Presidio a Genova contro le leggi ad personam

 La responsabile per Genova dell’ Italia dei Diritti: “Il Governo è sordo alle richieste di aiuto dei magistrati. Condivido l’ iniziativa e sarò in piazza questo pomeriggio, auspicando più coordinamento e collaborazione a livello nazionale per dare maggior forza alla protesta”. Questo il commento di Antonella Silipigni, responsabile per Genova dell’ Italia dei Diritti, che nel pomeriggio ha partecipato davanti alla prefettura del capoluogo ligure ad un presidio contro le leggi ad personam. La contestazione, promossa da Don Gallo, Don Farinella, Dario Rossi, Andrea Agostini, Haidi Giuliani, Norma Bertullacelli, ha per oggetto i recenti provvedimenti del Governo in materia di giustizia, quali il Lodo Alfano e la legge sul “processo breve“. Tali atti legislativi, osserva la Silipigni, “più che riforme, sono soprusi condotti per vantaggi personali. Il Governo dovrebbe dedicare maggiore attenzione ai reali bisogni dei cittadini, piuttosto che agli interessi privati del premier e a leggi ad personam“.

Assolto Berruti dall’ accusa di riciclaggio

 I giudici dell’ ottava sezione penale del Tribunale di Milano assolvono Massimo Maria Berruti, deputato del Pdl ed ex consulente Fininvest, dall’ accusa di riciclaggio di presunti fondi neri relativi ai diritti tv di Mediaset. Assoluzione per non aver commesso il fatto e perchè il fatto non sussiste. E si dà ragione alla difesa parlando di capo di imputazione generico. Per il collegio si tratta di denaro proveniente da appropriazioni indebite ai danni di Mediaset e Rete Italia, non di appropriazioni indebite subite da Fininvest come sostenuto dal pm Fabio De Pasquale. “La diversità non è di poco conto” dicono i giudici. Insomma, il deputato del Pdl ha vinto.

Napolitano, Alfano e il legittimo impedimento: un incontro per chiarire

 Molto preoccupato per le voci circolate a proposito della legge definita anti – pentiti, il Presidente Giorgio Napolitano ha appreso con soddisfazione da Alfano che il governo non ha nulla a che farci. Il Presidente lo sapeva già, ma desiderava che il ministro della Giustizia lo confermasse personalmente. L’ incontro di ieri tra il Presidente della Repubblica e il Guardasigilli non è stato, quindi, una formale ritualità, ma l’ occasione per Giorgio Napolitano di chiarire alcune perplessità a proposito del disegno di legge sul legittimo impedimento. Un incontro definito da Angelino Alfano chiara e leale collaborazione.

I magistrati contro il governo: dissenso sulla politica della giustizia

 L’ Associazione nazionale magistrati ha definito oggi le modalità con cui le toghe manifesteranno il loro “disagio”, ma anche il loro “forte attaccamento” alla loro funzione e alla Costituzione. Alla riunione hanno partecipato anche i rappresentanti di Magistratura Indipendente – guidata da Luca Palamara – che ha condiviso tutte le scelte, tranne quella di lasciare le sedie vuote quando parlerà il rappresentante del ministero della Giustizia. Questa iniziativa ha riacceso lo scontro tra toghe, governo e maggioranza.

Scontro tra l’ Associazione Nazionale Magistrati e il ministro della Giustizia, Angelino Alfano

 Causa delle disfida il disegno di legge sul processo breve approvato dal Senato. Giuseppe Cascini, segretario del sindacato delle toghe, ha commentato il provvedimento passato all’ esame della Camera: “È la resa dello Stato di fronte alla criminalità”. Un giudizio che ha provocato la reazione di Alfano: “Sono plateali mistificazioni. Una cosa è che talune affermazioni giungano dall’ opposizione, ben altra cosa è che a pronunciarle siano i rappresentanti della magistratura”.

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