Appc – Asppi – Confedilizia – Unioncasa: rilanciare l’ affitto attraverso la cedolare secca

 La recente presa di posizione di Assonime – l’ Associazione fra le società italiane per azioni – dimostra una volta di più quanto sia ormai unanimemente condivisa l’ esigenza di introdurre in Italia la cedolare secca sugli affitti. È quanto sottolineano APPC, ASPPI, CONFEDILIZIA e UNIONCASA, le Organizzazioni – cioè – che rappresentano il mondo immobiliare, nelle sue componenti tanto dei piccoli proprietari di casa come degli investitori istituzionali.

Abruzzo: il DL sulla ricostruzione all’ esame della Camera

 Per far rivivere i centri storici delle città e dei paesi danneggiati dal terremoto, occorre prendere in considerazione anche le seconde case, individuando meccanismi che coinvolgano quei soggetti che, non avendo la residenza in quei luoghi, non possono beneficiare dei contributi. È la proposta avanzata da Ermete Realacci (PD) nel corso della discussione sulla legge di conversione del DL 39 / 2009 per l’ Abruzzo, iniziata la scorsa settimana in Commissione Ambiente della Camera.

Il sottosegretario all’ Ambiente Roberto Menia ha risposto dicendo che il Governo ha ben presente il problema delle seconde case, ma che, in questa seconda fase dell’ emergenza, è prioritario garantire un tetto entro ottobre a tutti coloro che hanno perso la propria casa. Sulla base degli oltre 40 mila sopralluoghi effettuati, alla data del 17 maggio scorso – ha affermato il sottosegretario Menia – si stima che, sommando il dato delle abitazioni risultate agibili, pari ad oltre il 50%, a quello delle abitazioni agibili con lavori di pronto intervento, poco meno dei tre quarti della popolazione potranno a breve rientrare nelle proprie case.

Stando così le cose – ha continuato il sottosegretario – , va considerato che l’ obiettivo fondamentale è di realizzare circa 15 mila alloggi per le persone che hanno perso la propria casa, scartando il tradizionale utilizzo di containers e di casotti in legno e optando, invece, per moduli abitativi di assoluta qualità, rispondenti ai più moderni standard di sicurezza, riutilizzabili in prospettiva, vale a dire al momento dell’ ultimazione della ricostruzione delle abitazioni, da parte dei comuni, per lo svolgimento di attività turistiche e commerciali, o come residenze universitarie.

Piano casa. Nuove misure sui vincoli di sicurezza

 Nelle modifiche apportate al decreto legge del piano casa dopo il terremoto in Abruzzo, l’ ultima è del 16 aprile u.s. Il documento è stato esaminato in preconsiglio dei Ministri e, dopo un passaggio dalla Conferenza Unificata, sarà portato in Consiglio dei ministri. Il documento vede un’ anticipazione per l’ entrata in vigore delle nuove norme antisismiche per la costruzione di edifici o il consolidamento di quelli esistenti. Entrerebbero in vigore dal 30 giugno 2009, anziché il 30 giugno 2010.

La bozza del decreto legge prevede anche che gli interventi di ampliamento, demolizione e ricostruzione di immobili e gli interventi che riguardano parti strutturali di edifici non possano essere realizzati, e per gli stessi non si possono prevedere premi urbanistici, se il progettista non abbia provato il rispetto della normativa antisismica.

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