News su “La Nuova Ecologia” di ottobre a sei mesi dalla catastrofe in Abruzzo

 Le 10 domande di Legambiente al Governo sulla gestione post – sisma, la motonave Cunsky, la riapertura delle inchieste sui rifiuti tossici affondati, il Premio “Ambientalista dell’ anno”.

Chi è il proprietario dei nuovi alloggi, in che modo saranno connessi al tessuto urbano, che fine hanno fatto i fondi devoluti dagli italiani, quando comincerà la ricostruzione. Questi alcuni dei quesiti che Legambiente rivolge al Governo sulla gestione post – sisma, presentati sul numero de La Nuova Ecologia di ottobre per una ricostruzione sostenibile.

“A sei mesi dal terremoto – afferma Vittorio Cogliati Dezza, Presidente di Legambiente – non possiamo che ricordare l’ enorme sforzo compiuto dalla protezione civile e dagli aquilani per uscire dall’ emergenza, ma ancora si profilano due grandi problemi sui quali vogliamo mantenere alto il livello di attenzione. Il primo riguarda il rischio delle infiltrazioni mafiose nella ricostruzione, su cui abbiamo focalizzato il nostro interesse attivando l’ Osservatorio Ricostruire Pulito” assieme a Libera, mentre il secondo è che nelle ricostruzione vinca una logica palazzinara che oltre a rovinare il territorio, faccia perdere l’ occasione di sviluppare una ricostruzione moderna e utile al rilancio anche economico, grazie all’ innovazione tecnologica, finalizzata all’ efficienza energetica e allo sviluppo delle fonti rinnovabili. La scelta fin qui fatta di costruire quartieri dormitorio, per quanto giustificata dall’ emergenza, non ci tranquillizza anche perché creerà gravi problemi in termini di coesione sociale e di qualità della vita stessa dei cittadini”.

Legambiente sull’ intrigo della nave dei veleni

 Legambiente incontra il Procuratore di Paola (Cosenza) e anticipa la costituzione di Parte Civile nel procedimento: “Situazione grave e inquietante. Politica e Servizi chiamati a chiarire responsabilità e omissioni”.

“Le parole del pentito di mafia confermano la gravità di una situazione di illegalità diffusa e pericolosa, favorita da connivenze e omissioni anche nelle alte sfere. Lo Stato deve dare un chiaro segnale e dimostrare di voler raggiungere finalmente la verità sugli inquietanti scenari che contornano il traffico illegale dei rifiuti tossici. Dalla misteriosa morte del capitano di Corvetta Natale De Grazia alle numerose indagini bloccate o depistate, è ora di chiarire tutte le vicende legate al traffico dei rifiuti, da tempo denunciate da Legambiente ma anche da Wwf e Greenpeace e sostenute anche dalla Direzione Investigativa Antimafia sin dal 2001”.

Così Sebastiano Venneri, vicepresidente di Legambiente, interviene da Paola (Cosenza) dove con una delegazione dell’ associazione ambientalista e del Comitato per la verità sulle navi dei veleni, ha incontrato il procuratore Bruno Giordano per consegnare documenti e dossier elaborati dall’ associazione negli ultimi 15 anni.

Problema rifiuti. Grimoldi (Lega): Napolitano pensi alla camorra

 “Cosa c´entrano i rifiuti tossici con il problema di Napoli? Le montagne che si vedono per le strade della Campania altro non sono che semplicissimi rifiuti che le istituzioni locali in 14 anni e dopo miliardi di euro non sono ancora capaci di smaltire. Le parole di Napolitano rischiano di essere prese come una assoluzione di uno scandalo mondiale”: così Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord e coordinatore federale del Movimento Giovani Padani, commenta le parole usate dal presidente della Repubblica sull´emergenza rifiuti a Napoli e sulle presunte responsabilità del Nord.

Rifiuti tossici, è scontro tra Lega e Quirinale

 E’ scontro frontale tra il Colle e la Lega di Bossi. Il Presidente Napolitano torna sul tema rifiuti e replica alla Lega, irritata dalle recenti dichiarazioni del Presidente secondo cui gran parte dei rifiuti tossici presenti in Campania proverrebbero dal Nord. Il Capo dello Stato ha dichiarato di voler “sollecitare soluzioni a Napoli, non soluzioni al Nord, di un problema che è determinato da varie componenti tra le quali anche quella del traffico di rifiuti tossici dal Nord”.

Ieri il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano aveva sottolineato che i rifiuti tossici finiti in Campania “vengono in gran parte dal Nord”, oggi ribadisce il concetto e replica alle reazioni ‘piccate’ della Lega nord spiegando che per trovare riscontri a questa affermazione “basta leggere la relazione della commissione parlamentare”. Il capo dello Stato precisa tuttavia che la soluzione all’emergenza va trovata dove il problema è esploso: “Sono venuto per sollecitare soluzioni a Napoli – dice parlando a margine di un convegno nel capoluogo campano – e non soluzioni al Nord di un problema che è determinato da varie componenti, tra le quali c’è certamente anche quella del traffico di rifiuti tossici dal Nord”.

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