Ue, via libera al piano da 200 mld contro la crisi

 La Commissione europea ha adottato il piano di stimolo dell’economia per affrontare la crisi: 170mld proverranno dagli Stati membri, e 30mld da fondi comunitari.

È quanto ha annunciato il presidente dell’esecutivo Ue José Manuel Barroso , il quale ha ufficialmente confermato che il piano proposto corrisponde all’1,5% del Pil dei Ventisette, e cioé 200mld di euro, dato dunque più elevato rispetto all’1% annunciato nei giorni scorsi dal ministro dell’Economia tedesco Michael Glos. Questa somma è così composta: 1,2% verrà dai bilanci nazionali degli Stati membri, mentre lo 0,3% da fondi comunitari che corrispondono alle cifre indicate.

Ronchi: Per la crisi dei mercati la UE adotti soluzioni comuni

“L’Europa avrebbe la forza” di superare l’attuale crisi finanziaria “se riuscisse a trovare delle soluzioni tecniche comuni”. Questo il monito lanciato dal ministro per le Politiche europee, Andrea Ronchi, in un’intervista a ‘Panorama del giorno’, aggiungendo che “forse qualcuno non ha capito, anche in Europa, la drammaticità della situazione”, in riferimento alle parole del commissario Ue agli Affari Economici e Monetari, Joaquin Almunia, che ieri aveva detto di “non sapere nulla” della proposta di un fondo europeo di sostegno alle banche in crisi, rilanciata dal premier italiano Silvio Berlusconi.
Per l’Italia Ronchi si è però detto ottimista, in quanto “il nostro sistema creditizio si presenta al mondo più forte di quello che noi stessi italiani potevamo pensare”. “La nostra economia – ha aggiunto il ministro – è quindi in grado di assorbire meglio i colpi di questa crisi”.

Crisi mutui: la Germania garantisce i risparmi

 Dopo la riunione del G4 (Italia, Francia, Gran Bretagna e Germania) a Parigi, i “grandi” del Vecchio Continente per far fronte alla crisi dei mutui hanno deciso la possibilità di interventi nazionali ma coordinati a sostegno delle banche e di intraprendere un cammino preciso verso una riforma del patto di stabilità per garantirne una maggiore flessibilità. Per quel che riguarda la Germania, la cancelleria Angela Merkel ha deciso che lo Stato garantirà i depositi bancari. L’Italia invece proporrà la creazione di un enorme “fondo comune” europeo per far fronte alla crisi dei mutui alle riunioni dei ministri finanziari dell’Ue in programma oggi e domani a Lussemburgo. Lo ha annunciato il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, anticipando che la proposta sarà avanzata all’Ecofin dal ministro dell’Economia e delle finanze, Giulio Tremonti. “Tremonti – ha aggiunto Berlusconi – proporrà l’istituzione di un fondo comune pari al 3% del Pil per dire che i governi ci sono e che nessuno perderà un solo euro”. A livello europeo non sembra praticabile un vero e proprio piano di salvataggio comune come quello varato dagli Stati Uniti, resta comunque via obbligata per i Paesi europei la ricerca di una strategia comune per arrivare ad una soluzione che rassicuri al più presto i mercati e i risparmiatori.

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