L’ 1 dicembre è entrato in vigore il Trattato di Lisbona sul funzionamento dell’ Unione europea. L’ Italia (impegnata in un gossip da bordello che sconforta) non se n’ è quasi accorta. Eppure, è un Trattato che – ratificato a cuor leggero dal nostro Parlamento, senza alcun coinvolgimento dei cittadini, né diretto né indiretto – condizionerà fortemente il nostro futuro, la nostra autonomia, i nostri comportamenti. Il suo testo – stampato dalla Gazzetta ufficiale dell’ Unione europea – pesa Kg 1,980, è un groviglio pressoché inestricabile di norme, che ancor più ci consegna ai burocrati di Bruxelles. Oggi, del resto, l’ 80 per cento delle norme pubblicate sulla nostra Gazzetta è già di origine europea: col Trattato, diventeranno il 90 per cento.
reddito
Riforma fiscale. Il governo al lavoro
Berlusconi e Tremonti si pongono un comune obiettivo: modificare il fisco italiano alla radice abolendo le misure una tantum e salvaguardare i conti pubblici. All’ interno della maggioranza però non tutti ne sono convinti: infatti, il sindaco di Roma Gianni Alemanno chiede al presidente del Consiglio di “fare una riflessione per anteporre alla riduzione delle aliquote il quoziente familiare che deve diventare il primo obiettivo della riforma fiscale”.
Attuazione “Pacchetto sicurezza”. Intervista a Colombo Clerici – Assoedilizia
I punti chiave dell’ intervista: La legge ha una sua logica e va rispettata; i controlli devono essere fatti per evitare il disordine sociale; non sono i proprietari italiani a dare in locazione alloggi a basso prezzo rischiando la confisca
Achille Colombo Clerici, lei il presidente di Assoedilizia, l’ associazione di categoria dei proprietari di case, condivide l’ allarme della Lega Nord?
I controlli vanno estesi. La legge c’ è, ha una sua logica e va fatta rispettare. Anche se, in realtà, io credo che il fenomeno dei proprietari di case che affittano ad immigrati irregolari sia circoscritto ad ambiti interni nelle comunità straniere.
E i quartieri ghetto?
Esistono, ma bisognerebbe verificare bene chi affitta a chi. È difficile che un italiano, proprietario di un alloggio, accetti il rischio di essere pesantemente sanzionato solo per guadagnare qualche centinaio di euro. Il pacchetto sicurezza è molto chiaro al proposito.
Epifani ( CGIL ): Risultato chiaro, confronto riparta da redditi, prezzi e tariffe
Roma, 15 aprile – “Ci troviamo di fronte ad un risultato elettorale chiaro: il centro destra ha vinto e governerà il paese. Da cittadino mi auguro che possa farlo il meglio possibile nell’interesse nazionale”. E’ quanto afferma il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, commentando i risultati elettorali. “Il voto – aggiunge – segna uno spostamento a destra dell’asse politico del paese, a cui hanno concorso molti elementi e responsabilità, tra questi anche il fatto che alle molte attese dei lavoratori e dei pensionati non sono arrivate le risposte necessarie”.
“Colpisce negativamente – continua Epifani – l’assenza in Parlamento delle forze della Sinistra Arcobaleno e quella di altre forze politiche storicamente da sempre presenti, dato sul quale è necessario che queste formazioni sappiano fare una lucida e coraggiosa analisi. Cosi come interroga tutti, compresa la Cgil, l’andamento del voto di operai e pensionati”.
E’ sempre Berlusconi il più ricco del Palazzo
E’ sempre lui il Paperon de Paperoni del Parlamento italiano: Silvio Berlusconi. Anzi lo è ancor di più di quando era Premier. E’ quanto si evince dalle dichiarazioni dei redditi per il 2006. Il leader del Pdl ha dichiarato 139.245.570 euro, circa cinque volte di più del reddito dichiarato un anno prima, che ammontava a 28.033.122 euro. Fra i leader di Montecitorio il più “povero” è risultato invece il segretario del Prc, Franco Giordano, che ha dichiarato 124.802 euro.
A far quintuplicare il reddito di Berlusconi sono stati i depositi amministrati da alcune banche e che vengono gestiti direttamente dagli istituti di credito: nella Banca Popolare di Sondrio ha aumentato il deposito di 256 mila titoli, arrivando ad un totale di 896 mila azioni. Il candidato premier del Popolo della libertà ha depositi anche nella Banca Popolare di Sondrio, nella Banca Agricola Mantovana e nella Banca Arner Italia Spa. Nessuna variazione rispetto alla precedente dichiarazione per quanto riguarda le partecipazioni in società direttamente possedute o nell’acquisto di immobili, barche e automobili.