L’Unione Europea non demorde e va avanti nella guerra al prestito-ponte deciso dal Consiglio dei ministri per Alitalia? Silvio Berlusconi avverte: “Se l’Unione europea va avanti così, la compagnia se la compreranno le Ferrovie dello Stato”. E aggiunge: “E’ una minaccia, non è una decisione. Questo lo dico a chi parla di aiuti di Stato. Noi andiamo avanti con la cordata italiana”.
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Alitalia: Ligresti “apre” la cordata italiana
Dopo il prestito ponte da 300 milioni “elargito” dal governo Prodi ad Alitalia sembra prendere corpo la famosa cordata italiana evocata da Berlusconi in campagna elettorale. Lo schema a cui sta lavorando da qualche settimana Bruno Ermolli, il consulente incaricato dal Cavaliere di sondare alcuni investitori per un eventuale intervento in Alitalia, in realtà è molto semplice. Le risorse complessive da mettere in campo sono stimate tra 700 milioni e un miliardo di euro da suddividersi in tre diverse categorie di investitori. Un terzo dovrebbe spettare a Carlo Toto, il patron di AirOne che potrebbe conferire la sua compagnia aerea, dotata di preziose opzioni su nuovi aerei, in cambio di una partecipazione azionaria importante ma non maggioritaria; un altro terzo delle risorse verrebbe versato dalle banche e l’ultimo terzo da una cordata di imprenditori privati. Una volta costituito questo “nocciolone” di investitori tutti battenti bandiera italiana si avrebbe la base sufficiente per negoziare una partnership con una importante compagnia straniera, da posizioni di forza e senza essere costretti ad accettare proposte irricevibili come quella sollecitata ad Air France-Klm. Tra questi investitori ci sarà sicuramente Salvatore Ligresti, uscito ieri allo scoperto dopo le ultime indiscrezioni, ma è possibile che anche la Pirelli di Marco Tronchetti Provera possa mettere una piccola quota giustificando l’intervento con la necessaria salvaguardia di Malpensa. Ma anche finanzieri di lungo corso come Francesco Micheli potrebbero non tirarsi indietro di fronte alla possibilità di mantenere Alitalia in mani italiane e magari fare anche un buon affare.
Alitalia, prestito ponte di 300 milioni
Il consiglio dei ministri ha dato l’ok al decreto per la concessione di un prestito ponte ad Alitalia da 300 milioni di euro. La data del rimborso dovrebbe essere confermata entro il 31 dicembre 2008. Nel provvedimento entrato in consiglio dei ministri le risorse previste erano di 100 milioni di euro. “Le eccessive interferenze su questo argomento durante la campagna elettorale, e le numerose difficoltà frapposte dai sindacati sono alla base” della decisione su Air France di ritirare l’offerta, ha riferito Romano Prodi sulla decisione della compagnia di ritirarsi dall’acquisto di Alitalia.