Ispra: precari ancora sul tetto

 Legambiente consegna il carbone al commissario dell’ Ispra per sollecitare una soluzione

Un sacco pieno di carbone per il commissario straordinario dell’ Ispra Vincenzo Grimaldi. A consegnarlo il 6 dicembre è stata la befana di Legambiente che, cavalcando la sua scopa, è arrivata fino alla sede centrale dell’ ente in via Brancati a Roma. Sono ormai 44 giorni, infatti, che sul tetto della sede di via Casalotti i ricercatori precari protestano contro il loro licenziamento.

“L’ intento della befana ambientalista – ha dichiarato Sebastiano Venneri, vice presidente di Legambiente – è quello di sollecitare il prefetto Grimaldi a prestare attenzione alle richieste dei lavoratori, affinché si trovi una soluzione che tenga conto delle competenze e della professionalità degli addetti minacciati dai licenziamenti. L’ azione che il prefetto sta intentando, irrigidendo le procedure e tagliando posti di lavoro, impedirà, infatti, la prosecuzione delle ricerche su un bene primario per l’ interesse generale del paese e, oltre a disperdere professionalità e competenze, determinerà anche l’ impossibilità di sviluppare il controllo pubblico su temi di primaria importanza e di interesse generale. Il governo deve fare il possibile affinché la ricerca pubblica ambientale non venga svenduta”.

Ispra: precari ancora sul tetto. A rischio la ricerca ambientale in Italia

 “Ci piacerebbe molto che il nuovo anno cominciasse bene per i precari dell’ Ispra, ancora sul tetto dell’ edificio per protestare contro i licenziamenti. Ci farebbe molto piacere per loro, ma anche per il Paese che insieme ai posti di lavoro di queste persone, rischia di perdere un grande patrimonio nel settore strategico della ricerca, con grave danno per l’ ambiente e la sostenibilità. Speriamo che il Prefetto ci ripensi. Per convincerlo noi faremo la nostra parte”.

Con queste parole Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente ha annunciato per il prossimo 5 gennaio un blitz presso la sede Ispra (l’ ente creato da circa un anno dalla fusione di Apat, Infs e Icram) da parte di una particolare Befana ambientalista, che consegnerà un sacco pieno di carbone al Prefetto Grimaldi, Commissario straordinario dell’ Ispra, finora sordo a tutte le sollecitazioni ricevute per cercare di trovare una soluzione che tenga conto delle competenze e della professionalità degli addetti minacciati dai licenziamenti.

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 “Esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza ai lavoratori precari dell’ Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca che da giorni protestano sul tetto della loro sede di lavoro per salvare il posto. Dopo aver già licenziato 250 precari, l’ ente infatti si ora appresta a licenziare altri 200 lavoratori dell’ ex – ICRAM, l’ istituto confluito nell’ ISPRA nell’ agosto 2008, e costituito per buona parte dal personale che si occupa di ricerca applicata, di cui questo provvedimento spazzerebbe via la quasi totalità dei giovani che ne fanno parte.

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