L’ Aquila. Al via il G8: clima, aiuti all’ Africa e crisi economica gli obiettivi del summit dei Grandi del mondo

 Far uscire l’ economia dalla peggiore recessione degli ultimi decenni, tagliare il 50% delle emissioni globali di gas serra entro il 2050 e raddoppiare gli aiuti all’ Africa e ai Paesi in via di sviluppo entro il 2010. Sono questi gli obiettivi del summit 2009 de L’ Aquila dove ieri si sono riuniti gli otto Grandi per la tre giorni di lavori del vertice.

L’ arrivo dei protagonisti si è completato con l’ atterraggio a Roma dei presidenti americano e russo Barack Obama e Dmitri Medvedev. Mentre i due capi di Stato giungevano a Pratica di Mare, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi era in visita con la cancelliera Angela Merkel tra le rovine di Onna, la cittadina distrutta dal devastante sisma del 6 aprile. Anche il primo ministro giapponese Taro Aso ha voluto visitare le zone colpite dal terremoto e si è soffermato nel centro de L’ Aquila davanti alla Chiesa della salute, scioccato dalla vastità dei danni.

Il presidente Obama era al Quirinale per l’ incontro con il presidente Giorgio Napolitano. Entrambi hanno sottolineato il clima di grande intesa e collaborazione tra i due governi. Al vertice, che è cominciato formalmente con un pranzo di lavoro sui temi economici, è stata indirizzata la preghiera di papa Benedetto XVI che ha esortato i leader riuniti a pensare ai più poveri. Ai lavori del G14 di oggi sarà invece assente il presidente cinese Hu Jintao, richiamato in patria per i disordini nello Xingjang. Su quanto scritto dalla stampa straniera, che anche oggi con il Guardian e il New York Times non risparmia critiche alla presidenza italiana, è giunta oggi una smentita dalla Casa Bianca.

Estero. New York, volevano colpire la sinagoga: in manette quattro presunti terroristi

 L’ Fbi ha arrestato ieri sera quattro uomini sospettati di aver pianificato un attentato terroristico contro una sinagoga del Bronx, a New York. I quattro intendevano anche abbattere degli aerei militari presso una base della Air National Guard a Newburgh, a un centinaio di chilometri a nord di New York. Le autorità Usa hanno riferito che i quattro presunti terroristi sono tutti musulmani e tre hanno il passaporto Usa.

Residenti a Newburgh, i quattro sono stati arrestati ieri sera intorno alle 21 (ora locale), dopo che avevano sistemato degli ordigni (da loro ritenuti veri, ma in realtà falsi, precisa il New York Times) di fronte a una sinagoga e a un centro ebraico nel quartiere di Riverdale, nel Bronx. Le indagini che hanno portato agli arresti sono state condotte con grande accortezza dall’ Fbi per oltre un anno, ed erano scattate dopo che i quattro, nel tentativo di procurarsi delle armi, si erano messi in contatto con un informatore degli agenti federali.

Nel giugno 2008 l’ informatore ha incontrato James Cromitie, il quale in quell’ occasione si era lamentato del fatto che alcuni suoi parenti vivevano in Afghanistan e che molti musulmani erano stati uccisi dalle forze americane in Afghanistan e in Pakistan. Cromitie per questo aveva detto che era sua intenzione fare qualcosa in America. A partire dall’ ottobre 2008 l’ informatore dell’ Fbi ha iniziato a incontrare regolarmente i quattro in una casa di Newburgh, filmando e registrando i colloqui.

Barack Obama: un piano per rilanciare l’ economia

 Per Obama è la prima, grande scommessa. Per giocarla, chiederà il voto dei leader del Partito Repubblicano per quel pacchetto da 825 miliardi di dollari con il quale il presidente spera di evitare il baratro della recessione e rilanciare l’ economia statunitense. Il consenso dei rappresentanti del Grand Old Party non è indispensabile: i democratici hanno la maggioranza assoluta alla Camera dei Rappresentati e al Senato. Potrebbero fare passare il provvedimento senza preoccuparsi dei voti repubblicani. Ma Barack Obama vuole che i primi passi della sua amministrazione, specialmente su un terreno così delicato come quello economico, siano all’ insegna dello spirito bipartisan e ottengano il massimo del gradimento anche da parte dell’ opposizione.

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