Legittimo impedimento, alla Camera è battaglia

 La legge sul legittimo impedimento, che permetterà a Berlusconi e ai ministri di non presentarsi alle udienze penali che li vedono imputati, ha tempi brevi per la sua approvazione: il voto finale è già fissato per mercoledì pomeriggio con le dichiarazioni di voto, dalle 17. Pd e Idv hanno presentato una serie di emendamenti e ordini del giorno, ma le pregiudiziali di costituzionalità firmati Dario Franceschini del Pd e Federico Palomba Idv sono state subito bocciate. L’ Udc di Pier Ferdinando Casini, invece, molto probabilmente si asterrà.

Silvio Berlusconi in Medio Oriente

Nel primo giorno di visita a Israele, Berlusconi ha portato al premier Benjamin Netanyahu questo messaggio: “Il mio sogno è annoverare Israele tra i Paesi dell’ Ue. Sono qui per

Reggio Calabria. Silvio Berlusconi al Consiglio dei Ministri sulla mafia

 Il Presidente del Consiglio parla delle misure contro mafia e criminalità. “Mafia, camorra e ‘ndrangheta – dice Silvio Berlusconi – sono una terribile patologia per il Paese, contro cui abbiamo già ottenuto risultati straordinari”. Oggi il Consiglio dei Ministri ha approvato un piano in dieci punti. Il premier ha lasciato ai ministri Roberto Maroni e Angelino Alfano il compito di illustrare le misure approvate, ricordando che al centro c’ è “l’ aggressione ai beni mafiosi” ed augurandosi “che finisca la brutta abitudine di fare fiction sulla mafia che hanno danneggiato l’ immagine del Paese”.

La legge sul Legittimo Impedimento non cambia

 Resterà una prerogativa del presidente del Consiglio, il quale se ne può avvalere come imputato e non come parte offesa, avrà diritto a un rinvio delle udienze giustificato da tutte le prerogative di un capo del governo (comprese le potestà di responsabile nazionale della Protezione civile o Autorità nazionale di sicurezza), ma non per più di 18 mesi. L’ opposizione, però, non concorda, perché, a sua avviso, il provvedimento è “incostituzionale e vìola il principio di eguaglianza dei cittadini dinanzi alla legge”. Non sarà esteso ai sottosegretari o ai coindagati.

Giustizia. Il Presidente del Consiglio attacca i giudici milanesi

 Silvio Berlusconi: “Le norme sul processo breve non sono incostituzionali, anzi è l’ Europa che ci chiede di intervenire. Le critiche dell’ opposizione sul processo breve sono vere e proprie calunnie. Sono tutti intellettualmente disonesti: non sono problemi di Berlusconi, ma aggressioni al presidente del Consiglio. Questa è una cosa sicura e certa”. Sulle ipotesi di incostituzionalità delle norme, Berlusconi risponde: “Non lo so e non credo. È l’ Europa che ce lo chiede. E c’ è la Costituzione che ci dice che i processi debbono avere tempi certi e ragionevoli. Ma non voglio pronunciarmi su questo”.

Nel decennale della morte di Craxi. Renato Schifani: “Craxi vittima sacrificale”

 Il presidente del Senato, Schifani, rievoca la figura di Craxi in una cerimonia nella biblioteca della Camera Alta e definisce Bettino Craxi “agnello sacrificale” di Tangentopoli. Di fronte a lui il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, i sottosegretari alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta e Paolo Bonaiuti, i ministri Franco Frattini, Maurizio Sacconi Ferruccio Fazio, Sandro Bondi, Raffaele Fitto e Renato Brunetta, i figli Bobo e Stefania, i direttori di Tg1 e Tg5 Augusto Minzolini e Clemente Mimun.

Il Presidente del Consiglio riparte dalla riforma del Fisco. “Ma – dice – è presto per abbassare le tasse”

 Silvio Berlusconi torna a Roma e riparte dal Fisco, ma spiega che quest’ anno sarà difficile abbassare le tasse. Anche Gianfranco Fini chiede un intervento “più incisivo” sui redditi bassi, e il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, si dice pronto ad aprire il confronto. Pier Ferdinando Casini pensa alle famiglie: “Prima di fare la riforma fiscale bisogna dare loro ossigeno approvando una legge sul quoziente fiscale”.

Via libera al legittimo impedimento. Pierluigi Bersani: “Così dialogo impossibile”

 “Sarebbe questa la prima mossa del “partito dell’amore”? Andando avanti a testa bassa sui suoi provvedimenti – avverte Bersani commentando il vertice di Palazzo Grazioli – il governo sa bene che mette a repentaglio una discussione di sistema sulle riforme istituzionali, ivi compreso il rapporto tra Parlamento e Magistratura. Non bastano i giochi di parole o le finte benevolenze verso l’ opposizione a nascondere la realtà dei fatti. La nostra disponibilità è quella dichiarata più volte: si sospendano i provvedimenti che governo e maggioranza hanno annunciato e si discuta subito dell’ ammodernamento del nostro sistema”.

Dopo l’ invito di Napolitano alla concordia, reazioni e opinioni diverse

 Paolo Bonaiuti è convinto che ci sia “in tutti l’ idea che la molla dell’ odio debba finire e cedere il posto al dialogo e a un abbassamento dei toni. Il premier sarebbe già al lavoro, determinato e molto positivo”. E in quanto alle riforme, il portavoce di Silvio Berlusconi e il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri aprono alla bozza Violante. “Si può ripartire da lì, riprendendo i fili di un lavoro già avviato al Senato e rivedendo alcuni capitoli come quello dei poteri del premier”.

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