Clima, chiude il Vertice Onu. Legambiente: “A Copenaghen persa un’ occasione storica”

 “La lotta ai cambiamenti climatici non può tollerare ulteriori ritardi. A Bonn finalmente impegni vincolanti. È stata persa un’ occasione storica”. Così Edoardo Zanchini, responsabile energia e clima di Legambiente, ha commentato l’ esito del vertice Onu sul clima conclusosi a Copenaghen.

“L’ accordo raggiunto non risponde alla crisi climatica che aveva spinto 115 capi di Stato e di Governo a venire a Copenaghen sotto la pressione di una grande mobilitazione di cittadini di tutto il mondo. Non si è arrivati a impegni vincolanti in materia di riduzione delle emissioni di gas serra, di controllo e verifica di tali riduzioni e a scadenze precise per la sottoscrizione di un trattato internazionale. Purtroppo i leader politici non sono stati all’ altezza della sfida, nonostante due anni di trattative, lanciate a Bali a dicembre 2007, e benché negli ultimi giorni fossero stati fatti passi avanti in materia di sostegno finanziario agli interventi di mitigazione e adattamento nei Paesi poveri, sia nel breve che nel medio periodo”.

Dal Sen Fluttero (Pdl) per Copenhagen: “Bene il ministro Prestigiacomo. Male Obama”

 Il ministro Stefania Prestigiacomo a Copenaghen ha svolto egregiamente il ruolo di rappresentante del Governo italiano, pur nella difficile situazione della mancanza del Presidente Berlusconi trattenuto in Italia per la vile aggressione subita nei giorni scorsi, ad una trattativa a cui sono presenti tutti i capi di stato dei più importanti paesi del mondo. Non è comprensibile invece, l’ entusiasmo per la posizione degli Usa illustrata da Obama dei senatori del Pd Della Seta e Ferrante che si sperticano in elogi per un intervento peraltro criticato duramente, tra gli altri, da Phil Radford, Direttore Esecutivo di Greenpeace Usa, che ha commentato “Il mondo si aspettava dal Presidente un discorso di speranza, nello spirito dello slogan pre – elettorale “Yes We Can”. Il senso di quello a cui abbiamo assistito è stato invece: conoscete l’ impegno americano, sta a voi prendere o lasciare”, ha detto Radford.

Copenhagen – Milano – Roma – Udine. Tre giorni di diretta via web tv per seguire la conferenza mondiale sul clima

 Gruppo Polo Le Ville Plus partner ufficiale della diretta, da sempre “in prima linea” per l’ ambiente. Anche oggi 18 dicembre basta un pc e una connessione ad internet per poter essere a Copenhagen

Il vertice di Copenhagen è un evento unico e irripetibile durante il quale i governi del mondo stanno tracciando il futuro dell’ ambiente, del pianeta e dell’ uomo. Essere presenti alla Conferenza Onu sui cambiamenti climatici, seguire in diretta gli interventi dei capi di stato è oggi possibile: Legambiente, la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e In Marcia per il clima organizzano tre giorni di diretta via web – tv.

Si tratta del primo progetto che coinvolge in diretta e in contemporanea tutta Italia, dalle istituzioni, alle piazze fino alle case dei cittadini: una delle aziende che ha sostenuto l’ iniziativa è Gruppo Polo – Le Ville Plus che da 25 anni fa del rispetto dell’ ambiente il principio ispiratore di ogni sua attività.

In marcia verso Copenaghen: “Fermiamo la febbre del Pianeta!”

 Convegno organizzato dall’ Ambasciata britannica in collaborazione con la coalizione nazionale In marcia per il clima e la Federazione nazionale stampa italiana

Con un appello, una vasta mobilitazione di piazza e due maxi pinguini oltre 15milioni di cittadini chiedono: “Fermiamo la febbre del Pianeta!” Obiettivo: Copenaghen. Sono oltre 15milioni i cittadini che attraverso le associazioni promotrici della coalizione nazionale In marcia per il clima chiedono al Governo di promuovere un’ azione forte e vincolante per la riduzione delle emissioni climalteranti. 15 milioni di persone convinte dell’ urgente necessità di risolvere il problema che sta minacciando tutto il Pianeta e condannando all’ esodo forzato, già ora, milioni di abitanti delle aree più povere del mondo.

Il prossimo summit dell’ Onu, che si terrà nella capitale danese fino al 18 dicembre, ha assunto i caratteri di un appuntamento fondamentale e improrogabile. L’ Italia e l’ Europa sono chiamate quindi ad assumere precise responsabilità e a impegnarsi in termini di riduzione delle emissioni di CO2 e di sviluppo delle rinnovabili, affrontando le questioni chiave che ancora impediscono il raggiungimento di un accordo globale.

Smog. Legambiente: “Superamenti livelli Pm10 male diffuso e ricorrente in Italia. Necessario serio impegno degli enti locali”

 Lo smog, purtroppo, non è un’ esclusiva di Milano e nemmeno della Lombardia, come potrebbero far pensare gli avvisi di garanzia a Formigoni e Moratti. Le polveri sottili soffocano Torino, Siracusa e Frosinone ma anche Verona, Padova e Vicenza. E sono addirittura 11 i capoluoghi di provincia che lo scorso anno hanno registrato un valore medio annuo superiore al valore limite per la protezione della salute umana di microgrammi per metro cubo previsto dalla direttiva comunitaria, come riportata l’ ultimo rapporto Ecosistema Urbano di Legambiente.

Economia. Dismissione ricerca ambientale in Ispra. Legambiente: “Aiuto ai lavoratori anche per non svendere la ricerca pubblica ambientale”

 “Esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza ai lavoratori precari dell’ Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca che da giorni protestano sul tetto della loro sede di lavoro per salvare il posto. Dopo aver già licenziato 250 precari, l’ ente infatti si ora appresta a licenziare altri 200 lavoratori dell’ ex – ICRAM, l’ istituto confluito nell’ ISPRA nell’ agosto 2008, e costituito per buona parte dal personale che si occupa di ricerca applicata, di cui questo provvedimento spazzerebbe via la quasi totalità dei giovani che ne fanno parte.

Bando “Premio Innovazione amica dell’ ambiente per il Sud”. Legambiente e Confindustria insieme per lo sviluppo sostenibile: un patto che premia le migliori realtà delle regioni meridionali

 Ecoedilizia, tecnologie verdi, turismo: la sfida della Green Economy parte dal Mezzogiorno

Innovare e fare impresa in modo responsabile e sostenibile; percepire l’ ambiente non come un limite ma come un valore e un’ opportunità di sviluppo sano ed equilibrato, nella prospettiva di un futuro migliore per il Sud d’ Italia. Con il Premio Innovazione amica dell’ ambiente, Legambiente e Comitato Mezzogiorno di Confindustria intendono raccogliere e mettere in rete le esperienze più significative in tal senso, per poi promuovere e valorizzare gli esempi migliori, le esperienze più avanzate e innovative che possono caratterizzare positivamente il mondo del lavoro nelle regioni del Sud Italia.

Il bando dell’ iniziativa che riguarda Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia è stato presentato a Bari dalla Vicepresidente di Confindustria con delega al Mezzogiorno Cristiana Coppola, dal Vicepresidente nazionale di Legambiente Sebastiano Venneri, da Nicola De Bartolomeo, Presidente di Confindustria Puglia e Francesco Tarantini, Presidente Legambiente Puglia in una conferenza stampa alla quale hanno preso parte anche Onofrio Introna, Assessore all’ Ambiente della Regione Puglia e Antonello Antonicelli, Dirigente del Settore Ambiente della Regione Puglia.

“La Green economy – ha dichiarato Sebastiano Venneri – è il punto d’ incontro ideale per due realtà apparentemente lontane come Legambiente e Confindustria che invece, unite in una nuova alleanza, assumono l’ impegno di promuovere e valorizzare tutte le imprese del settore privato e pubblico impegnate nella diffusione di una cultura dell’ innovazione. Con il Premio Innovazione vogliamo scoprire e dare voce alle tante eccellenze del Mezzogiorno che possono, scommettendo su Ambiente e Innovazione, presentare un settore trainante per il resto del Paese”.

Summit di Copenaghen. Anche la Cina al vertice sul clima

 La Cina è il primo produttore mondiale di gas che causano l’ effetto serra, ma ha annunciato che ridurrà l’ ammontare delle emissioni per unità di prodotto interno lordo, del 40 – 45% entro il 2020, rispetto ai livelli del 2005. La decisione è stata presentata come un’ azione volontaria del governo cinese ed un contributo agli sforzi globali contro i cambiamenti climatici. Anche il presidente americano Barack Obama e il il premier italiano Silvio Berlusconi andranno al vertice sul clima nella capitale danese il 9 dicembre.

Festa dell’ Albero 2009. “Per annullare la CO2…Ci vuole un albero!”

 Il 21 e il 22 novembre in 300 città d’ Italia torna la festa che fa spuntare 1.500.000 di nuovi arbusti

Basta piantare un solo albero per compensare la produzione di 700 Kg di CO2, pari a quella emessa per produrre un quotidiano con inserto settimanale per 1 anno. 20 nuovi alberi ne smaltiscono addirittura 14 tonnellate, le stesse prodotte dal consumo annuo di elettricità di un ufficio con 10 dipendenti. E se ognuno di noi piantasse un nuovo arbusto?

Ecco la sfida che vogliamo lanciare con la XV edizione della Festa dell’ Albero, la campagna annuale di Legambiente, che torna sabato 21 e domenica 22 novembre per coinvolgere decine di migliaia di bambini nel compiere uno dei gesti più belli, emozionanti e significativi al mondo: piantare un albero e regalare all’ ambiente nuovo prezioso ossigeno per compensare l’ eccesso di emissioni di Co2 e contribuire alla lotta contro i cambiamenti climatici.

Un’ edizione speciale che per i suoi 15 anni si affianca ad un testimonial d’ eccezione: madrina di Festa dell’ Albero 2009 sarà, infatti, Susanna Tamaro. Un sodalizio che nasce dalla passione che Legambiente e la famosa scrittrice condividono per gli alberi e la natura, e che vedrà la presenza di Susanna Tamaro all’ evento vetrina dell’ iniziativa, previsto a Roma, domenica 22 novembre, dalle 9,30 alle 16,30, presso il quartiere Garbatella, nell’ area verde di Via Rosa Raimondi Garibaldi.

“CO2, no ad altri tagli, l’ Ue cambi strategia”

 Ha ragione la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, se l’ Unione Europea impone tagli delle emissioni CO2, superiori al 20% già deciso, si penalizzeranno le imprese senza ottenere benefici significativi all’ ambiente.

Infatti, dopo lo stop di Usa e Cina all’ assunzione di impegni vincolanti sulle emissioni di Co2, se l’ Europa attuerà le misure contenute nel pacchetto clima, si otterranno risultati globali puramente simbolici a scapito del nostro settore produttivo, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro.

Non si può rischiare di ripetere gli errori di Kyoto imponendo limiti penalizzanti e prefissando obiettivi velleitari che poco tenevano conto della realtà economica e produttiva dei singoli stati.

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