Ok della Camera alla Finanziaria. Prorogato lo scudo fiscale, aumento dell’ aliquota

 Puntualizzazione di Tremonti: il nuovo scudo fiscale avrà due scadenze e due aliquote. Partirà dall’ entrata in vigore del decreto Milleproroghe e fino al 28 febbraio avrà un’aliquota del 6%, mentre da marzo fino al 30 aprile l’ aliquota salirà al 7%. L’ opposizione è contro gli scudi. Il leader dell’ Idv, Antonio Di Pietro, in Aula alla Camera nel corso delle dichiarazioni di voto finale sulla finanziaria, ha definito lo scudo fiscale “una tangente di stato, tangente che questo governo percepisce da evasori fiscali, dai corrotti, dai mercanti di droga. Per questo la finanziaria è una legge criminogena perché mette voglia di violare la legge e dopo il riciclaggio di Stato prevede un uso ingiusto e improprio delle risorse”.

PD: Dal Governo solo una mancia

 Berlusconi certifica lo stato di crisi in una conferenza stampa. Tremonti parla per oltre due ore snocciolando i numeri del pacchetto anti-crisi con l’obiettivo di portare il rapporto tra il debito pubblico e il PIL sotto il 100%, difendendo l’operato del governo e soprattutto la finanziaria d’estate votata con la fiducia in soli 9 minuti. Chiedono la collaborazione ignorando le proposte avanzate dal PD.

Un pacchetto provvisorio e un po’ accampato per aria che richiede della collaborazione di tutti. Il premier chiede l’interruzione del “perenne” clima elettorale che sta vivendo la politica italiana e l’avallo da parte dell’opposizione. Un po’ della serie “me la canto e me la suono” visto che chiede il sostegno a giochi fatti.

A parte gli auto-elogi che Berlusconi fa a se stesso e al suo governo, il succo del discorso è in mano a Tremonti che punto per punto elenca un piano da 80 miliardi di euro. Il ministro dell’Economia conferma il bonus per i redditi più bassi, il calmiere per i mutui e una riduzione degli acconti Irpef e Irap pari al 3%.

Tremonti sulla finanziaria: Aiuteremo famiglie e imprese

 L’intervento di Giulio Tremonti, svolto alla Camera dei deputati l’11 novembre 2008, durante la discussione della legge Finanziaria.

Signor Presidente, onorevoli colleghi, l’azione di politica economica del Governo si è sviluppata e si sta sviluppando, in questi sei mesi, su tre piani: sul piano della stabilizzazione triennale del bilancio pubblico; sul piano della tutela del risparmio; sul piano del sostegno alle imprese e alle famiglie. È stato, ed è, uno sviluppo basato su una visione di insieme che noi valutiamo sistematica ed organica. Forse vi è qualche asimmetria informativa: vi è una parte che ritiene di aver visto tutto giusto e da subito, mentre noi non avremmo visto tutto giusto e da subito, e vi è una parte che ritiene che sia stato visto abbastanza giusto, ma non fatto tutto il possibile. Ci permettiamo di manifestare un qualche dissenso rispetto a questo criterio di valutazione.

La Finanziaria resta blindata, pacchetto anti-crisi entro Natale

 La Finanziaria rimane blindata, così come annunciato dal numero uno dell’Economia, Giulio Tremonti. Saranno dunque poche le modifiche possibili al testo ora in aula a Montecitorio. Le misure sull’economia reale, ovvero il pacchetto anti-crisi per famiglie e imprese, troverà posto più in là, magari nei collegati alla stessa Finanziaria o in altri provvedimenti legislativi. A darne conferma è stato il sottosegretario all’Economia, Giuseppe Vegas nella discussione generale alla Camera.

Il pacchetto per le imprese, a dire il vero, potrebbe essere presentato anche a breve e dovrebbe anticipare quello per le famiglie. Diverse le misure allo studio. Si parte dallo sblocco degli investimenti pubblici attraverso, come ha detto Tremonti, “una riunione straordinaria del Cipe e altre cose che saranno comunicate dal presidente del Consiglio”. Si tratta in questo caso di circa 16,3 miliardi di euro di risorse per le infrastrutture.

Marini (PD): Battaglia dura su salari e potere d’acquisto

 “Il livello della nostra opposizione sta crescendo. Il Partito Democratico non è nato neppure da un anno, e il governo insediato da tre mesi. Ora dobbiamo ritrovare lo spirito della campagna elettorale, aprire il partito ai gioani e alla forze nuove provenienti dalla società. Siate duri con i vostri dirigenti, ma non andate dietro a quelli che piangono e si deprimono. In politica si perde e si vince e noi dobbiamo prepararci a ritornare a vincere. Questa è la regola e la dignità della politica”. E’ un Franco Marini molto deciso quello che si presenta alla Festa Democratica nazionale di Firenze. Intervistato dall’editorialista de ‘La Stampa’ Federico Geremicca, il senatore del PD mostra tutta la sua caparbietà e la sua proverbiale tenacia nel difendere e al tempo stesso spronare l’azione del partito.

preload imagepreload image