Italia Nostra per il restauro urbano dell’ Abruzzo

 Ieri 25 febbraio L’ Aquila si è fermata a riflettere sul suo futuro prossimo: Italia Nostra ha promuosso nel capoluogo abruzzese una tavola rotonda dedicata alla sua ricostruzione e alla pianificazione del recupero delle strutture urbanistiche del suo centro storico. A quasi un anno dal sisma, quando nulla è stato ancora fatto, è il momento di pensare concretamente al futuro. Italia Nostra per il restauro urbano dell’ Abruzzo ha presentato una proposta di decreto legge speciale dedicata al recupero dei centri storici e dell’ identità sociale delle comunità abruzzesi.

Ricostruzione Abruzzo. Un “contributo obbligatorio” per i contribuenti ad alto reddito?

 Sembra sia obbligatorio un contributo dei contribuenti ricchi per raccogliere i fondi necessari alla ricostruzione in Abruzzo. Tra le valutazioni tecniche avviate in vista della messa a punto del decreto legge con gli interventi per la raccolta delle risorse, si starebbe, infatti, valutando anche la possibile introduzione di un prelievo aggiuntivo per i contribuenti ad alto reddito.

Dopo l’ emergenza terremotati, sull’ Abruzzo incombe ora la paura di infiltrazione mafiose sugli investimenti per la ricostruzione. È doveroso vigilare dice il presidente della Camera Gianfranco Fini, dopo l’ allarme del procuratore Grasso. “Credo che in qualsiasi parte d’ Italia, e per certi aspetti d’ Europa e del mondo – ha detto Fini – dove ci sono enormi investimenti c’ è il rischio di infiltrazioni mafiose o malavitose. È doveroso vigilare e non ho dubbi che le istituzioni saranno all’ altezza”.

Riguardo all’ idea lanciata da Grasso per la creazione di una white list delle imprese che si oppongono alle infiltrazioni criminali, Fini ha poi detto: “Tutte le proposte meritano attenzione”. Il presidente della Camera ha anche difeso la scelta di tenere un Consiglio dei ministri in Abruzzo la prossima settimana: “È un’ iniziativa di significato simbolico per dimostrare alle popolazioni che nonostante sia finita l’ emergenza non cessa l’ attenzione”.

“100 progetti per 100 province”. Un piano di Silvio Berlusconi per la ricostruzione dell’ Abruzzo

 Dividere in 100 i progetti della ricostruzione e affidarne la responsabilità a ciascuna delle province italiane. È questo il piano che il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi intende attuare per la ricostruzione delle zone abruzzesi colpite dal sisma. E sulle new town precisa: non si tratta di una alternativa alla ricostruzione, ma di belle città da costruire in più in zone verdi.

Gli Enti locali saranno protagonisti della ricostruzione con l’iniziativa 100 progetti per 100 province. Con l’ affidamento della ricostruzione alle province, queste potrebbero responsabilizzarsi agendo comunque sotto il coordinamento della Protezione Civile. Saranno privilegiati i progetti di facile e immediata realizzazione, con pesanti ripercussioni di immagine per le imprese che non saranno in grado di rispettare i tempi stabiliti.

Per la ricostruzione si potrebbe intervenire con una tecnica antisismica giapponese, che dovrà essere accompagnata da una successiva edificazione razionale. Il Presidente Berlusconi torna così sull’ argomento new town, precisando che non sono ghetti alternativi alla ricostruzione, ma case in più situate in spazi verdi, realizzate con l’ intervento pubblico, ma soprattutto con quello di privati e banche.

Idea che il Presidente del Consiglio difende contro le critiche di noti architetti. Tra questi Fuksas, che boccia le New Town in quanto a suo avviso appartenenti a un’ idea urbanistica americana degli anni ’30. Secondo l’ architetto romano una città è altro rispetto a giardinetti o laghi, che non possono supplire alle tipiche relazioni di un nucleo urbano.

A s s o e d i l i z i a informa

Dichiarazione del presidente Achille Colombo Clerici: “L’ idea del Premier Berlusconi di affidare alle Province italiane il compito di coordinare 100 progetti per la ricostruzione dell’ Abruzzo è una scommessa

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