Il responsabile per la Campania dell’ Italia dei Diritti si congratula con le forze dell’ ordine per il lavoro svolto. “Un sincero plauso alle forze dell’ ordine e alla magistratura”. Così Antonio D’ Aria, responsabile per la Campania dell’ Italia dei Diritti, commenta l’ operazione di polizia che ha visto l’ esecuzione di 30 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti esponenti del clan Farina – Martino, organizzazione criminale operante nel comune casertano di Maddaloni.
Magistratura
Giustizia. Il ministro Angelino Alfano: “È in corso un tentativo di delegittimare il governo”
Proprio nel giorno in cui Massimo Ciancimino lancia accuse pesanti nei confronti di Forza Italia, si torna a parlare di immunità parlamentare. Il vice – presidente del Csm Nicola Mancino e il democratico Luciano Violante mandano segnali di apertura al centrodestra, mentre il Pd reagisce con una certa freddezza e il centrodestra boccia la proposta della finiana Giulia Bongiorno: una immunità per i parlamentari limitata ai fatti compiuti durante il mandato.
Il Guardasigilli al lavoro su Lodo e immunità
Il ministro della Giustizia Angelino Alfano chiarisce sul tema del rischio di nullità di molti processi di mafia e dichiara la sua opinione sul tema dell’ immunità. “Il legittimo impedimento – dice – non è una legge ad personam pensata per il premier che non vuole in alcun modo sottrarsi alla giustizia; il processo breve non è su un binario morto come sostiene Fini, anche se non c’ è urgenza di approvarlo; i pentiti sono utili ma vanno maneggiati con cura perchè spesso sono dei criminali.
I magistrati contro il governo: dissenso sulla politica della giustizia
L’ Associazione nazionale magistrati ha definito oggi le modalità con cui le toghe manifesteranno il loro “disagio”, ma anche il loro “forte attaccamento” alla loro funzione e alla Costituzione. Alla riunione hanno partecipato anche i rappresentanti di Magistratura Indipendente – guidata da Luca Palamara – che ha condiviso tutte le scelte, tranne quella di lasciare le sedie vuote quando parlerà il rappresentante del ministero della Giustizia. Questa iniziativa ha riacceso lo scontro tra toghe, governo e maggioranza.
Scontro tra l’ Associazione Nazionale Magistrati e il ministro della Giustizia, Angelino Alfano
Causa delle disfida il disegno di legge sul processo breve approvato dal Senato. Giuseppe Cascini, segretario del sindacato delle toghe, ha commentato il provvedimento passato all’ esame della Camera: “È la resa dello Stato di fronte alla criminalità”. Un giudizio che ha provocato la reazione di Alfano: “Sono plateali mistificazioni. Una cosa è che talune affermazioni giungano dall’ opposizione, ben altra cosa è che a pronunciarle siano i rappresentanti della magistratura”.
Giustizia. Il Presidente del Consiglio attacca i giudici milanesi
Silvio Berlusconi: “Le norme sul processo breve non sono incostituzionali, anzi è l’ Europa che ci chiede di intervenire. Le critiche dell’ opposizione sul processo breve sono vere e proprie calunnie. Sono tutti intellettualmente disonesti: non sono problemi di Berlusconi, ma aggressioni al presidente del Consiglio. Questa è una cosa sicura e certa”. Sulle ipotesi di incostituzionalità delle norme, Berlusconi risponde: “Non lo so e non credo. È l’ Europa che ce lo chiede. E c’ è la Costituzione che ci dice che i processi debbono avere tempi certi e ragionevoli. Ma non voglio pronunciarmi su questo”.
Il presidente della Repubblica: “L’ndrangheta è la mafia più insidiosa”
Giorgio Napolitano, dopo i fatti di Rosarno, ritiene indispensabile la presenza della magistratura in Calabria e chiede la piena applicazione della legge per il sequestro dei beni dei mafiosi. “Quella contro la mafia è una battaglia non ancora del tutto vinta che va combattuta con ogni possibile sostegno per chi si trova in prima linea, ha dichiarato il Capo dello Stato”.
Il Csm ritiene “gravi insulti” le parole di Berlusconi alla prima conferenza stampa e si muove a tutela delle toghe
Berlusconi, nella prima conferenza stampa del 2010, aveva confermato l’ intenzione di accelerare l’ iter delle riforme: a partire da quella del fisco, della giustizia (che prevederà anche l’ inappellabilità delle assoluzioni in primo grado), dell’ ammodernamento della scuola e dell’ università. Nessun accenno al dialogo. “Altro che blocca – processi, ci vorrebbe un “blocca – calunnia”, ha detto con una battuta polemica all’ indirizzo della stampa. Un modo come un altro per smentire che si sia pensato ad un decreto legge per dare più tempo agli imputati per decidere se ricorrere al rito abbreviato. “Basta che i giudici rispettino la sentenza della Corte Costituzionale”, dice Silvio Berlusconi, sottolineando che può essere applicata senza bisogno di interpretazione.
Via libera al legittimo impedimento. Pierluigi Bersani: “Così dialogo impossibile”
“Sarebbe questa la prima mossa del “partito dell’amore”? Andando avanti a testa bassa sui suoi provvedimenti – avverte Bersani commentando il vertice di Palazzo Grazioli – il governo sa bene che mette a repentaglio una discussione di sistema sulle riforme istituzionali, ivi compreso il rapporto tra Parlamento e Magistratura. Non bastano i giochi di parole o le finte benevolenze verso l’ opposizione a nascondere la realtà dei fatti. La nostra disponibilità è quella dichiarata più volte: si sospendano i provvedimenti che governo e maggioranza hanno annunciato e si discuta subito dell’ ammodernamento del nostro sistema”.
Riforme. Pierluigi Bersani apre al dialogo con Berlusconi: “Ma no tsunami di leggi ad personam”
Dopo la pausa natalizia il segretario del Pd precisa: “Noi siamo pronti da domattina a discutere di riforme. Non importa se ci sono le elezioni regionali in primavera, siamo pronti a una discussione anche in presenza della campagna elettorale, ma ad una condizione: se la destra turba queste condizioni invadendo il Parlamento con uno tsunami di provvedimenti che mettono al riparo il premier dai suoi problemi, la destra si assume una responsabilità. Berlusconi deve dimostrare se mette davanti se stesso o i problemi del Paese”.