È passato in commissione giustizia della Camera l’ emendamento presentato dalla parlamentare Pdl Debora Bergamini: carcere da uno a tre anni per chi pubblica le intercettazioni da distruggere. Via libera anche alla proposta di Nino LoPresti che vieta la pubblicazione delle intercettazioni espunte dal processo perché riguardanti fatti e persone estranee alle indagini. Anche in questo caso la pena è la reclusione da uno a tre anni.
“È l’ ennesimo strappo della maggioranza – commenta il ministro ombra del Pd, Lanfranco Tenaglia – dopo lo strappo fatto allo strumento di indagine, ora quello al diritto di cronaca”. Si sta andando verso “l’ oscurantismo totale” afferma la capogruppo Pd in Commissione, Donatella Ferranti, “non si vuole il controllo democratico dei cittadini sull’ attività giudiziaria”. La cronaca giudiziaria “diventa una corsa ad ostacoli”.
Ddl intercettazioni. Serviranno gravi indizi di colpevolezza per autorizzarle
Il pubblico ministero potrà chiedere di intercettare solo in presenza di gravi indizi di colpevolezza. Basteranno i sufficienti indizi, come previsto prima della riforma, solo in presenza di indagini su