Intervista su “Il Giorno” a Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia

 Intervista su “Il Giorno” a Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia

L’ immobiliarista Achille Colombo Clerici: ‘‘I palazzinari romani non abitano qui da noi. Solo 80mila condoni, e per piccolissimi lavori a Milano, lottizzazioni abusive e case fantasma non abitano qui”. Ne è convinto l’ avvocato Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia, che a controprova di ciò snocciola i dati del condono edilizio numero uno, datato 1985: ”In tutto le domande di sanatoria non superarono le ottantamila, benchè si venisse a regolarizzare tutto quello che era stato edificato dal dopoguerra. I condoni successivi produssero ancor meno e sono convinto che se domani si aprisse l’ ennesima sanatoria l’ esito sarebbe insignificante”.

Bilancio Comune di Milano. Preoccupazione di Assoedilizia per la mancata copertura del taglio dell’ Ici da parte del Governo

 Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia: “Lo Stato non può sottrarsi, neppure in parte, al dovere di integrare i bilanci comunali, privati dell’ introito dell’ Ici della prima casa” Assoedilizia, in relazione al bilancio del Comune di Milano che presenta il problema della mancata copertura in via compensativa integrale dell’ Ici da parte dello Stato, a seguito della esenzione dall’ imposta prevista per le abitazioni principali in proprietà, esprime preoccupazione che ciò possa dar luogo ad un inasprimento della pressione fiscale sugli immobili ancora soggetti ad Ici.

Tavola rotonda sul tema “Costruire Bellezza”

 Sintesi dell’ intervento di Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia e vice presidente di Confedilizia.

“Si può filosofare fin che si vuole sul concetto di città, di etica e di estetica nell’ urbanistica, di qualità del vivere e di bellezza della città. È paradossale, ma basta una norma di natura fiscale a cambiare tutto il corso di una cultura: quando, nei tempi andati, il fisco colpiva il fronte delle case, si costruivano solo budelli; quando colpiva il sedime le case crescevano in altezza; quando, come nell’ Italia del Dopoguerra, si è colpita la qualità edilizia si sono costruite solo case brutte.

Da allora ad oggi, nel nostro Paese, una miope legislazione fiscale ha penalizzato sistematicamente il prodotto edilizio di qualità, escludendo da ogni agevolazione fiscale gli immobili di pregio: prima, fra tutte, la famosa legge Tupini che prevedeva l’ esenzione venticinquennale dall’ imposta sui redditi dei fabbricati per le costruzioni destinate alla locazione, a patto che fossero di mediocre, se non scadente qualità.

Un Grattacielo l’ Altra Sede della Regione Lombardia. Dichiarazione di Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia e vice presidente di Confedilizia

 “Salutiamo l’ ultimazione al rustico dell’ Altra Sede della Regione Lombardia, con una struttura verticale che raggiunge i 156 metri, oltre che come opera architettonica e funzionale che potrà dare grande lustro e slancio alla nostra Città ed all’ intera Regione, come una importante conquista culturale dell’ intero Paese.

Per troppi anni siamo rimasti prigionieri di un pensiero dominante che ha tolto al grattacielo dignità e spazio culturale, come struttura urbana e sociale degna di essere presente nelle nostre Città.

Varie le motivazioni: da una generica prevenzione nei confronti di tutto ciò che non rientrasse nella tradizione architettonica della nostra storia, a vaghe ragioni di preminenza della monumentalità classica, sul nuovo prodotto edilizio; a preconcetti ideologici che vedevano nel grattacielo il simbolo di una società capitalistica contrastata.

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