Lombardia. Precari della scuola: approvato il documento dal tavolo del Patto per lo Sviluppo

 Al termine dei lavori del Patto per lo Sviluppo è stato approvato un documento che riassume le posizioni condivise e gli impegni assunti.

“Il sistema economico italiano ha dato prova di saper reagire in modo efficace alla crisi economica anche grazie ad un sistema sociale e a un assetto del sistema del welfare che si è mostrato adeguato alle sfide e alle difficoltà a cui era chiamato a rispondere”.

In tale contesto Regione Lombardia ha contribuito con la propria spinta propulsiva all’ evoluzione del sistema degli ammortizzatori sociali verso un passaggio dal Welfare della necessità al Welfare della opportunità, centrato sulla volontà della persona di essere e rimanere attiva nella società, offrendo alle persone risposte integrate per mettere a frutto la propria esperienza e competenza.

Il grande accordo Stato Regioni sugli ammortizzatori sociali è stato un esempio positivo in questo senso: il lavoratore in cassa integrazione riceve un’ integrazione al reddito, un’ indennità di partecipazione per compiere percorsi formativi e di riqualificazione. In questo modo la persona non resta inattiva, ma investe nella propria crescita professionale per rientrare con più efficacia nel mondo del lavoro.

Anche l’ accordo siglato il 7 settembre tra Regione Lombardia e Ministero dell’ Istruzione è un esempio virtuoso di questo nuovo welfare. Grazie al cofinanziamento di 15 milioni di euro di Regione Lombardia, si offre un’ integrazione al sussidio di disoccupazione ai lavoratori precari della scuola, iscritti nelle graduatorie permanenti, senza contratto nell’anno scolastico 2009 / 10, per continuare ad apportare la loro professionalità all’ interno della scuola e del sistema della formazione, attraverso progetti di miglioramento dell’ offerta formativa: azioni di lotta alla dispersione, recupero e approfondimento degli apprendimenti, attività di orientamento, supporto per l’ inserimento di studenti stranieri e di ragazzi con disabilità, e le altre attività di miglioramento che le scuole proporranno.

Lombardia. 27 milioni a precari della scuola e voucher familiari. Tre proposte di Formigoni

Applicazione a livello regionale del quoziente familiare per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali; piena attuazione dell’ accordo Formigoni – Gelmini dell’ 8 settembre per il sussidio di disoccupazione ai precari della scuola; avvio dell’ approfondimento sulla Dote impresa e sulla contrattazione decentrata, aziendale e / o territoriale.

Sono le tre proposte lanciate dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, affiancato dal vicepresidente e assessore all’ Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni, alla riunione del Patto per lo sviluppo e condivise dai soggetti datoriali e sindacali che ne fanno parte.

“Mettiamo in campo – ha spiegato Formigoni – 27 milioni di risorse regionali per iniziative innovative, giuste e adeguate ai gravi bisogni della situazione attuale, che la Regione si assume a sostegno del lavoro e del welfare ben oltre il confine delle sue competenze”.

Quoziente familiare
In Lombardia il lavoratore in cassa integrazione riceve una integrazione al reddito, ma contestualmente ha l’ opportunità di compiere percorsi formativi che permettano una sua riqualificazione.

“Il passaggio ulteriore da compiere – hanno proposto Formigoni e Rossoni – è che l’ integrazione al reddito tenga conto dell’ effettivo stato di necessità del lavoratore e della sua famiglia, come avviene già oggi per la dote buono scuola: diversa è la famiglia monoreddito da quella nella quale sono presenti più entrate, quella con figli da quella senza figli, quella con la presenza di anziani o portatori di handicap da quella che non deve affrontare queste criticità”.

La proposta, condivisa, è quella di erogare un voucher che consenta l’ acquisizione di servizi specifici ai percettori della Dote lavoro e della Dote ammortizzatori sociali, che consentano di conciliare le politiche attive con la necessità di cura familiare. L’ ipotesi riguarderebbe famiglie con almeno due figli a carico, o monoparentali con almeno un figlio, o con entrambi i coniugi in cassa integrazione.

Precari Scuola. L’ Intesa Formigoni – Gelmini è Decreto del Governo

 È diventato Decreto del Governo il provvedimento del ministro Mariastella Gelmini per i precari della scuola. Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni e dal vicepresidente e assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni.

“La tempestiva emanazione del Decreto legge – affermano Formigoni e Rossoni – consente l’ immediata attuazione dell’ accordo innovativo firmato due giorni fa in Regione Lombardia, con cui viene garantita una integrazione al sussidio di disoccupazione ai cosiddetti precari annuali delle scuole lombarde, a fronte di un loro impegno in vari progetti di miglioramento dell’offerta formativa”.

Tra le altre attività previste per i docenti e il personale ATA interessato dall’ intesa (tra 1.500 e 2.000 persone), l’ accompagnamento, recupero e reinserimento degli studenti a rischio di dispersione, l’ inserimento e accompagnamento dei disabili, l’ inserimento e integrazione degli studenti stranieri, la valorizzazione e diffusione delle diverse forme di alternanza scuola – lavoro.

A chi svolgerà queste attività negli istituti scolastici lombardi o nei centri di formazione professionale accreditati sarà dunque garantita una integrazione al contributo di disoccupazione (pari al 60% delle retribuzione per i primi quattro mesi e al 50% per il restante periodo) fino al raggiungimento del 100% dello stipendio percepito nell’ anno scolastico precedente.

“Questo Accordo – aggiungono Formigoni e Rossoni – che vede la Regione impegnata con uno stanziamento di 15 milioni, è un esempio di come in Lombardia intendiamo il welfare, un welfare delle opportunità, centrato sulla volontà delle persone di rimanere attive nella società mettendo a frutto le proprie competenze”.

A docenti e personale ATA sarà anche riconosciuto il punteggio previsto per le graduatorie come se avessero svolto una supplenza annuale e sarà data la possibilità di svolgere supplenze brevi e saltuarie nelle scuole di assegnazione. I supplenti annuali lavoreranno per migliorare la qualità. Prevista l’ integrazione al sussidio.

preload imagepreload image