Voto europeo, primi sondaggi: Pdl al 39%, cala il Pd, vola l’Idv

 Sorridono Berlusconi e Di Pietro. Nemici giurati ma, stavolta, accomunati dal segno più. Non ride il Pd che ha di che guardare con preoccupazione alla sua seconda grande prova elettorale. Molto deboli i segni di risveglio della sinistra radicale, mentre i centristi dell’Udc calano. Bene invece la Lega che rafforza il peso nel Nord del Paese. Sono queste le prime indicazioni che arrivano dal primo sondaggio sulle elezioni europee dell’anno prossimo realizzato da Ipr marketing per Repubblica.it. Una rilevazione fatta a sei mesi dal voto di giugno in attesa dell’eventuale varo della legge, voluta dal Pdl, che propone uno sbarramento al 5%. Soglia che taglierebbe fuori molti piccoli partiti.

Pdl primo partito, Pd al 28%. Primo partito si conferma il Pdl. Il partito di Berlusconi, infatti, tocca quota 39%. In crescita sia rispetto alle Europee del 2004 (quando però Forza Italia e An si presentarono da soli), sia rispetto alle politiche del 2008 che hanno portato il Cavaliere a Palazzo Chigi. Lo scorso aprile il Pdl arrivò al 37,3%, oggi sale di due gradini e arriva al 39%.

Per le alleanze, gli elettori democratici preferiscono IDV a UDC

 Meglio con Di Pietro e la sinistra che con Casini. Basta con le ammucchiate elettorali. E soprattutto mai da soli. Il sondaggio che l’Istituto Ipr Marketing, diretto da Antonio Noto, effettuato per conto di Repubblica.it, fa luce sull’alleanza preferita dagli elettori del Pd (500 gli intervistati) ed evidenzia come, nonostante il rapporto sia in profonda crisi, l’abbinamento con il solo partito guidato da Antonio Di Pietro rimanga l’opzione preferita da chi ha votato democratico.

Una convinzione che va in controtendenza con le scelte fatte dal Pd che, dopo l’alleanza elettorale e le numerose frizioni di questi mesi, ha rotto l’accordo con il partito dell’ex pm. Eppure, nonostante tutto questo, la maggioranza assoluta dei sostenitori del Partito democratico (il 53%), ritiene che Veltroni dovrebbe ancora perseguire l’alleanza con i dipiestristi.

In aumento la fiducia in Berlusconi: Gradimento al 60%

 Decreto antiprostituzione, giro di vite sulla sicurezza e riforma scolastica: sono questi i temi che spingono in alto la popolarità della maggioranza. Gli italiani hanno più fiducia nel governo, ma soprattutto nel presidente del Consiglio. Ad affermarlo è un sondaggio di Ipr Marketing per Repubblica.it. Due mesi senza attività parlamentare non scalfiscono il consenso di cui gode l’esecutivo, che aumenta del 2%. E segnano un aumento del gradimento per la figura di Silvio Berlusconi, che registra un incremento di cinque punti percentuali e tocca quota 60%. Sempre secondo l’istituto guidato da Antonio Noto, nello stesso periodo è calata la fiducia nei confronti del Partito Democratico e dell’Italia dei Valori, mentre rimane stabile l’Udc.

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