Il voto delegato ai capigruppo e l’ inaugurazione del voto con impronte alla Camera scatenano un vivace dibattito su modi, tempi e valore costituzionale dell’ espressione della volontà del parlamentare. Dario Franceschini ribadisce le critiche alla proposta lanciata ieri dal presidente del Consiglio. “È un pezzo dell’ idea che Berlusconi ha del Parlamento: un ingombro alla sua luminosa azione di governo. Parlamento, regole della democrazia e in qualche caso, purtroppo, anche il ruolo di garanzia del Capo dello Stato. Lui semplificherebbe tutto. Il prossimo passaggio potrebbe essere, invece di 4 capigruppo che votano per 600 deputati, avere un tasto nel suo ufficio così che lo spinga lui e faccia lui per tutti…”. Fin qui il dibattito politico.
Parlamento
La Destra ringrazia comunque i suoi elettori
“Un milione di grazie. Le urne hanno detto che in Italia, da oggi, c’è una nuova forza politica, La Destra-Fiamma Tricolore, e questo è stato possibile solo grazie alla vostra straordinaria passione, alla vostra, alla nostra forte determinazione, nel non voler vedere morire sessant’anni di storia, nel non voler gettare nel cestino il nostro simbolo, le nostre idee, i nostri valori.
Si tratta di un risultato eccezionale, quasi un miracolo, se pensiamo a tutto quello che hanno fatto per cancellarci. Ma noi non ci siamo arresi, siamo andati avanti, abbiamo superato tutti gli ostacoli e siamo riusciti a partecipare a una sfida che sembrava impossibile: partivamo con l’handicap, ma siamo comunque arrivati al traguardo.