Luca Zaia. Tre italiani su quattro non vogliono gli Ogm

 Rispettiamo la sentenza del Consiglio di Stato, ma ricorreremo in tutte le sedi. Faremo opposizione anche perché siamo convinti di rappresentare fino in fondo il volere dei cittadini. E tre cittadini su quattro, in Italia, non vogliono gli Ogm. Le argomentazioni a favore sono semplici: la prima è quella in base alla quale l’ agricoltura italiana ci guadagnerà di più. Ma l’ esperienza internazionale ci dice che dove si piantano e si coltivano OGM. In realtà, questo non avviene. Non si può pensare di far fronte ai costi di un cinese che è pagato 5 euro al giorno, o di un indiano che è pagato 3 euro al giorno utilizzando gli OGM. Queste sono bugie. La verità è un’ altra: la vera sfida per la nostra economia agricola è quella della tracciabilità e dell’ origine. Cioè dare un nome e un cognome alle produzioni.

News agroalimentare. Nasce il marchio collettivo “Alti Formaggi”. Ferrazzi: “Bene l’ alleanza tra quattro eccellenze del settore”

 Quattro delle grandi eccellenze lombarde nel settore lattiero caseario uniscono le forze e creano “Alti Formaggi”, un marchio collettivo e allo stesso tempo uno slogan per promuove strategie comuni e la promozione dei rispettivi marchi, soprattutto all’ estero. I Consorzi per la Tutela di Taleggio, Provolone Valpadana, Quartirolo Lombardo e Salva Cremasco hanno presentato il loro progetto comune presso l’assessorato all’ Agricoltura della Regione Lombardia. L’ alleanza tra questi prodotti ha come scopo principale quello di favorire la conoscenza verso i consumatori, soprattutto i più giovani, e affrontare i difficili mercati stranieri esaltando le rispettive qualità, ma presentandosi come una “squadra”.

Luca Zaia. Punizioni esemplari per chi specula sulla salute dei cittadini

 Chi specula sulla salute dei cittadini va punito in modo esemplare. I risultati di questo sequestro confermano che dobbiamo tenere ancora alta la guardia, continuando a lavorare per tutelare il diritto alla salute dei cittadini – consumatori e il lavoro delle imprese oneste, che sono la maggioranza. Garantire la tracciabilità del pesce dal momento della cattura al consumo finale è stato ed è, sin dal giorno del mio insediamento un punto qualificante e prioritario dell’ azione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. La stagione della tolleranza zero continua.

Basta con harakiri culturale, il Natale va festeggiato

 Un insegnante di una scuola elementare di Cremona frequentata da bambini di diverse nazionalità ha deciso di sostituire le celebrazioni per il Natale con la cosiddetta “Festa delle luci”. Un altro harakiri culturale perpetrato da un finto educatore sulla pelle dei nostri bambini. Sarebbe il caso, oltre alla dovuta solidarietà a Gesù, Giuseppe e Maria, di dare tutto l’ appoggio possibile ai bambini vittime di queste capriole buoniste. È assurdo che si decida di cancellare una festività come il Natale in nome di un principio di inclusione che ha il sapore di una ipocrisia politicamente corretta.

C’ è chi, evidentemente amando poco la storia e le tradizioni che definiscono la nostra identità, vuole eliminarne i simboli più forti e persino i nomi, sostituendoli con espressioni edulcorate e false come festa delle luci. A questo istinto di autodistruzione ci ribelliamo. Il Natale va festeggiato e va chiamato Natale, perché momento centrale della eredità cristiana in cui è radicata la nostra cultura.

Luca Zaia. “È arrivato il codice agricolo. Grande traguardo”

 Con il nuovo codice semplifichiamo e accorpiamo il quadro legislativo dell’ agricoltura italiana, rendendo dominabile con lo sguardo una materia per ora dispersa tra il Codice Civile, leggi speciali e in alcuni commi di leggi finanziarie. La materia agricola ha vissuto interventi importanti praticamente in ogni decennio: prelazione agraria negli anni Sessanta, usucapione speciale negli anni Settanta, legge sull’ affitto dei fondi rustici e dei contratti agrari negli anni Ottanta, e nel 2001 le leggi di orientamento in agricoltura.

Politiche agricole. Chiusa la questione Fsn (Fondo di solidarietà nazionale): 1,115 mld di euro per l’ agricoltura

 Sono molto soddisfatto per il rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale che avevamo garantito e che era molto atteso dal mondo dell’ agricoltura italiana. Abbiamo reperito, per il triennio 2010 – 2012 e per la copertura degli scoperti degli anni precedenti, 877.200.000 euro: sono la risposta, nei fatti, alle richieste del mondo agricolo italiano e a chi ha voluto strumentalizzarle innescando polemiche pretestuose e inutili negli ultimi mesi.

Politiche agricole. Luca Zaia: “Siamo per l’ agricoltura vera. Alla bistecca hi – tech e agli altri mostri alimentari diciamo no”

 “Mi piacerebbe sapere come si possa semplicemente pensare di dar da mangiare alla gente un mostro alimentare creato in provetta. Eppure ci sono alcuni scienziati che si sono dati la pena di dedicare i loro studi e la loro intelligenza per creare la cosiddetta bistecca hi – tech, un miscuglio aberrante che nulla ha a che vedere con il naturale ciclo produttivo del bestiame”.

Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ha commentato la notizia della creazione di una novissima bistecca da parte di alcuni ricercatori olandesi, che sarebbe stata fatta crescere in vitro da un tessuto, un muscolo di suino, immerso in una specie di brodo derivato dal sangue di feti animali. La commestibilità di questa bistecca non sarebbe ancora stata testata.

Politiche agricole. Luca Zaia. “Ogm? Noi restiamo contrari”

 L’ autorizzazione della Commissione UE alla trasformazione e la commercializzazione del mais geneticamente modificato ‘Syngenta Mir 604’ ci ha sempre visti contrari. Infatti, abbiamo votato contro in sede di Consiglio europeo. Il fatto che la si autorizzi anche per i mangimi per animali investe in modo ancora più importante una filiera che abbiamo sempre voluto immaginare priva di questa tecnologia di cui, per il momento, non sappiamo abbastanza.

Politiche agricole. Abbiamo portato alcuni esemplari di yak sulle montagne patrimonio dell’ umanità

 Abbiamo portato alcuni esemplari di yak sulle Dolomiti bellunesi, dove potranno vivere in un contesto climatico e ambientale ideale per loro. La convivenza di questi “spazzini del bosco” con animali di altre specie contribuirà tra l’ altro ad accrescere la biodiversità della zona e a favorire la salvaguardia dell’ ambiente, valorizzando anche le aree marginali del territorio.

Una mandria di yak è stata trasferita nell’ Alpago, sulle Dolomiti bellunesi. Nel territorio, a Valle di Cadore, sono già presenti 45 esemplari, ben inseriti nel contesto climatico – ambientale della zona. La consegna degli animali è avenuta oggi, 30 novembre. Questi esemplari, che sono un bene dello Stato, verranno dati in comodato d’ uso gratuito ad una azienda privata, che li alleverà nel pieno rispetto delle norme sul benessere degli animali e non saranno destinati alla macellazione.

Gli animali hanno fatto parte del progetto di ricerca triennale avviato nel 2005 dal Ministero delle politiche agricole e forestali denominato “L’ Allevamento dello yak per il recupero delle aree marginali: studi sull’ adattamento e valutazione delle caratteristiche dei prodotti”, che è stato effettuato dal Cra – Istituto sperimentale per la zootecnia (Isz) di Roma. Il gruppo degli yak usato per la ricerca è stato collocato in un’ area a quota 1450 – 1500 metri a ridosso dei monti della Laga detti Monti Gemelli, poi successivamente spostati in Abruzzo.

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