Navi dei veleni, seconda audizione di Legambiente in Commissione Rifiuti

 “Tanti gli elementi di concretezza sulle navi dei veleni, necessario approfondire le indagini”

Legambiente è stata udita, per la seconda volta, dalla Commissione parlamentare d’ inchiesta sulle attività illecite nel ciclo dei rifiuti, sul tema delle navi dei veleni. Nel ribadire la sua richiesta – già avanzata in occasione della prima convocazione del 20 ottobre scorso – di effettuare un’ indagine conoscitiva sul numero e sulle modalità operative dei centri di stoccaggio di rifiuti speciali di tutta Italia, l’ associazione ha sottolineato la necessità di predisporre un monitoraggio in alcune aree del territorio calabrese, al centro di denunce per tombamento e smaltimento illecito di rifiuti tossici o radioattivi. A tale proposito, ha indicato alcune località precise dell’ Aspromonte e del Vibonese, come terreni limitrofi ai torrenti Tuccio e Menta (RC), la discarica di Pettotondo nel Comune di Mammola (RC), la discarica di Drapia e le località Rombiolo e Acquaro (VV).

Giustizia. Il presidente della Camera Fini: “La Costituzione va rispettata sul principio di assoluta indipendenza di tutti i magistrati”

 Il presidente della Camera Gianfranco Fini riferendosi alle ipotesi di riforma della giustizia chiarisce: “Un conto è la separazione delle carriere dei magistrati, un altro è che il pm sia sottoposto ad altri poteri se non a quello dell’ ordine giudiziario”.

Ricordando poi che in Parlamento sono pendenti diverse proposte di riforma dell’ ordinamento giudiziario, Fini ribadisce: “Su un tema di cui si è discusso come l’ ipotesi di carriere separate per i magistrati non ho cambiato opinione sul fatto che la Costituzione va rispettata sul principio di assoluta indipendenza di tutti i magistrati”.

In quanto alle prospettive di riforme istituzionali: “Sulla fine del bicameralismo perfetto, sulla riduzione dei parlamentari e su nuove forme di equilibrio tra potere esecutivo e legislativo si possono fare riforme che siano approvate con una larga maggioranza quale è quella prevista dall’ articolo 138 della Costituzione, indispensabile per evitare l’ ipotesi non automatica ma già attivata in passato di un referendum confermativo”.

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