Malpensa. Cattaneo replica a Bersani e Penati

 “Altro che abbaiare alla luna! Regione Lombardia ha messo in campo fatti concreti che Bersani e Penati fanno finta di non vedere. Non si sono accorti che il Presidente Formigoni e il sottoscritto hanno assunto da tempo una posizione critica verso le scelte della nuova Alitalia? Si sono persi qualche passaggio tra congressi e mandati esplorativi? Benvenuti tra noi, meglio tardi che mai!”.

Lega: Alitalia, sì al piano del Governo. Ora accogliere le richieste di Sea

“Il Governo ha fatto bene a intervenire su Alitalia. La situazione della compagnia è un’eredità pesante che questo Governo si è ritrovato e che sta affrontano. L’importante è che siano tutelati gli aeroporti di Linate e Malpensa, e, in particolare, che vengano accolte le richieste della Sea. A questo serve il tavolo di Milano”. Così il Presidente dei deputati della Lega Nord, Roberto Cota, commenta il via libera del Consiglio dei Ministri al decreto legge e al disegno di legge delega su Alitalia. “Vanno rivisti gli accordi bilaterali in modo da consentire che nuovi vettori possano impegnare le rotte lasciate libere da Alitalia su Malpensa – spiega il capogruppo leghista –

Lega: Sì al prestito ponte per Alitalia ma solo con salvezza Malpensa

 Patti chiari per un’amicizia lunga. E’ quanto chiede la Lega Nord, che ieri mattina ha spiegato nel corso di una conferenza stampa la sua posizione sulla questione del prestito ponte per Alitalia. Il movimento di Umberto Bossi si è detto disponibile a votare il provvedimento a patto che venga salvato l’hub lombardo “liberalizzando le rotte attraverso una revisione degli accordi bilaterali tale da facilitare il reperimento di dieci o più vettori che prendano Malpensa a riferimento”. A chiarire la posizione sono stati il sottosegretario ai Trasporti Roberto Castelli, il capogruppo a Montecitorio Roberto Cota e il suo vice Marco Reguzzoni.

Veltroni: “Malpensa e Alitalia cammineranno ognuna sulle proprie gambe”

 Il destino dell’aeroporto lombardo si deve sganciare da quello della compagnia di bandiera. E’ l’opinione espressa dal segretario del Pd, Walter Veltroni durante la tappa di Massa del giro dell’Italia nuova. Il futuro di Alitalia deve essere “affidato alle logiche del mercato internazionale. Ci vuole gradualità – ha detto Veltroni – ma si deve aiutare Malpensa a decollare perchè è ferma per responsabilità che sono molteplici. Gli slot di Alitalia che possono essere occupati da altri devono essere liberati. Malpensa deve accedere a tutte le offerte: allora sì che anche nel settore aereo l’Italia potrà prendere forza”.

Per Veltroni sono state parole affrettate quelle pronunciate ieri su Alitalia da Silvio Berlusconi, che si è detto critico sulla contrattazione in corso, a dieci giorni dalla scadenza della trattativa esclusiva con Air France-Klm. “La politica ha delle responsabilità e quando qualcuno parla deve capire che le sue parole possono avere degli effetti – ha ribadito dal palco di Massa – L’effetto delle parole di ieri è stato il crollo in borsa delle azioni di un’azienda che occupa decine di migliaia di persone. Il destino di Alitalia è importante, non può esserci un grande paese senza una grande compagnia aerea. Dobbiamo fare in modo che Alitalia rimanga con le sue basi in Italia, ma non si possono negare accordi internazionali sulla base del libero mercato. È stata fatta una gara, la valutazione di mercato ha portato a fare una scelta e deve essere il mercato a fare la grandezza. Dobbiamo fare in modo che la compagnia nazionale rimanga sulle basi del nostro paese e non si neghi ad Alitalia la possibilità di fare accordi internazionali che fanno parte del libero mercato”.

D’Alema: su Alitalia no a demagogia

 Massimo D’Alema è intervenuto alla trasmissione “Omnibus”, in onda su La7. Molti i temi di campagna elettorale trattati. Riportiamo qui alcuni dei passaggi più importanti.

La posizione del Pd sulla sicurezza sul lavoro è quella del ministro Damiano
“La posizione del Pd in tema di sicurezza sul lavoro è quella del ministro Damiano e non quella dei falchi di Confindustria. Il governo ha ritenuto di prendere delle misure più severe, anche se in parte le norme esistono e il problema è quello di rendere i controlli più severi e stringenti. Lo faremo dialogando con le forze sociali, ma la posizione del Pd è quella del ministro Damiano, non quella dei falchi di Confindustria. Noi non abbandoniamo gli interessi del mondo del lavoro. Una parte del mondo imprenditoriale d’altronde capisce la necessità di una normativa più severa”.

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