Il Papa durante la messa di Pentecoste: “Il mondo è avvelenato dall’ inquinamento morale”

 Il mondo di oggi è “avvelenato» oltre che da un inquinamento atmosferico anche da un inquinamento morale che offusca le menti e i cuori, “con immagini che spettacolarizzano il piacere, la violenza o il disprezzo per l’ uomo e la donna”. Questo è quanto ha rimarcato papa Benedetto XVI durante la messa di Pentecoste, festività che ricorda la discesa dello Spirito Santo sugli apostoli, celebrata nella Basilica di San Pietro.

“Quello che è l’ aria per la vita biologica – ha spiegato il Santo Padre – lo è lo Spirito Santo per la vita spirituale e così come esiste un inquinamento atmosferico, che avvelena l’ ambiente e gli esseri viventi, allo stesso modo esiste un inquinamento del cuore e dello spirito, che mortifica ed avvelena l’ esistenza spirituale”.

“Allo stesso modo in cui non bisogna assuefarsi ai veleni dell’aria, e per questo l’ impegno ecologico rappresenta oggi una priorità – ha sottolineato ancora Benedetto XVI – altrettanto si dovrebbe fare per ciò che corrompe lo spirito”.

Il Papa in Israele: “Combattere l’ antisemitismo dovunque si trovi”

 “Sfortunatamente l’ antisemitismo continua a sollevare la sua ripugnante testa in molte parti del mondo e ciò è inaccettabile”, lo ha affermato il Pontefice appena arrivato in Israele, in un discorso all’ aeroporto Ben Gurion. Il Papa chiede di fare “ogni sforzo per combattere l’ antisemitismo dovunque si trovi, e per promuovere il rispetto e la stima verso gli appartenenti ad ogni popolo, razza, lingua e nazione in tutto il mondo”.

“Tragicamente – ha detto il Papa – il popolo ebraico ha sperimentato le terribili conseguenze di ideologie che negano la fondamentale dignità di ogni persona umana. È giusto e conveniente che durante la mia permanenza in Israele io abbia l’ opportunità di onorare la memoria dei 6 milioni di ebrei vittime della Shoah, e di pregare affinché l’ umanità non abbia mai più ad essere testimone di un crimine di simile enormità”.

Qui Papa Ratzinger ha inserito le sue parole di condanne dell’ antisemitismo. In un passaggio precedente del discorso all’ aeroporto il Papa ha rilevato che la Santa Sede e lo stato di Israele condividono molti valori, prima fra tutti l’ impegno di riservare alla religione il suo legittimo posto nella vita della società.

Giuste relazioni sociali, ha commentato, presuppongono ed esigono “il rispetto per la libertà e la dignità di ogni essere umano, che cristiani, musulmani ed ebrei credono ugualmente essere creato da Dio… Quando la dimensione religiosa della persona umana viene negata o posta ai margini, viene messo in pericolo il fondamento stesso di una corretta comprensione dei diritti umani inalienabili”.

L’ appello dei talebani al Papa: “Fermi il proselitismo cristiano”

 No ai tentativi di proselitismo cristiano in Afghanistan. Il messaggio, seguito da minacce, arriva dai talebani, che hanno chiesto a papa Benedetto XVI di impedire il proselitismo religioso in Afghanistan, minacciando “gravi conseguenze” in caso contrario. Una minaccia che suona particolarmente grave alla vigilia della partenza del Pontefice per il Medioriente. L’ avvertimento è comparso su un sito web vicino agli studenti coranici, alemarah1.org, e fa seguito alle immagini trasmesse da Al Jazeera, nelle quali si vedevano soldati statunitensi con bibbie tradotte in lingua locale.

Nel comunicato gli estremisti islamici esortano anche i musulmani afgani a resistere ai tentativi di conversione. “Rivolgiamo un appello alla massima autorità religiosa cristiana, papa Benedetto XVI – si legge nel comunicato, pubblicato sul sito vicino ai talebani – affinché impedisca concretamente le azioni stupide e irresponsabili di missionari crociati insensibili; chiediamo che non aspetti le gravi conseguenze di una reazione, dovuta alla sensibilità islamica in rivolta dei musulmani afgani”.

Carlo d’ Inghilterra. “Le previsioni degli scienziati sono sempre più allarmanti: è nostra responsabilità invertire subito la tendenza in atto”

 Ho visitato l’ Italia diverse volte negli anni passati ed ho un caro ricordo sia dei luoghi che ho visto sia delle persone che ho incontrato. Ricordo bene la mia ultima visita ufficiale qui cinque anni fa, durante la quale ho partecipato ad una serie di eventi per promuovere il movimento “Slow Food” che ha fatto molto per sostenere le risorse locali e la produzione di prodotti alimentari sostenibili.

Senza alcun dubbio in questi giorni, prima in Italia e durante il mio incontro con il Papa al Vaticano ed in seguito in Germania riprenderò il tema della sostenibilità ambientale, sottolineando la problematica del cambiamento climatico ed il bisogno da parte di tutti di raggiungere una maggiore sostenibilità a livello globale se vogliamo proteggere il nostro pianeta per le generazioni future.

Basta riflettere sull’ aumento della regolarità di alluvioni a Venezia o di cambiamenti nei tempi dello scioglimento delle nevi in montagna (che provocano il rilascio di flussi d’ acqua) per vedere gli effetti dei cambiamenti climatici. E la situazione non farà altro che peggiorare se non si agisce subito.

Credo fermamente che la risposta che diamo alla sfida che ci troviamo ad affrontare definirà la nostra era. Nello stesso modo in cui il Rinascimento ha definito per molti di noi in Europa un risveglio dell’ identità culturale ed intellettuale alla fine del periodo medievale, le nostre azioni di oggi potrebbero essere ricordate come il rinascimento del nostro modo di vivere, come l’ inizio di una nuova epoca con una gestione efficiente dei nostri Paesi. Se ciò suona come un’ ambizione troppo grande, dobbiamo riflettere brevemente sulla scienza dei cambiamenti climatici per iniziare a vedere quello che succederà se non agiamo subito.

In molti tra coloro che sostengono che questa scienza è sbagliata dovrebbero approfondire la loro conoscenza: basta infatti visitare la sede dell’ Istituto Statistico Britannico sull’ Antartico a Cambridge e chiedere di poter vedere i campioni di ghiaccio estratti da 3 chilometri di profondità che raccolgono il livello di presenza di diossido di carbonio degli ultimi mille anni circa, per vedere con i propri occhi. Il grafico oscilla in modo regolare e stabile tra periodo glaciale ed interglaciale fino alla metà del XVIII secolo, proprio quando iniziò la rivoluzione industriale, ed inizia poi ad accelerare in misura di parti di CO2 per milione fino alla nostra era che è il punto in cui il grafico indica la gravità della situazione.

Il giorno di Pasqua nelle tendopoli. Il lutto italiano sui giornali di tutto il mondo

 I bambini con le uova di Pasqua da scartare. Molti, da lontano, hanno pensato a loro e nelle tendopoli dei terremotati d’ Abruzzo sono arrivati gli omaggi del Papa e di moltissime organizzazioni umanitarie. Si teme il maltempo, la terra ogni tanto trema e la paura non riesce a passare, si sobbalza ad ogni scossa, centinaia e centinaia ce ne sono state. Ma gli esperti avvertono che altre ancora ce ne saranno. E mentre è salita a 294 la triste conta dei morti con l’ ultima vittima, un ferito ricoverato all’ ospedale, la gente ha vissuto un’ insolita domenica di Pasqua.

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