Piano Casa – Mutui a tasso zero per le famiglie – Inizio lavori entro 6 mesi

 Il presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi ha invitato i Sindaci lombardi a favorire l’ attuazione del piano casa che sta languendo.

Dichiarazione del presidente di Assoedilizia e vice presidente di Confedilizia Achille Colombo Clerici: “Le famiglie, in questo momento di crisi economica, sono molto prudenti nel fare nuove spese e mostrano di essere restie ad impegnare, nei lavori edilizi in attuazione del piano casa, i risparmi tenuti in banca. E d’ altronde lo stesso termine di scadenza, previsto dalle leggi regionali, per le agevolazioni e per le deroghe agli strumenti di pianificazione territoriale (18 mesi dalle delibere comunali attuative), permette agli eventuali interessati di “stare alla finestra“, cioè di vedere come si mettono le cose prima di decidere, fino ai primi mesi del 2011.

Dl Milleproroghe. Esclusi Piano Casa e condono edilizio

 Il senatore Carlo Vizzini, presidente della Commissione Affari Costituzionali, che ha analizzato circa seicento emendamenti al disegno di legge di conversione, ha spiegato che gli emendamenti sono stati giudicati inammissibili a causa della mancanza dei requisiti di necessità e urgenza e dell’ assenza di omogeneità con le materie trattate dal Dl Milleproroghe. Nessuna misura, quindi, per l’ aumento delle cubature e per il condono edilizio potrà essere accolta nel Decreto legge “Milleproroghe”.

Confedilizia: le norme semplificatrici sull’ edilizia varate dal Governo sono incartate alla Conferenza Stato – Regioni

 Parlando a Genova ad un convegno in materia di Piano casa organizzato dalla locale Confedilizia, il Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, ha dichiarato: “Le norme di semplificazione delle procedure edilizie varate dal Consiglio dei ministri il 12 novembre dell’ anno scorso non sono ancora approdate in Parlamento in quanto il provvedimento che le conteneva è ad oggi fermo presso la Conferenza Stato – Regioni, della quale il Governo attende il preventivo parere. Così come era accaduto con il Piano casa nazionale, anche queste essenziali disposizioni di snellimento delle procedure edilizie vanno ad impastoiarsi nel meccanismo di quel potentissimo organismo che è ormai diventata la Conferenza Stato – Regioni.

Al forum sul Piano di Governo del Territorio di Milano organizzato da Verdi e Lista Civica

 Intervento di Colombo Clerici: “All’ ente pubblico il controllo del meccanismo della perequazione”. Sul PGT – Piano di Governo del Territorio di Milano, lo strumento di pianificazione – regolazione destinato a disegnare il volto della città fino al 2030, si sono sfiorati – non confrontati – esponenti dell’ imprenditoria e della tutela ambientale e il “padre” del PGT, l’ assessore allo Sviluppo del Territorio Carlo Masseroli. Occasione, il forum promosso dai consiglieri comunali Enrico Fedreghini (Gruppo Verdi) e Carlo Montalbetti (Lista Milano Civica).

Assoedilizia informa. Piano di Governo del Territorio, PGT. Milano

 Assoedilizia, in occasione della discussione in Consiglio comunale del Piano di governo del territorio, richiama l’ attenzione dell’ Amministrazione Comunale su alcune questioni focali, auspicando una riflessione in merito. Assoedilizia si riserva di presentare le OSSERVAZIONI formali

1) Dal dirigismo della programmazione pubblica in attuazione del PRG, alla libertà edificatoria privata: la flessibilità del PGT. Da un estremo all’ altro nell’ urbanistica di Milano.

Vent’ anni fa ogni intervento edilizio di un certo rilievo, non solo era previsto e disciplinato a priori dall’ amministrazione comunale, ma addirittura veniva dalla stessa programmato nella sua tempistica, attraverso un documento di piano valido per un certo numero di anni, il programma pluriennale di attuazione.

Un rigoroso dirigismo pubblico che mal si conciliava con l’ esigenza operativa di secondare gli investimenti, in aderenza con le tendenze e le esigenze della città e del mercato; ma che si giustificava con il principio secondo cui non è l’ urbanistica a determinare l’ economia, bensì quest’ ultima a generare e orientare lo sviluppo urbano.

Oggi stiamo andando verso un assoluto liberismo, nel quale sono affidati all’ autonoma scelta da parte dell’ operatore privato non solo i tempi, ma anche e soprattutto il tipo e le modalità dell’ intervento edilizio ed il genere di regole applicabili: basta mettersi d’ accordo con l’ amministrazione comunale, adeguatamente convenzionando l’ intervento.

Da Legambiente e Dipartimento della Protezione Civile. “Ecosistema Rischio 2009” presenta i dati sul rischio idrogeologico e le attività di prevenzione in Italia

 L’ Italia fra frane e alluvioni: abitazioni costruite in aree a rischio nell’ 80% dei comuni, fabbricati industriali nel 55%. Ritardi nella prevenzione per il 68% delle amministrazioni

Forti ritardi nella prevenzione e ancora troppo cemento lungo i corsi d’ acqua e in prossimità di versanti franosi e instabili: resta elevato il pericolo frane e alluvioni in Italia. Nel 79% dei comuni coinvolti nell’ indagine Ecosistema rischio 2009 sono presenti abitazioni in aree esposte a pericolo di frane e alluvioni, nel 28% dei casi sono presenti in tali aree interi quartieri e nel 54% fabbricati e insediamenti industriali.

Nel 20% dei comuni campione d’ indagine in aree classificate a rischio idrogeologico sono presenti strutture sensibili o strutture ricettive turistiche. Nel 36% dei comuni non viene ancora realizzata una manutenzione ordinaria delle sponde. Nonostante sia così pesante l’ urbanizzazione delle zone a rischio appena il 7% delle amministrazioni comunali ha provveduto a delocalizzare abitazioni e solo nel 3% dei casi sono stati avviati interventi di delocalizzazione dei fabbricati industriali.

Nel 15% dei comuni mancano ancora i piani urbanistici che prevedono vincoli all’ edificazione delle aree a rischio idrogeologico: i dati sulla pesante urbanizzazione delle zone a rischio nel paese dimostrano come sia urgente dare maggiore efficacia a questi strumenti normativi.

Il presidente di Federcostruzioni ha chiesto al governo incentivi per ripartire

 “Non è accettabile che gli incentivi anticrisi siano riservati solo al settore dell’ auto, mentre è devastante lo tzunami che ha investito l’ industria italiana delle costruzioni. Tutti i suoi comparti produttivi, dalle imprese realizzatrici ai produttori di laterizi, dal legno al vetro, dal calcestruzzo alle macchine di cantiere, dall’ impiantistica alla chimica, alle società d’ ingegneria, sono in ginocchio”. Federcostruzioni è la federazione che riunisce tutto il mondo delle costruzioni, della progettazione e delle imprese fornitrici di materiali, presieduta da Paolo Buzzetti, anche presidente Ance.

Ance, senza misure anticrisi costruttori pronti alla mobilitazione

 Ance in assemblea permanente. I costruttori pronti alla mobilitazione se non saranno concesse agevolazioni concrete e immediate al settore contro la crisi. Eletti due nuovi vicepresidenti nell’ area fiscale e nel project financing.

Si è tenuta di recente a Roma l’ Assemblea straordinaria dell’ Ance con tutte le associazioni territoriali. I costruttori dopo aver ascoltato la relazione del presidente Paolo Buzzetti e di tutti i vicepresidenti hanno deciso di dare mandato all’ esecutivo dell’ Ance di promuovere forme incisive di protesta se non ci saranno segnali concreti a sostegno del settore.

Confedilizia – Appc – Unioncasa: “Il Governo dica una parola chiara sulla cedolare secca sugli affitti”

 La cedolare secca sugli affitti è alla concreta attenzione del Parlamento. La Commissione Finanze della Camera ha adottato un testo base delle varie proposte di legge presentate sul tema e ha chiesto al Governo di esprimersi sui costi che tale misura comporterebbe. Ma il problema è all’ ordine del giorno anche per i diversi emendamenti presentati – da parlamentari sia di maggioranza sia di opposizione – per la sua istituzione nell’ ambito della legge finanziaria.

Regione Lombardia. Formigoni riunisce i sindacati e il gotha dell’ economia

 Tema dell’ incontro l’ attuazione dell’ accordo sugli ammortizzatori sociali. Proposte del presidente su investimenti, piano casa, energia

Giornata di incontri dedicati alle iniziative anticrisi della Regione Lombardia, quella di ieri 4 maggio, al Palazzo Pirelli. Si è cominciato al mattino con la Cabina di regia sugli ammortizzatori sociali, con i sindacati e le rappresentanze delle parti economiche e di tutte le province lombarde per definire le modalità attuative dell’ intesa in materia tra governo e Regione Lombardia. Si tratta di un accordo che mobilita complessivamente 1,5 miliardi di euro.

Si prosegue in serata con il Comitato Strategico per la Competitività, convocato dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni per una cena di lavoro al 31° piano. Attorno al tavolo, diversi fra gli esponenti di maggior spicco dell’ economia lombarda (e italiana) rifletteranno con Formigoni sul difficile contesto economico attuale, sugli effetti delle misure che Regione Lombardia ha già varato per sostenere il credito, l’ impresa e il lavoro, e soprattutto sulle nuove misure che la Regione intende mettere in campo.

“Lunedì sera – spiega Formigoni – desidero condividere con il Comitato tre grandi iniziative che abbiamo in cantiere: il sostegno agli investimenti produttivi, la riqualificazione del patrimonio edilizio, l’ uso razionale dell’ energia”.

“Circa il primo punto – prosegue Formigoni – le politiche per la competitività e il sostegno agli investimenti, presenterò una proposta che ritengo assolutamente innovativa rispetto alle tradizionali forme di sostegno all’ impresa, la proposta cioè di un Accordo di Sostegno alla Competitività che combini semplificazione amministrativa e accompagnamento delle imprese sul territorio. Per quanto riguarda l’ edilizia, presenterò un Piano casa che offra un’ ampia gamma di possibilità di intervento in un settore che rappresenta il 5% del Pil della Lombardia, recependo ma anche sviluppando in modo originale l’ accordo in materia definito il 31 marzo fra Stato, Regioni ed Enti locali”.

Infine il progetto Energia – Ambiente: “Intendiamo fare della politica per l’ energia – spiega a questo riguardo Formigoni – un vero motore di sviluppo, realizzando al meglio e con il concorso dei soggetti interessati il Piano d’ Azione per l’ Energia, che punta al miglior equilibrio tra richiesta di disponibilità di energia ed esigenza della tutela ambientale, attraverso anche il risparmio energetico”.

preload imagepreload image