“Tanti gli elementi di concretezza sulle navi dei veleni, necessario approfondire le indagini”
Legambiente è stata udita, per la seconda volta, dalla Commissione parlamentare d’ inchiesta sulle attività illecite nel ciclo dei rifiuti, sul tema delle navi dei veleni. Nel ribadire la sua richiesta – già avanzata in occasione della prima convocazione del 20 ottobre scorso – di effettuare un’ indagine conoscitiva sul numero e sulle modalità operative dei centri di stoccaggio di rifiuti speciali di tutta Italia, l’ associazione ha sottolineato la necessità di predisporre un monitoraggio in alcune aree del territorio calabrese, al centro di denunce per tombamento e smaltimento illecito di rifiuti tossici o radioattivi. A tale proposito, ha indicato alcune località precise dell’ Aspromonte e del Vibonese, come terreni limitrofi ai torrenti Tuccio e Menta (RC), la discarica di Pettotondo nel Comune di Mammola (RC), la discarica di Drapia e le località Rombiolo e Acquaro (VV).