Politiche agricole. Luca Zaia al Vertice Fao: “Dalla fame si esce solo grazie all’ agricoltura”

 Questa assise deve proporre e sostenere un’ agricoltura identitaria, che tenga conto della realtà di ogni popolo e di ogni Paese. Un’ agricoltura che non può essere strappata alla propria storia. Come scrive Simone Weil “Il radicamento è forse l’ esigenza più importante e misconosciuta dell’ anima umana. Ogni essere umano ha bisogno di ricevere quasi tutta la sua vita morale, intellettuale, spirituale, tramite gli ambienti cui appartiene naturalmente”. Noi vogliamo il nuovo Umanesimo dell’ agricoltura.

Il Papa ha detto che “il problema dell’ insicurezza alimentare va affrontato in una prospettiva di lungo periodo, eliminando le cause strutturali che lo provocano e promuovendo lo sviluppo agricolo dei Paesi più poveri mediante investimenti in infrastrutture rurali, in sistemi di irrigazione, in trasporti, in organizzazione dei mercati, in formazione e diffusione di tecniche agricole appropriate, capaci cioè di utilizzare al meglio le risorse umane, naturali e socio – economiche maggiormente accessibili a livello locale”.

Quando alcuni giovani economisti – ha spiegato il Ministro Zaia – provenienti anche dai Paesi africani, sostengono che gli aiuti occidentali ai Paesi poveri e a quelli in via di sviluppo hanno avuto il solo effetto di trasformare terre già povere in terre ancora più povere, dicono una cosa di cui dobbiamo tenere conto. Bisogna interrompere quel circolo vizioso che rende dipendenti i Paesi poveri e lascia nella miseria le loro popolazioni, disintegrandone la dignità.

Dalla fame si esce solo grazie all’ agricoltura. Bisogna dare la possibilità all’ Africa di nutrire i suoi figli con i prodotti della terra africana, con il frutto del sudore e della fatica degli agricoltori e di una agricoltura che sia espressione delle rispettive comunità locali.

Politiche agricole. Italia – Usa: eccellente lo stato dei rapporti i due Paesi

 L’ incontro con l’ Ambasciatore statunitense David Hoadley Thorne è stato proficuo. Infatti si è dimostrato molto sensibile ai problemi dell’ agricoltura e vicino alle nostre posizioni soprattutto in tema di tipicità e biologico. Un incontro, svoltosi in un clima cordiale e collaborativo, durante il quale si è discusso delle relazioni tra Stati Uniti e Italia.

La nostra è una collaborazione proficua e costruttiva che conferma l’ eccellente stato delle relazioni fra i nostri due Paesi. Abbiamo parlato dei molti temi che ci stanno a cuore, dalle esportazioni dei vini all’ agricoltura di qualità, fino alla mia recente visita ufficiale negli USA.

Politiche agricole. Formigoni: Regione Lombardia sostiene il mondo agricolo

 Il Presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha incontrato a Palazzo Pirelli una delegazione della Cia (Confederazione italiana agricoltori) guidata dai presidenti nazionali Giuseppe Politi e Mario Lanzi. Cia ha presentato a Formigoni un documento in cui si chiede, al Governo e alle Regioni, un impegno per il settore lattiero – caserio e in particolare sul fronte del prezzo del latte, la promozione dei prodotti tipici anche presso la grande distribuzione, una maggiore tutela delle imprese italiane nell’ Unione europea e la dichiarazione dello stato di crisi per il settore primario.

“Regione Lombardia è in piena sintonia con il mondo dell’ agricoltura e ne conosce bene i problemi – ha dichiarato Roberto Formigoni -. Per questo motivo auspico nuove regole, a livello di Unione europea, per questo importante comparto”.

Mdc (Movimento Difesa del Cittadino) e Legambiente presentano “Italia a Tavola 2009” VI° Rapporto sulla sicurezza alimentare

 L’ indagine più completa su tutta la filiera alimentare: tutti i numeri e i casi delle operazioni dei Carabinieri per la Tutela della Salute, Ispettorato per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari, Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, Corpo Forestale e Guardia Costiera. E da quest’ anno il rapporto si arricchisce del contributo dell’Agenzia delle Dogane e dei Carabinieri per le politiche agricole.

Tonnellate di insaccati invase da parassiti, formaggio avariato riciclato e spacciato per buono, prodotti ittici congelati scaduti o in cattivo stato di conservazione. Queste e altre le frodi che nel 2008 hanno portato a un boom di sequestri: aumentano del 142% i chilogrammi di prodotto sequestrati dai Nas e del 642% il valore dell’ attività di controllo dell’ ICQ.

Tempi duri per i criminali dell’ agroalimentare oggetto di un vero e proprio un boom di sequestri nel 2008 ad opera delle Forze dell’ ordine. Le cifre sono da capogiro: oltre 34 milioni di chilogrammi di prodotti sequestrati dai Carabinieri per la Tutela della Salute (Nas) per un valore di circa 160 milioni di euro. Notevole l’ incremento dei chilogrammi sequestrati e del loro valore rispetto al 2007: rispettivamente il 142% e il 32%. Maggiori le cifre dei risultati delle ispezioni svolte dall’ Ispettorato per il controllo della qualità dei prodotti (ICQ): 181 milioni di euro di cui 172 milioni solo nel settore vitivinicolo.

“Osservando questi risultati – ha commentato Antonio Longo, presidente del Movimento Difesa del Cittadino – sembra che il buon cibo italiano non trovi pace in tema di sicurezza alimentare. La salute dei consumatori è sempre di più compromessa da sofisticazioni e contraffazioni. Il gran numero dei sequestri testimonia però l’impegno delle Forze dell’ Ordine a difendere i cittadini grazie ad operazioni sempre più mirate e anche all’aiuto delle nuove tecnologie”.

Intensa infatti l’ attività di controllo: oltre 28mila ispezioni da parte dei Nas, 37mila da parte dell’ ICQ ben 157mila nel settore ittico a cura delle Capitanerie di Porto. Sono stati, invece, circa 53mila gli interventi dell’ Agenzia delle Dogane. Non manca poi l’attività del Corpo Forestale (766 operazioni) e dei Carabinieri per le Politiche Agricole (969).

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