Palermo: i primi Conciliatori Professionali chiamati alla realizzazione di uffici di Mediazione Civile

 A.N.P.A.R. Associazione nazionale per la Conciliazione & l’ Arbitrato comunica: prestigioso successo a Palermo per avvocati dottori commercialisti e neo – laureati in materie giuridiche ed economiche: più di venti conciliatori che si sono iscritti al corso A.N.P.A.R., dei quali solo 19 hanno superato la prova finale di valutazione ed hanno ricevuto l’ attestato valido per iscriversi attraverso un organismo di conciliazione nel Registro tenuto presso il Ministero della giustizia.

C’ è soddisfazione ma anche tanta voglia di continuare a formare conciliatori specializzati su tutto il territorio Siciliano, è quanto affermato dal presidente dell’ associazione dott. Giovanni Pecoraro. Il nostro intento, continua Pecoraro, è quello di istituire, in Comuni e quartieri con una media densità abitativa, uffici di conciliazione di prossimità a disposizione della comunità Siciliana.

L’ Associazione nazionale magistrati contro Silvio Berlusconi

 Durissima la reazione dei magistrati attraverso Anm e Csm alle accuse rivolte da Silvio Berlsuconi a Porta a Porta (“I pm di Milano hanno insabbiato le indagini su Unipol”). Prima è l’ Associazione nazionale magistrati a farsi sentire: “Una grave interferenza su procedimenti in corso, che costituisce l’ ennesima manifestazione dell’ intolleranza dell’ onorevole Berlusconi nei confronti dell’ indipendente svolgimento delle indagini e di una giurisdizione autonoma dai voleri della politica”.

La lotta alla mafia “non può tollerare infondate operazioni di delegittimazione dei magistrati e delle forze dell’ ordine, esposti in prima linea nell’ azione di contrasto alla criminalità mafiosa”. L’ Associazione nazionale magistrati (Anm) esprime perciò indignazione per le dichiarazioni inaccettabili del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sulle procure di Milano e Palermo.

“Ancora una volta l’ onorevole Berlusconi – lamenta in un documento la giunta del sindacato delle toghe – definisce folli i magistrati che hanno come unica responsabilità quella di esercitare le loro funzioni al servizio del Paese, senza condizionamenti”.

L’ anniversario di Borsellino, Napolitano: “Eredità preziosa per la società civile”

 Cerimonia commemorativa ieri mattina alla Caserma “Lungaro” di Palermo per ricordare il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della scorta morti nella strage di via D’ Amelio il 19 luglio del 1992. Corone di fiori sono state deposte dalle autorità sulla lapide nella sezione scorte che ricorda gli “angeli custodi” di Borsellino e tutti gli altri poliziotti uccisi da Cosa nostra.

Presente alla cerimonia, tra gli altri, il Procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, ma anche il Prefetto Giancarlo Trevisone, l’ assessore regionale al Territorio e ambiente Mario Milone, il sindaco Diego Cammarata, il vicecapo della Polizia Francesco Cirillo, il questore Alessandro Marangoni, il generale dei Carabinieri Enzo Coppola, il generale della Finanza Domenico Achille e tutte le altre autorità militari di Palermo.

Due soli i magistrati presenti alla cerimonia: Egidio La Neve e Leonardo Guarnotta, quest’ ultimo amico personale di Paolo Borsellino. Assenti, invece, i cittadini. Sul luogo anche i familiari degli agenti di scorta uccisi nella strage di via D’ Amelio, compreso Manfredi Borsellino e Agnese Piraino Leto, rispettivamente figlio e vedova del giudice, oltre a Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni Falcone.

“Basta col dire che i palermitani sono assenti alle commemorazioni per Paolo Borsellino, in questi giorni ci sono state diverse manifestazioni e i palermitani hanno risposto bene, facendo delle scelte. Come bene hanno risposto le tante persone provenienti da tutta Italia. Chi non ha risposto è lo Stato che avrebbe dovuto essere presente nonostante le possibili contestazioni, raccogliendole e confrontandosi con la città che ricorda e che non vuole dimenticare”.

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