Cittadinanza italiana agli immigrati. Contrasti negli schieramenti politici

 L’ esame delle nuove norme per la cittadinanza italiana agli immigrati provoca scontri alla Camera. Pdl e Lega confermano la normativa esistente, ovvero il limite di 10 anni per la richiesta di cittadinanza, rendendola però più severa per alcuni aspetti. Invece opposizione e Gianfranco Fini sono per la cosiddetta “cittadinanza facile”, con il limite di 5 anni in determinate circostanze

Decreto sicurezza. Come assumere colf e badanti?

 Per assumere una colf, bastano un documento valido e il codice fiscale se è italiana o comunitaria. Le pratiche per l’ assunzione vanno espletate entro le 24 ore precedenti l’ inizio del rapporto di lavoro presso l’ Inps o i Caf, i patronati e le associazioni autorizzate. I lavoratori extracomunitari devono essere in possesso del permesso di soggiorno; il loro datore di lavoro deve inviare in Prefettura 5 giorni prima dell’ inizio del rapporto una copia del contratto di soggiorno e di quello di lavoro.

Inoltre, si deve garantire un orario settimanale non inferiore a 20 ore, dimostrare di possedere un reddito annuo almeno doppio rispetto alla retribuzione dovuta al lavoratore, impegnarsi al pagamento delle spese di viaggio in caso di rimpatrio, assicurare alloggio adeguato o esibire la ricevuta della richiesta del certificato di abitabilità dell’alloggio in cui vive il lavoratore.

Con il nuovo pacchetto sicurezza per gli immigrati irregolari che fanno ingresso o si trattengono in Italia in violazione delle norme sull’ immigrazione non è più previsto il carcere ma un’ ammenda da 5 a 10mila euro e l’ espulsione.

Chi dà lavoro a una persona senza permesso di soggiorno rischia fino a 5 anni di carcere per favoreggiamento reale. Chi ospita o affitta una casa a un irregolare rischia fino a tre anni.

Una colf clandestina si può regolarizzare tramite il decreto flussi, l’ atto con cui il Governo stabilisce ogni anno quanti stranieri possono entrare in Italia per lavoro. Il decreto riguarda stranieri che si trovano ancora nei loro paesi di origine e non chi si trova già sul nostro territorio senza permesso di soggiorno. Quindi riguarda l’ ingresso più che la regolarizzazione. Chi si trova in Italia, teoricamente, dovrebbe tornare al suo Paese d’ origine e poi rientrare una volta ottenuto il permesso. Nel 2006, a fronte di 170 mila permessi di ingresso, ci furono 540 mila domande, metà solo per le badanti. Il governo aggiunse altri 350 mila permessi. Nel 2007, sempre con 170 mila permessi, le domande furono 744 mila (420 mila per le badanti). Nel 2008 i permessi sono stati 150 mila.

Immigrazione: La Lega Nord pensa ad un permeso a punti

C’era una volta la patente a punti, ora il partito padano punta ad una adozione del sistema anche per gli immigrati. E’ questa l’idea lanciata dai senatori della Lega Nord con un emendamento al ddl sulla sicurezza . Chi si integra nella società italiana vedrà crescere il punteggio, chi viola le leggi o non è in regola perde punti fino a esaurimento. E in questo caso scatta l’espulsione. Questa la proposta illustrata nel corso di una conferenza stampa a palazzo Madama.

Permesso a punti, quindi, ma anche matrimoni misti più difficili. E inoltre referendum comunali per costruire edifici di culto per confessioni religiose che non hanno stipulato intese con lo Stato.

Sacconi: Selezioneremo le badanti secondo criteri di professionalità

Intervista al ministro del Welfare Maurizio Sacconi, pubblicata da “Il Giornale” del 23 maggio 2008 e riportata dal sito www.forzaitalia.it

Ministro Maurizio Sacconi, il vostro primo Consiglio dei ministri è piaciuto all’80 per cento degli italiani. Non teme si stiano creando aspettative eccessive?”A me pare che sia veramente tornata la governabilità, la capacità di guidare l’Italia”.

Che, notoriamente, non è un Paese facile da governare… “L’Italia è un Paese flessibile, nel bene come nel male. Flessibilmente si è avviato verso il declino, ma altrettanto flessibilmente sta riprendendo la strada della crescita”.

L’Italia dei Valori propone la sua ricetta su giustizia e sicurezza

L’Italia dei Valori ha illustrato oggi in una conferenza stampa sette progetti di legge in tema di Giustizia e Sicurezza. Un pacchetto di controproposte già presentato in Parlamento per migliorare e garantire la sicurezza dei cittadini. Misure che vanno dalla prevenzione e contrasto dell’immigrazione clandestina, compreso l’inasprimento delle pene per chi la sfrutta, all’istituzione della banca dati del Dna e dello sponsor; dal giro di vite sulla criminalità organizzata alle misure per accelerare il processo penale e garantire la certezza e l’effettività della pena. Il pacchetto è stato messo a disposizione anche del Pd.

preload imagepreload image