Berlusconi: “Corruzione. Solo casi isolati da sanzionare”

 Silvio Berlusconi, in collegamento telefonico con Formigoni, ha dichiarato: “Voglio subito chiarire un punto sulla ipotetica corruzione nel Pdl. Solo casi isolati da sanzionare. Vi rassicuro che non c’ è alle porte una nuova tangentopoli ci sono semmai casi che vanno perseguiti e sanzionati. Non ci sarà nelle nostre liste nessun personaggio compromesso in modo certo. Vigileremo con attenzione. Non accettiamo lezioni di moralità da questa opposizione. Sono disperati per il calo di consenso, si aggrappano a tutto anche con la demolizione di servitori dello Stato con accuse assurde”.

Stop alla Protezione civile Spa ma serve più chiarezza

 Nonostante lo stralcio della norma che istituiva la società che avrebbe privatizzato la Protezione civile, continuano le polemiche legate anche alle permanenti ambiguità di ulteriori disposizioni come quella sul piano carceri e sui commissari straordinari. Dall’ opposizione e dagli operatori del settore giungono richieste ulteriori di aggiustamento del testo che chiariscano in maniera inequivoca il perimetro dell’ attività del Dipartimento della Protezione civile. Paolo Buzzetti, presidente dei costruttori dell’ Ance, plaude allo stop sulla Protezione civile spa, ma chiede chiarezza.

Giustizia. Il Presidente del Consiglio attacca i giudici milanesi

 Silvio Berlusconi: “Le norme sul processo breve non sono incostituzionali, anzi è l’ Europa che ci chiede di intervenire. Le critiche dell’ opposizione sul processo breve sono vere e proprie calunnie. Sono tutti intellettualmente disonesti: non sono problemi di Berlusconi, ma aggressioni al presidente del Consiglio. Questa è una cosa sicura e certa”. Sulle ipotesi di incostituzionalità delle norme, Berlusconi risponde: “Non lo so e non credo. È l’ Europa che ce lo chiede. E c’ è la Costituzione che ci dice che i processi debbono avere tempi certi e ragionevoli. Ma non voglio pronunciarmi su questo”.

Riforma Giustizia. Il Pdl accelera: già al Senato il processo breve

 Oggi arriva in aula il processo breve. Silvio Berlusconi riunisce a Palazzo Grazioli i vertici del Pdl e tutti i “tecnici” del settore. Priorità: il legittimo impedimento e il ddl sul processo breve com alcuni cambiamenti: la norma sul processo breve potrà essere applicata ai processi in corso, ma solo se riguardano reati indultati o indultabili con pene inferiori nel massimo a 10 anni; se non sono decorsi più di due anni dall’ esercizio dell’ azione penale da parte del Pm (due anni e tre mesi in caso di nuove contestazioni). Cambia anche il tetto fissato per la durata massima del giudizio.

Via libera al legittimo impedimento. Pierluigi Bersani: “Così dialogo impossibile”

 “Sarebbe questa la prima mossa del “partito dell’amore”? Andando avanti a testa bassa sui suoi provvedimenti – avverte Bersani commentando il vertice di Palazzo Grazioli – il governo sa bene che mette a repentaglio una discussione di sistema sulle riforme istituzionali, ivi compreso il rapporto tra Parlamento e Magistratura. Non bastano i giochi di parole o le finte benevolenze verso l’ opposizione a nascondere la realtà dei fatti. La nostra disponibilità è quella dichiarata più volte: si sospendano i provvedimenti che governo e maggioranza hanno annunciato e si discuta subito dell’ ammodernamento del nostro sistema”.

Le riforme? La storia infinita…

 Non se ne farà niente: dissensi all’ interno del Pd, mancanza di unità di intenti nel centrodestra, lontana la concordia auspicata da Napolitano. Un clima di lotta, non di coesione. E le riforme? Un problema di tutti, che però non interessa a nessuno. E che ognuno mette sul piano personale e non sul piano puramente politico per il bene dell’ Italia e degli italiani, che hanno votato per la destra, per la sinistra, per il centro, ognuno secondo la sua ideologia. Ma cosa hanno alla fine concluso gli eletti?

Cittadinanza italiana agli immigrati. Contrasti negli schieramenti politici

 L’ esame delle nuove norme per la cittadinanza italiana agli immigrati provoca scontri alla Camera. Pdl e Lega confermano la normativa esistente, ovvero il limite di 10 anni per la richiesta di cittadinanza, rendendola però più severa per alcuni aspetti. Invece opposizione e Gianfranco Fini sono per la cosiddetta “cittadinanza facile”, con il limite di 5 anni in determinate circostanze

Silvio Berlusconi è tornato a casa

 Il premier, salutando con la mano quanti erano in attesa fuori dal nosocomio, ha rassicurato i propri sostenitori: “Mi rimarranno due cose come ricordo di questi giorni: l’ odio di pochi e l’ amore di tanti, tantissimi, italiani. Agli uni e agli altri faccio la stessa promessa: andremo avanti con più forza e più determinazione di prima sulla strada della libertà. Lo dobbiamo al nostro popolo, lo dobbiamo alla nostra democrazia, nella quale non prevarranno né la violenza delle pietre, né quella peggiore delle parole”.

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