Sicurezza. Roberto Maroni: “L’ 8 agosto si parte con le ronde”

 Il ministro dell’ Interno firmerà in settimana il decreto attuativo per le ronde. Lo ha annunciato lui stesso in un’ intervista al quotidiano della Lega nord, la Padania, puntualizzando che saranno regole precise e severe e che sarà il primo cittadino a decidere se e dove si faranno. Dopodiché si avvia tutta una procedura di garanzia che impegna la Prefettura. Per i cittadini che si mettono a disposizione per partecipare alle ronde sono previsti un periodo di formazione e controlli molto accurati.

Rispondendo a una domanda sugli scontri di Massa tra cittadini di destra e di sinistra, il ministro dice che l’ episodio di Massa non c’ entrava nulla con le ronde, ma si è trattato solo di un episodio di delinquenza politica. E con le nuove regole, aggiunge, dare vita a ronde politicizzate non sarà più consentito.

Con il nostro modello, il modello Verona, il sindaco valuta, decide se vuole o meno le ronde e nel caso stipula convezioni con delle associazioni. Poi interviene la Prefettura, che si limiterà a fare controlli su chi partecipa. “Mi sembra che tutto questo basti a evitare che sulle strade ci finiscano dei matti. Cosa che può succedere oggi, ma che dall’ 8 agosto non potrà più accadere. Così come non sarà più consentito che si costruiscano ronde politicizzate”.

Il Ddl sicurezza diventa legge. Fra le norme il reato di clandestinità

 In meno di ventiquattr’ ore il governo porta a casa la terza fiducia e poi l’ ok definitivo del Senato sul ddl sicurezza con 157 voti favorevoli, 124 contrari e 3 astenuti. In mattinata l’ aula di Palazzo Madama aveva dato il via libera anche al terzo maxiemendamento del provvedimento che ora è legge.

Fra le norme contenute nel pacchetto è da ricordare il reato di clandestinità: lo straniero illegalmente in Italia, recita il testo, non rischia la reclusione ma un’ ammenda da 5 mila a 10 mila euro e l’ espulsione. I rilievi dell’ Ue e il rischio di una nuova emergenza carceri hanno pesato nell’ esclusione della detenzione dalle pene previste. Gli immigrati, inoltre, dovranno pagare un contributo di soggiorno che avrà un importo di un minimo di 80 euro e di un massimo di 200. Si pagherà per il rinnovo del permesso di soggiorno, ma non se questo è per asilo e per la richiesta di asilo, per la protezione sussidiaria e per motivi umanitari. Infine, è prolungata dagli attuali 60 giorni a 180 giorni la permanenza nei Cie, i centri di identificazione ed espulsione, degli immigrati clandestini.

Abrogate alla Camera le norme su medici e presidi spia, resta nel testo l’ obbligo di esibire agli uffici della pubblica amministrazione il permesso di soggiorno non solo ai fini del rilascio di licenze, autorizzazioni, iscrizioni ed altri provvedimenti di interesse ma anche per i provvedimenti inerenti agli atti di stato civile o all’accesso ai pubblici servizi. Con questa norma, accusa l’ opposizione, sarà impossibile per i figli dei clandestini essere iscritti all’ anagrafe.

Bonino (Radicali): Evitare risposte violente alla domanda di sicurezza

 Dichiarazione di Emma Bonino, Vice Presidente del Senato

“Bene ha fatto il nuovo Ministro degli Interni Maroni a pronunciare, alla Festa della Polizia, ferme ed inequivocabili parole di condanna degli attacchi contro i campi nomadi a Napoli. Come pure sono utili e sagge indicazioni quelle del Presidente della Repubblica quando afferma che per rispondere alla domanda di sicurezza, che quotidianamente giunge dai cittadini, occorre concentrarsi sugli obiettivi essenziali. Credo infatti, e non da oggi, che si rischi di sbagliare obiettivo se, attraverso manipolazioni politico-mediatiche, si arriva al punto di far credere ai cittadini che i loro problemi di insicurezza non derivino soprattutto dal crimine organizzato, a cominciare da quello di matrice mafiosa e camorristica, ma dalla presenza dei Rom.

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