” Rutelli. Presenti i familiari di Verbano e dei fratelli Mattei
E’ gremito il Palalottomatica per la manifestazione che segna il passaggio del testimone tra Walter Veltroni e Francesco Rutelli nella Capitale. Il sindaco uscente arriva e si siede in prima fila, accanto all’ex primo cittadino e nuovo candidato al Campidoglio Francesco Rutelli. Sui maxischermi scorrono le immagini del viaggio di Veltroni in Africa, immagini della città. Sul palco si alternano gli artisti, Fiorella Mannoia canta ‘La storia siamo noi’, mentre in platea sono seduti diversi esponenti del Pd, a cominciare da Goffredo Bettini, Paolo Gentiloni, Ermete Realacci, Giovanna Melandri. Veltroni parla per quasi un’ora, a braccio, ricorda il lavoro svolto “in questi sette anni da sindaco” ma non solo: il suo intervento è un elogio del ruolo di sindaco, di quel modo di fare politica che lui propone anche per il governo nazionale, della fatica del “ricucire” dopo gli anni delle divisioni e dell’odio.