Nucleare. De Pierro attacca le decisioni del Governo schierandosi con le Regioni

 Il presidente dell’ Italia dei Diritti: “Il fatto di impugnare l’ iniziativa legislativa di Basilicata, Campania e Puglia è l’ ennesima conferma delle contraddizioni che caratterizzano da sempre l’ attuale esecutivo. Intendiamo ribadire il nostro secco no al nucleare ed esprimiamo solidarietà alle regioni Basilicata, Campania e Puglia, che hanno avuto il coraggio di sfidare con legge regionale un provvedimento legislativo altamente discutibile. Mi auguro che altre regioni italiane seguano questo esempio per contrastare una legge che, oltre a mettere in pericolo la sicurezza e la salute dei cittadini, mortifica e calpesta anche l’ istituto democratico della consultazione referendaria, tramite il quale gli italiani, nel 1987, avevano già espresso il loro pensiero sul tema.

Trionfo di Vendola alle primarie, il plauso della Lusi

 La viceresponsabile pugliese dell’ Italia dei Diritti: “È la vittoria del popolo contro le alchimie della politica vecchio stampo, quella fatta negli angusti spazi delle segreterie. È un risultato straordinario che certifica quanto questo strumento rappresenti un momento di alta democrazia per il popolo che si riappropria del suo potere, ponendosi al centro dei meccanismi di decisione politica”.

Aumento degli sfratti a La Spezia, il commento di Ferraioli

 Il responsabile per la Liguria dell’ Italia dei Diritti: “Ottimo l’aiuto previsto dal Comune, ma occorre monitorare gli appartamenti sfitti e facilitare l’ accesso alla casa popolare”.

“Purtroppo c’ era da aspettarselo, la città soffre di una crisi lavorativa enorme e da sempre è accompagnata dal bollino rosso per la situazione abitativa”. Questo il commento di Maurizio Ferraioli, responsabile per la Liguria dell’ Italia dei Diritti, sui dati rilasciati dal tribunale della Spezia riguardo gli sfratti e i pignoramenti immobiliari e mobiliari dell’ultimo anno. In particolare si parla di un 20% in più di sfratti, passati dai 516 del 2007 ai 614 del 2008.

“La situazione – prosegue l’ esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – risente dell’ aumento dei canoni di locazione e della mancanza improvvisa di lavoro, a cui le famiglie monoreddito in particolare non possono più far fronte”.

Un problema che si somma anche all’ impossibilità, per coloro che hanno acquistato la prima casa, di onorare la rata del mutuo: “Al diritto inalienabile di ogni cittadino ad avere una dimora decorosa per la famiglia, si risponde con una mancanza assoluta di piani di edilizia popolare e con leggi regionali obsolete, che facilitano la permanenza nelle case popolari di nuclei familiari che in realtà hanno perso da tempo i requisiti per risiedervi”.

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