Operazione anticamorra nel casertano, il punto di D’ Auria

 Il responsabile per la Campania dell’ Italia dei Diritti si congratula con le forze dell’ ordine per il lavoro svolto. “Un sincero plauso alle forze dell’ ordine e alla magistratura”. Così Antonio D’ Aria, responsabile per la Campania dell’ Italia dei Diritti, commenta l’ operazione di polizia che ha visto l’ esecuzione di 30 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti esponenti del clan Farina – Martino, organizzazione criminale operante nel comune casertano di Maddaloni.

Progetto Milano si-cura. Assoedilizia con la Casa della Carità per una città più aperta e sicura

 “Una forte relazione morale con la città ed un impegno a dialogare ed a collaborare tra loro da parte delle istituzioni private, sui più urgenti temi e problemi del nostro tempo. Questo il senso della iniziativa cui siamo stati invitati e alla quale aderiamo con ferma convinzione, ritenendola più che mai necessaria in un momento di frammentazione e di particolarismi della vita cittadina”.

PD: Giustizia e riforme, il premier capovolge la realtà

Berlusconi ci riprova. Prima ammazza sul nascere ogni possibilità di dialogo con l’opposizione sulle riforme necessarie al Paese e poi cerca di lavarsene le mani scaricando la responsabilità sull’opposizione stessa. In una lunga e a tratti surreale intervista rilasciata al settimanale “Tempi”, il premier si dice “deluso” del segretario del PD Walter Veltroni e lo accusa di “sudditanza psicologica verso le frange giustizialiste” dell’opposizione.

Una tesi sconcertante quella sostenuta da Berlusconi, soprattutto alla luce del fatto che il PD si è da sempre detto disponibile ad aprire un costruttivo e proficuo confronto con la maggioranza sulle tante riforme istituzionali di cui l’Italia ha bisogno. Essendo per questo addirittura additato di eccesso di dialogo. Chi ha messo in tutti i modi i bastoni tra le ruote del confronto sulle riforme è stato invece lo stesso Berlusconi e la maggioranza accondiscendente che lo sostiene. Alle belle parole del discorso di insediamento alle camere, hanno fatto seguito scelte politiche scellerate che hanno messo davanti a tutto i soli interessi personali del premier e accantonato quelli del Paese.

Bossi e Maroni: Lavoriamo per garantire sicurezza e legalità

 “Non accettiamo lezioni dagli spagnoli, che sono stati i primi a sparare sui clandestni. Noi li abbiamo qui e dobbiamo trovare il modo di mandarli via”. Umberto Bossi è stato molto chiaro risondendo alle domande dei giornalisti a margine delle celebrazioni per il 156° anniversario della Polizia di Stato a Varese al quale ha partecipato insieme al collega ministro Roberto Maroni, che ha gettato acqua sul fuoco delle polemiche con il governo Zapatero, sostenendo che dopo che il numero uno della Moncloa ha smentito le accuse di xenofobia nei confronti di palazzo chigi lanciate dalla vicepremier Vega “l’incidente è chiuso”. Sempre sul tema immigrazione e sicurezza e sui recenti episodi di intolleranza a Napoli verso i campi rom, Bossi è tornato a spiegarli come il campanello d’allarme sull’inefficenza dello Stato

Ultimo appello per il voto da Antonio di Pietro ( Italia dei Valori )

 Sono le ultime ore di campagna elettorale, e permettetemi di fare un ultimo appello al mondo della rete: so che tra di voi ci sono tante persone che sono indecise se andare a votare e sono deluse da questa politica. Il risultato è che chi non va a votare, affida agli altri la decisione di chi ci deve governare. Allora, ancora una volta, vorrei invitarvi a riflettere su chi è questo signore, Berlusconi, che vuole assumere il governo del Paese.

Ho già detto che è una persona che non vuole il controllo di legalità. Infatti, odia me, odia i giudici, vorrebbe mandare i magistrati al controllo di sanità mentale. Non accetta il ruolo del Capo dello Stato, a cui non riconosce un ruolo super partes, ma anzi, addirittura, vorrebbe che si dimettesse. Non accetta un’informazione libera e trasparente. Infatti, non vuole dare esecuzione alla sentenza della Corte di Giustizia Europea.

Ma, ancora più grave, per cercare di carpire il consenso degli elettori, mi attacca su fatti personali. Attacchi che, al di là dei fatti personali, dimostrano che egli, essendo un bugiardo, non è credibile quando dice che vuol fare le cose nell’interesse degli italiani. Non è credibile, appunto, perché è un bugiardo. Lui dice che non mi ha mai offerto un posto di ministro nel suo Governo. Me lo ha offerto eccome! E ci sono fior fiore di testimonianze, di fotografie e di riprese delle telecamere, da cui si evince che egli voleva farmi fare il ministro, eccome! La verità è che egli voleva comprare anche me. Io gli ho detto di no e lui non riesce a immaginarsi che ci siano delle persone che non può comprare.

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