Istat: Redditi degli italiani scesi sotto la media Ue

 Il calo della produttività ha trascinato al ribasso anche i redditi degli italiani, un tempo più ricchi della media europea, che sono scesi in sette anni sotto il livello medio, colpiti da un generale impoverimento. E’ quanto emerge dal rapporto annuale dell’Istat.

La crisi di produttività dell’economia “non solo ha frenato la crescita del reddito degli italiani ma, dato che gli altri Paesi europei nel frattempo hanno continuato a crescere a ritmi più elevati, ha provocato un netto ridimensionamento del suo posizionamento a livello internazionale”, sottolinea l’Istituto. A causa dell’insufficiente dinamica della produttività, infatti, l’Italia ha subito tra il 2000 e il 2006 un grave quanto unico impoverimento complessivo rispetto ai Paesi dell’Ue: “il valore del reddito per abitante che nel 2000, misurato in parità di potere d’acquisto, era di 4 punti percentuali superiore alla media dell’Ue-15, è caduto nel 2006 a un valore di 8 punti inferiore alla media”. Eurostat stima inoltre che nel 2007 si sia perso un altro punto percentuale.

“In altri termini, l’impoverimento medio degli italiani rispetto all’insieme degli abitanti dell’Ue-15 si può oggi quantificare in circa 13 punti percentuali”.

Produttività, Italia “maglia nera”

Arranca la produttività dell’Italia, che deve incassare così la bocciatura dell’Ocse. L’allarme lanciato dall’organizzazione parigina è pubblicato nel Factbook 2008, con i dati relativi ai 30 Paesi membri e un focus su G7 e Unione Europea. Il quadro che ne esce ci colloca come fanalino di coda, sotto la media dei paesi Ocse, Ue e dei 7 ‘grandi’, sorpassati da diversi Stati dell’Est europeo e dalla Grecia. Una performance paragonabile a quella del Messico. La media matematica del periodo fa segnare infatti uno scarso +0,2%. Un picco negativo si è registrato nel 2003, con una flessione dell’1,2%, seguita da un’inversione l’anno successivo che ha portato il rialzo a un contenuto +0,7%, mentre nel 2005 la crescita della produttività si è fermata allo 0,4%. Il 2006 ha fatto segnare una ripresa, con un rialzo dell’1%. Ma il risultato resta al di sotto di quello della media dei Paesi del G7, che segna un aumento dell’1,3%, dell’Ocse, pari all’1,4%, e dell’Ue a 15, che è all’1,7%.

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