Fornero: ”Aumentare i salari”

 Il Governo è disponibile al dialogo con le parti sociali sulla riforma del mercato del lavoro. Il ministro del Welfare Elsa Fornero dichiara: ”Si deve poter parlare di tutto perché non ci possono essere terreni inesplorati. Tra le priorità del Governo c’è l’aumento dei salari, perché sono bassi e perché il divario nella distribuzione del reddito è cresciuto negli ultimi 15 anni”.

Ok Camera a manovra Monti

 Mario Monti ottiene la fiducia sulla manovra, ma con sessantuno voti in meno. L’ulteriore riduzione per il voto finale sul provvedimento si ferma a quota 402, ma il presidente Monti non si scoraggia e ricorda subito alla politica le sue responsabilità. ”Se non facciamo tutti il nostro dovere, si mette a rischio l’Italia. Siamo accomunati dalla stessa intrapresa”.

E ripete: “Se tutti facciamo il nostro dovere con senso di responsabilità non ho dubbi che l’Italia si salverà. Perché questo è in gioco: è a rischio il benessere degli italiani. Anche se personalmente, io non sono affatto disperato”. Anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano richiama tutti alla necessità di ”scelte severe e coraggiose, di fronte al pericolo di un drammatico disastro finanziario”.

Monti: ”Riforme e pensioni o si rischia”

 La manovra del 5 dicembre sarà ispirata a rigore, crescita, equità.
Priorità alle pensioni, per rispondere alle richieste di Bruxelles
In vista dell’appuntamento dell’8 e 9 dicembre, decisivo per il destino dell’Unione europea, Monti rivolge un appello a tutti: ”Siamo in una situazione straordinariamente delicata. Sarà un appello al senso collettivo di responsabilità, perché se l’Italia manca questo passaggio fondamentale, vi saranno conseguenze molto gravi per tutti. Certe ritualità e tradizioni ora passano in secondo piano. Dietro il Parlamento e le forze sociali vi sono i cittadini che sembrano apprezzare il lavoro che stiamo svolgendo al servizio del paese”.

Plauso Sarkozy-Merkel a Monti, riforme impressionanti

 Il ruolo della Bce in stand bay, la situazione dell’euro è molto grave.
Urgente e necessario modificare il Trattato Ue per rafforzare la governance, introducendo sanzioni automatiche per chi non rispetta le regole e ipotizzando un’unione fiscale: è quanto risultato del vertice trilaterale di Strasburgo tra il presidente francese Nicolas Sarkozy, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente del Consiglio Mario Monti.

Bruxelles, Italia nel piano Eurozona per arginare crisi

 L’Eurozona è soddisfatta degli impegni presentati dall’Italia e chiede a Roma di presentare urgentemente un ambizioso calendario per la realizzazione delle riforme.
Per quanto riguarda le pensioni, i leader prendono nota delle intenzioni italiane e chiedono che entro dicembre venga presentato un piano dettagliato su come raggiungere l’obiettivo. L’Italia rientra nel piano dell’Eurozona per arginare la crisi dei debiti: gli impegni che ha preso vengono inseriti nelle conclusioni del summit, che plaude alle misure annunciate ma incalza sulla loro applicazione, guardando subito alla prossima tappa, ovvero un piano pensioni definito entro dicembre.

Presentate all’Unione europea le misure anti deficit

 Previsto un piano di dismissioni del patrimonio pubblico da cinque miliardi di euro all’anno.
L’Ue: “Buone impressioni dalla lettera dell’Italia”. Il premier polacco Donald Tusk al termine del vertice Ue, ha dichiarato: ”I leader Ue hanno avuto un’impressione ”molto buona” della lettera inviata dall’Italia e dell’agenda molto dettagliata allegata, documenti che sono stati illustrati loro dal presidente Herman van Rompuy”.

Berlusconi ribatte a Merkel-Sarkozy: ”Nessuno ci dia lezioni”

 Il presidente del Consiglio replica a Merkel e Sarkozy: “Nessuno nell’Unione può autonominarsi commissario e parlare a nome di governi eletti e di popoli europei. Nessuno è in grado di dare lezioni ai partner”.
Il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert ha subito spiegato: “La Germania ha grande fiducia nella conduzione italiana della crisi dell’euro. Francia e Germania considerano l’Italia un paese economicamente molto forte, un importante membro Ue e uno dei nostri partner più stretti. Germania e Francia considerano l’Italia un Paese dalle prestazioni economiche molto alte che ha, tuttavia, un alto debito. Le allusioni italiane sul sorriso scambiato in conferenza stampa tra Merkel e Sarkozy sono basate su un malinteso“.

Merkel: urgono misure, abbiamo fiducia in Berlusconi

 Dalla Ue ultimatum all’Italia: la Merkel e Sarkozy vogliono impegni concreti.
La Merkel ha detto di avere fiducia in Berlusconi: ”Spero che tutte le decisioni necessarie saranno prese, perché la fiducia ha bisogno di prospettive chiare. L’Italia ha una forza economica notevole, ma ha un debito pubblico molto elevato che deve essere ridotto in modo credibile”.

Confindustria incalza il governo: “Subito il dl sviluppo”

 Emma Marcegaglia: ”Facciamo bene e subito le cose che dobbiamo fare con il dl sviluppo piuttosto che farcele imporre dall’Ue”.
Il presidente di Confindustria incalza: ”Da quello che sappiamo fino ad oggi, le cose di cui si parla sono deludenti. Non possiamo farci commissariare continuamente. Qui rischiamo che l’Europa ci imponga delle scelte, noi siamo un grande Paese, non possiamo farci commissariare continuamente dall’Europa o dagli altri Paesi. Quindi chiediamo che il decreto sviluppo venga varato nel più breve tempo possibile, che abbia all’interno riforme serie e non piccole cose. Chiediamo al governo di non fare piccole cose e avere il coraggio di fare grandi riforme e non farsi bloccare da fini elettoralistici”.

Merkel, Italia può riconquistare fiducia mercati

 La cancelliera Angela Merkel: “L’Italia ha tutte le possibilità di riconquistare la fiducia dei mercati se rispetta i suoi impegni”.
Angela Merkel, in una conferenza stampa tenuta al Parlamento europeo a Bruxelles, ha spiegato: ”L’Efsf può intervenire nella ricapitalizzazione delle banche solo come intervento di ultima istanza, prima devono provvedere le banche stesse, poi – se queste sono in difficoltà – devono intervenire i governi nazionali e se anche questi lo sono, solo allora si può pensare all’uso dello Esfs”.

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