Le recenti dichiarazioni di un importante oceanografo Mojib Latif, professore di scienze marine dell’ Università tedesca di Kiel, nelle quali si ribadisce che l’ aumento della Co2 di origine antropica non è l’ unico elemento che condiziona il mutamento del clima e che nei prossimi 10 anni, a causa delle variazioni alle dinamiche delle correnti marine negli oceani, dobbiamo aspettarci un abbassamento della temperatura, vanno ad aggiungersi alle perplessità di scienziati e studiosi sulla correlazione – fino ad oggi molto enfatizzata – tra attività antropica e riscaldamento globale quale unico elemento determinate dei mutamenti climatici.
Di fronte alle perplessità che emergono ormai con una certa frequenza sulla fondatezza degli scenari catastrofici in campo climatico ed alla certezza di essere ancora lontani dall’ aver compreso le dinamiche dei tanti fattori che determinano l’ evoluzione climatica, ci chiediamo se non sia opportuno che il nostro ministro Prestigiacomo alla prossima conferenza di Copenaghen rappresenti un atteggiamento prudente del nostro Governo rispetto alle posizioni più radicali che vorrebbero imporre obiettivi ed investimenti straordinari per contrastare il cosiddetto global warming.