Assoedilizia informa. Nuova ondata di accertamenti catastali. Riclassamento per tranches nelle microzone. Discrezionalità

 L’ Agenzia del Territorio sta procedendo per tranches al riclassamento nelle microzone. Grave motivo di iniquità e di sperequazione. Sulla base di quali criteri e con quale discrezionalità?

In relazione a quanto riferito da Italia Oggi del 10 dicembre, secondo cui l’ Agenzia del Territorio della Lombardia ha riconosciuto che “gli avvisi che stanno partendo rientrano nella operazione di revisione del 2008 e riguardano le categorie speciali (banche ecc.), che richiedono tempi più lunghi”, il presidente di Assoedilizia e vice presidente di Confedilizia Achille Colombo Clerici dichiara:

«Procedere per tranches al riclassamento degli immobili, nell’ ambito dell’ operazione di revisione generale per microzone (con accertamenti notificati in parte entro il 31 dicembre 2009 – anche a società immobiliari – ed altri in tempo successivo ed a distanza quanto meno di un anno) come l’ Agenzia del Territorio ammette stia avvenendo per soggetti quali banche, società immobiliari e compagnie di assicurazioni ecc. presenta un ulteriore aspetto di sperequazione e di iniquità fiscale: chi vien colpito prima e chi poi.

Cernobbio. Meeting dell’ economia Ambrosetti. Denuncia del Presidente di Assoedilizia

 Partecipando al meeting Ambrosetti dell’ economia, che si tiene a Cernobbio, il presidente di Assoedilizia e vice presidente di Confedilizia Achille Colombo Clerici, denuncia le iniquità e la antieconomicità della fiscalità immobiliare. La fiscalità immobiliare distorta rovina i bilanci delle piccole imprese e degli investitori del risparmio negli immobili.

“Non è accettabile che lo Stato italiano, di fronte alle legittime richieste dei
proprietari immobiliari rappresentate da Assoedilizia che ha, nel corso degli ultimi mesi, denunciato le iniquità della fiscalità del settore, continui a fare orecchi da mercante.

Questo atteggiamento dello Stato, improntato alla massima del chi ha avuto ha avuto , non va affatto bene. A noi, lo Stato mercante non piace. A noi piace lo Stato dispensatore di giustizia e di equità, responsabile delle sorti dei propri amministrati, non il furbetto.

Ebbene, come si fa a tollerare che si debbano pagare le imposte sul reddito anche quando questo non c’ è più ? O che lo Stato presuma un reddito sulla base di un parametro fissato arbitrariamente dallo stesso, con riferimento ad un valore immobiliare stabilito peraltro unilateralmente e di fatto insindacabilmente sempre dallo Stato stesso?

Alludiamo da un lato all’ obbligo fiscale del proprietario dell’ immobile di pagare l’ Irpef sui canoni di locazione commerciale anche se il conduttore è insolvente; senza che sia previsto alcun meccanismo di credito fiscale. La Corte Costituzionale ha lanciato un monito in proposito, ma né il legislatore, né le interpretazioni ministeriali lo hanno recepito.

D’ altro lato pensiamo alla verifica di congruità dei canoni della locazione, sulla base del 10 % del valore catastale capitalizzato: verifica che apre la strada agli accertamenti. Ebbene, i canoni, per via della crisi economica, diminuiscono: ma i valori catastali, spinti al rialzo dai Comuni alla disperata ricerca di incrementi del gettito ICI, continuano ad aumentare. E la congruità è sempre più lontana.

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