Confindustria conferma il calo di ordinativi e Pil

 Le stime sul peggioramento degli ordinativi e della produzione industriale, unite «alla debolezza del terziario, secondo il Centro studi Confindustria «sono coerenti con un calo del Pil dello 0,8% nel trimestre in corso». I dati di contabilità nazionale diffusi dall’Istat, spiegano gli economisti di Viale dell’Astronomia «certificano ufficialmente l’entrata in recessione dell’economia italiana come ampiamente annunciato.

Il Centro Studi Confindustria ha diffuso anche le nuove stime sulla produzione industriale. A novembre rallenterà dell’1,8% congiunturale e dell’11,4% tendenziale (dati grezzi).

Industria: a giugno produzione in calo

Produzione industriale in calo del 4,4% a giugno 2008 (dati grezzi) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo comunica l’Istat rilevando come l’indice corretto per i giorni lavorativi ha registrato una flessione dell’1,8% (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 21 di giugno 2007). Nella media dei primi sei mesi dell’anno, il calo è dell’1,2% (125 giorni lavorativi contro i 126 del primo semestre del 2007), con un -1,5% se si considerano i dati grezzi. Su base mensile, l’indice destagionalizzato ha registrato una sostanziale stabilità, con un +0,1% rispetto a maggio 2008.

Industria: Crescita record per i prezzi alla produzione

Secondo i dati Istat, a giugno i prezzi alla produzione industriale sono aumentati dello 0,8% su base mensile e dell’8,2 per cento rispetto al giugno 2007. La variazione su base annua è la più alta dal 2003. In sei mesi i prezzi alla produzione sono cresciuti del 6,7% annuo. Al netto dell’energia, l’indice è variato di + 0,5% su mese e di + 4,2% su anno. In termini congiunturali si registrano le seguenti variazioni degli indici dei prezzi: beni di consumo + 0,3%; beni strumentali +0,4%; beni intermedi + 0,5%; energia +2%. Rispetto al mese di giugno 2007, sono state registrate le seguenti variazioni: + 4,4% per i beni di consumo (+2,9% per i beni di consumo durevoli e +4,6% per i beni di consumo non durevoli), +3,1% per i beni strumentali, +4,6 per cento per i beni intermedi e +23,8% per l’energia. Nei primi sei mesi del 2008, l’incremento più elevato rispetto allo stesso periodo del 2007 è stato registrato dal raggruppamento dell’energia (+18,0%).

Bankitalia: economia in stagnazione, è allarme consumi

 Crescita del Pil che non supererà lo 0,4% nel 2008 e nel 2009, consumi in stagnazione, investimenti al palo, potere d’acquisto delle famiglie eroso dalla corsa del costo della vita, produzione industriale in calo dell’1% nel secondo trimestre. Il Bollettino economico di luglio della Banca d’Italia disegna un Paese fermo, malato di scarsa produttività, alta inflazione e redditività delle imprese in flessione. E se ci sono rischi, avverte Palazzo Koch, sono verso un ulteriore peggioramento del quadro se il prezzo del petrolio dovesse continuare a salire.

Il prodotto interno lordo crescerà di appena lo 0,4% sia quest’anno che il prossimo, con un taglio pari rispettivamente allo 0,6% e allo 0,7% rispetto alle stime di gennaio scorso. Una revisione, spiega Bankitalia, “attribuibile in primo luogo all’effetto dell’aumento delle materie prime importate sui prezzi finali al consumo; riducendo la capacità di spesa delle famiglie, esso contiene la dinamica dei consumi privati e induce, per via delle minori prospettive di domanda, un ridimensionamento dei piani di accumulazione di capitale da parte delle imprese”.

Ad aprile cresce la produzione industriale

Secondo l’Istat, la produzione industriale ad aprile è cresciuta dell’8% rispetto ad aprile 2007. Il dato risente del fatto che il mese di aprile ha avuto due giorni lavorativi in più rispetto allo stesso mese dello scorso anno. L’indice della produzione corretto per i giorni lavorativi ha infatti registrato un incremento più limitato, pari al +2%. La produzione industriale ad aprile è aumentata dello 0,7% rispetto a marzo 2008. L’aumento su base annua è il più forte da agosto 2007 (+3,5%): considerando che il mese di agosto registra dinamiche piu’ accentuate, l’ultimo dato più alto è di gennaio 2006 (+2,2%).

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