Evento ”Terra Futura”: 20-22 maggio 2011

 40 milioni di persone hanno abbandonato le proprie terre nel 2010 a causa dell’impatto dei cambiamenti climatici
Legambiente: ”Importante riconoscere giuridicamente i profughi ambientali come rifugiati”
Solo nel 2010 sono state 40 milioni le persone costrette a lasciare le proprie terre a causa dei cambiamenti climatici. È questo l’allarme lanciato da Legambiente che, nel corso di Terra Futura, la mostra-convegno sulle buone pratiche a Firenze fino al 22 maggio, ha presentato il dossier ”Profughi ambientali: Cambiamento climatico e migrazioni forzate”. Secondo il dossier, se fino a qualche anno fa erano le guerre la causa principale delle emigrazioni di massa, oggi gli eventi metereologici estremi causati dal surriscaldamento del Pianeta rappresentano il fattore in assoluto predominante. Basta pensare che nel 2008 ben 20 milioni di persone sono state costrette a spostarsi temporaneamente o definitivamente in seguito ad alluvioni, desertificazione e fenomeni atmosferici estremi, contro i 4,6 milioni di profughi creati da guerre e violenze.

Vertice ONU a Cancun, lettera aperta: appello di 50 associazioni italiane

 Vertice ONU a Cancun, lettera aperta: appello di 50 associazioni italiane

Al Presidente del Consiglio
Al Presidente del Senato
Al Presidente della Camera dei Deputati
Ai Presidenti Commissioni Ambiente di Camera e Senato

Siamo oltre 50 organizzazioni italiane del mondo produttivo e del lavoro, della difesa dell’ambiente e dei consumatori, del volontariato laico e cattolico, della ricerca scientifica e della scuola, unite dalla convinzione che sia necessario e urgente operare per fermare gli effetti e rimuovere le cause dei cambiamenti climatici, responsabili già di tanti danni ambientali, sociali ed economici, e forieri di disastri ben più gravi per la specie umana.

La conclusione del primo periodo di impegni del Protocollo di Kyoto, che avverrà nel 2012, è alle porte. Nei giorni della stretta finale del Vertice ONU che si sta svolgendo a Cancun, ci rivolgiamo alle massime Istituzioni del nostro Paese affinché l’Italia dia un pieno e convinto contributo perché questo Vertice rappresenti un vero punto di svolta per i negoziati sul clima. È necessario che si adottino decisioni ambiziose capaci di definire un nuovo accordo globale legalmente vincolante, da finalizzare nella prossima Conferenza delle Parti prevista nel dicembre 2011 in Sudafrica.

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