Economia. L’ ottimismo della Bce: evitata la depressione

 La Bce si mostra ottimista. “Abbiamo evitato una depressione molto, molto minacciosa, ha detto Trichet. Le misure eccezionali prese dalle autorità finanziarie – ha spiegato il presidente della Banca centrale europea al termine delle riunioni alla Banca dei regolamenti internazionali – hanno prodotto una stabilizzazione e le statistiche recenti confermano “la fine della caduta libera delle nostre economie”.

Ocse. La recessione rallenta nei Paesi industrializzati, la ripresa arriverà prima del previsto ma sarà lenta

 “Le notizie economiche sono state in larga parte favorevoli negli ultimi mesi”, spiega l’ Ocse, che segnala il buon andamento dei mercati finanziari, la ripresa già in corso in economie emergenti come la Cina e la stabilizzazione del mercato immobiliare in Usa e Gran Bretagna, anche se la stretta sul credito prosegue e la salute del sistema bancario desta ancora preoccupazioni.

L’ organizzazione parla di una ripresa più vicina di quanto previsto alcuni mesi fa e di una conseguente attenuazione del deterioramento senza precedenti del mercato del lavoro. Tuttavia, il ritmo della ripresa sarà probabilmente modesto per un certo periodo avverte l’ organizzazione di Parigi. Per vari fattori: la crescita della disoccupazione e la stagnazione delle retribuzioni, che manterranno sotto pressione la domanda privata.

Per quanto riguarda l’ inflazione, il recente rincaro dei prezzi delle materie prime fa sì che i rischi di deflazione riguardino il solo Giappone. Nel rapporto l’ Ocse ha migliorato le stime sul Pil dei paesi del G7. Secondo le nuove previsioni, il Pil dei paesi dell’ area calerà del 3,7% nel 2009, mentre le stime di giugno parlavano di un calo del 4,1%. Per quanto riguarda l’ Italia, la contrazione stimata passa da un 5,5% a un 5,2%.

Il Cdm vara il Dpef 2010 – 2014. Il Governo lancia un messaggio di ottimismo. Arriva lo scudo fiscale

 È un messaggio di ottimismo quello lanciato dal Governo nel Dpef: la crisi può essere considerata come un’ opportunità di sviluppo e di rilancio per l’ economia e più in generale di progresso sociale per il Paese. Numeri alla mano, il 2009 sconterà ancora gli effetti della recessione internazionale (con il Pil al 5,2%) ma già nel 2010 la locomotiva Italia riprenderà a marciare con un +0,5% che si rafforzerà al 2% negli anni successivi.

Per gestire la fase post crisi, il Governo ritiene indispensabile proseguire verso un risanamento solido e duraturo, secondo un principio di prudenza fiscale. Ed infatti proprio l’ utilizzo prudente della leva fiscale ha consentito finora all’ esecutivo di limitare il deterioramento dei conti pubblici. Per l’ economia mondiale, e quella italiana, negli ultimi 2 – 3 mesi si sono ripetuti segnali non negativi scrive ancora il Governo nel Dpef.

In particolare, si legge nel testo, “le tensioni sui mercati finanziari si sono gradualmente allentate. L’ incertezza sulle prospettive economiche resta elevata, ma si sta evidenziando un’ attenuazione delle spinte recessive”. Il Governo ritiene poi “essenziale ristabilire sin d’ ora un percorso di risanamento solido e credibile per il dopo crisi”.

Insomma, per il 2009, la crisi farà sentire ancora i suoi effetti sulle tasche degli italiani visto che i consumi caleranno del 2,2%. Nessun spiraglio nemmeno sul fronte del lavoro, visto che il tasso di disoccupazione salirà nel 2009 all’ 8,8%. Ma la fine del tunnel è vicina: nel 2010, sempre secondo le previsioni del Governo, i consumi riprenderanno facendo segnare un aumento dello 0,3%, e del 2,1% negli anni successivi. Quanto invece al tasso di disoccupazione, l’ anno prossimo peggiorerà lievemente, sempre per effetto della congiuntura difficile, per poi scendere al 7,7% nel 2013.

Crisi economica. Nell’ Eurozona segnali di ripresa secondo Joaquin Almunia, commissario Ue agli Affari economici e monetari

 L’ economia dell’ Eurozona è ancora in un “territorio di profonda recessione”, ma i vari indici di fiducia e i mercati finanziari stanno cominciando a inviare primi segnali di un timido miglioramento. Questo il messaggio contenuto nel rapporto trimestrale sulla zona euro, compilato dai servizi del commissario Ue agli Affari economici e monetari Joaquin Almunia.

Senza timore di passare per gufo la commissione europea ha fatto il punto sulle luci e sulle ombre della fase congiunturale. I segni di stabilizzazione dei mercati finanziari sono cauti (dall’ andamento degli spread al miglioramento delle valutazioni del business e dei consumatori, la propensione al rischio più bassa, le migliori condizioni di finanziamento) e le loro condizioni restano fragili.

La commissione europea conferma che la ripresa arriverà l’ anno prossimo, ma elenca almeno sei ragioni che indicano prudenza rispetto ai facili ottimismi sull’ andamento dell’ economia nei mesi che ci separano dalla (possibile) ripresa della crescita di segno positivo (secondo trimestre 2010 secondo le ultime stime di Bruxelles).

Confcommercio: Per l’Italia crescita sotto zero sia nel 2008 che nel 2009

 La crisi dei mercati aggrava la situazione economica dell’Italia. Nel 2009 il Pil calerà dello 0,3% e anche quest’anno è atteso in flessione dello 0,3%. A frenare è soprattutto la spesa delle famiglie residenti che, nel 2009, calerà dello 0,5%, mentre gli investimenti sono attesi in totale stagnazione. Sono dunque rinviate al 2010 “le effettive possibilità di riavvio di un ciclo espansivo delle attività produttive”. E’ quanto prevede l’Ufficio Studi Confcommercio, le cui stime sono state diffuse a Pramaggiore (Venezia) dal presidente Carlo Sangalli.

Nelle stime si sottolinea come “gli impulsi recessivi derivanti dall’attuale contesto Internazionale” appaiono “amplificati e destinati a tradursi in un profilo ciclico ben peggiore rispetto alla media dell’euroarea, sempre che risulti fondata l’ipotesi della presunta solidità del settore creditizio nazionale, sia in termini di liquidità, sia in termini di solvibilità”.

Le misure anticrisi proposte dal PD

 Il Pd condivide le misure di sostegno ai mercati finanziari concordate ai recenti appuntamenti dell’Eurogruppo ed Ecofin e finalizzate a garantire i risparmiatori, a ricapitalizzare le istituzioni finanziarie in difficoltà e ad assicurare il credito interbancario.

Il Pd condivide, pertanto, le misure previste nei due decreti legge approvati dal Governo a seguito delle riunioni dell’Eurogruppo;

il Pd considera, tuttavia, necessario modificare i due decreti in due direzioni. In primo luogo, per coinvolgere il Parlamento e dare trasparenza alle principali scelte dell’esecutivo. In secondo luogo, per far fronte all’emergenza sul campo dell’economia reale: occupazione, redditi da lavoro e pensione, credito alle micro, piccole e medie imprese, investimenti pubblici e privati.

Infatti, dai mercati finanziari, la crisi ha investito l’economia reale. Gli andamenti delle Borse di tutto il mondo, dopo l’attuazione dei piani straordinari di salvataggio decisi dai Governi dell’Unione europea e degli stati Uniti, indicano la crescente preoccupazione degli operatori di mercato per la contrazione dell’attività economica. La priorità della politica economica ora è l’economia reale.

Crisi mutui, Tremonti assicura: Rischi contenuti per l’Italia

 “I rischi per l’Italia restano contenuti” e questo vale per banche e assicurazioni. Inoltre “le banche hanno una liquidità adeguata”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, intervenendo in Aula alla Camera.
“Il Comitato per la stabilità dei mercati – ha aggiunto Tremonti – ha ritenuto opportuno continuare a mantenere sotto costante osservazione la situazione”.
Il ministro ha spiegato che “al fine di proteggere il mercato italiano da attacchi di natura speculativa che trovano alimento dal perdurante clima di incertezza del sistema finanziario internazionale, il ministro dell’Economia e delle finanze d’intesa con il governatore della Banca d’Italia si è impegnato ad adottare le misure necessarie per garantire la stabilità del sistema bancario e per difendere i risparmiatori”.

Per affrontare la crisi dei mercati finanziari, ha quindi ricordato Tremonti, “sul piano internazionale, la nostra azione è svolta a tutti i livelli in stretto contatto con i principali partners e nei diversi formati istituzionali”.

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