L’ appello di Giorgio Napolitano: “Da qui al G8 tregua alle polemiche, in vista del delicato appuntamento internazionale a L’ Aquila

 Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano da Capri, dove sta festeggiando l’ 84esimo compleanno, lancia un appello in vista del G8 dell’ Aquila: “Sarebbe giusto, di qui al G8, data la delicatezza di questo appuntamento internazionale, avere una tregua nelle polemiche”.

“Capisco le ragioni dell’ informazione e della politica – argomenta Napolitano -, ma il mio augurio e il mio auspicio in questo momento sono di una tregua nelle polemiche”. Il Presidente della Repubblica ha anche informato di avere avuto una conversazione telefonica con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in vista del G8 e in vista della conferenza stampa del premier a Napoli.

Le prime reazioni che giungono dal mondo politico accolgono positivamente l’ invito di Napolitano. “Il suo appello per una tregua alle polemiche in vista del G8 è saggio e va raccolto” dice il ministro per l’ Attuazione del programma di governo, Gianfranco Rotondi.

Decreto legge Abruzzo alla Camera. Proteste dei terremotati

 La Camera riprende l’ esame del decreto legge che contiene gli interventi di ricostruzione per il terremoto in Abruzzo. Oggi bisognerà votare i circa 500 emendamenti al testo, per la maggior parte presentati dall’ opposizione. Il governo, con il sottosegretario all’ Ambiente Roberto Menia, ribadisce di non voler porre la fiducia sul testo: ogni decisione, ha spiegato il rappresentante del governo, dipenderà dall’ atteggiamento che verrà assunto dall’ opposizione.

Intanto fuori da Montecitorio è in corso la manifestazione di protesta dei terremotati abruzzesi contro il dl. Il corteo organizzato dai Comitati dei cittadini colpiti dal sisma ha attraversato via del Corso, proveniente da piazza Venezia, per dirigersi davanti alla sede della Camera. La manifestazione è stata aperto da uno striscione che recita Forti e gentili sì, fessi no. La maggior parte dei manifestanti, molti dei quali indossano un caschetto giallo, grida slogan contro il decreto Abruzzo e il governo Berlusconi. Secondo le forze dell’ ordine i manifestanti sarebbero circa un migliaio.

Il giorno di Pasqua nelle tendopoli. Il lutto italiano sui giornali di tutto il mondo

 I bambini con le uova di Pasqua da scartare. Molti, da lontano, hanno pensato a loro e nelle tendopoli dei terremotati d’ Abruzzo sono arrivati gli omaggi del Papa e di moltissime organizzazioni umanitarie. Si teme il maltempo, la terra ogni tanto trema e la paura non riesce a passare, si sobbalza ad ogni scossa, centinaia e centinaia ce ne sono state. Ma gli esperti avvertono che altre ancora ce ne saranno. E mentre è salita a 294 la triste conta dei morti con l’ ultima vittima, un ferito ricoverato all’ ospedale, la gente ha vissuto un’ insolita domenica di Pasqua.

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